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[Resistenza] ILVA di Taranto- BASTA CON IL RICATTO O SALUTE E AMBIENTE O LAVORO!
- Subject: [Resistenza] ILVA di Taranto- BASTA CON IL RICATTO O SALUTE E AMBIENTE O LAVORO!
- From: Resistenza Pcarc <resistenza.pcarc at rocketmail.com>
- Date: Wed, 1 Aug 2012 05:34:26 -0700 (PDT)
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Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC)
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e-mail: resistenza at carc.it – sito: www.carc.it
Milano 01.08.2012
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Milano 01.08.2012
Da Taranto alla
Val di Susa
BASTA CON IL
RICATTO O SALUTE E AMBIENTE O LAVORO!
SALUTE E LAVORO
SONO NON SOLO COMPATIBILI, MA CONNESSI!
È SOLO CON IL
CAPITALISMO CHE SALUTE E LAVORO SONO INCOMPATIBILI!
Le condizioni in
cui hanno ridotto la popolazione e il territorio di Taranto e provincia mostra
chiaramente la natura criminale dei padroni e dei loro governi di oggi e di
ieri.
Taranto non è un
caso isolato. Anche senza considerare quello che fanno nei paesi oppressi e le
zone del Meridione ridotte a discariche di rifiuti tossici e nocivi, sono
decine le zone in cui i capitalisti, le loro autorità e i loro complici hanno
posto la popolazione e in primo luogo i lavoratori di fronte al ricatto: morire
di inquinamento o morire di fame. In Val di Susa il ricatto è tra devastazione
del territorio e inquinamento o disoccupazione. In ogni fabbrica il ricatto è
tra sicurezza o lavoro, il risultato sono stragi come quella della Thyssen e lo
stillicidio quotidiano di morti e infortuni.
È un crimine che
perpetuano da decenni. Ora che la crisi del capitalismo precipita nuovamente in
tutto il mondo, la gravità dei loro crimini diventa più evidente, la loro
azione e i loro ricatti diventano ancora più gravi, ma proprio per questo
diventano intollerabili. “Il lavoro non è un diritto, dice la Fornero, ma un
premio per chi obbedisce e si sacrifica”. Ma questa non è una legge di natura,
è solo la legge del capitalismo. I lavoratori se ne possono liberare abolendo
il capitalismo. Non sarà una lotta né facile né breve, ma è una lotta che le
masse popolari devono fare e che certamente vinceremo.
È un’illusione o
un imbroglio pensare di salvare la salute chiudendo le fabbriche o di salvare
il lavoro subendo omicidi bianchi, inquinamento e malattie: più si cede ai
padroni in un campo, più bisogna cedere anche in altri. Pensare di salvare il
lavoro sacrificando la salute agli interessi del padrone o di salvare la salute
accettando la disoccupazione sono due strade ugualmente sbagliate. Non è vero
che non ci sono i soldi per la bonifica, che per trovare i soldi necessari alla
bonifica bisogna abolire servizi o aumentare le tasse: basta prenderli dai
soldi che i padroni e le loro autorità usano per i loro lussi e i loro sprechi,
per le grandi opere inutili e dannose, per le loro speculazioni e le loro
guerre, per i compensi e le pensioni d’oro degli alti funzionari, per i viaggi
e le cerimonie del Papa! Non è vero che industria e inquinamento sono
inseparabili. La soluzione del problema, a Taranto come altrove, non è la
chiusura delle fabbriche e la delocalizzazione della produzione. È la
trasformazione degli impianti. Abbiamo tutte le conoscenze e le risorse necessarie
per ricostruire un paese con lavoro per tutti, condizioni di sicurezza e di
igiene sul posto di lavoro, senza inquinamento dell’ambiente. Certo, la
trasformazione degli impianti richiede tempo e soprattutto determinazione. Per
questo occorre un governo che abbia effettivamente la volontà di farla fino in
fondo: un governo deciso a farla finita con i Riva e gli altri capitalisti, con
i comportamenti criminali dei loro dirigenti, delle loro autorità, dei loro
complici politici e sindacali.
La lotta per
impedire la chiusura dell’Ilva e per obbligare Monti come Vendola a tenere fede
agli impegni di bonifica del territorio deve servire a costituire un governo di
emergenza delle organizzazioni operaie e popolari e imposto al Vaticano, alla
Confindustria e al resto delle classi dominanti rendendo il paese ingovernabile
da ogni loro governo.
NÈ CON RIVA NÈ
CON LA TODISCO!
GLI OPERAI
DELL’ILVA DEVONO ORGANIZZARSI AUTONOMAMENTE DAI SINDACALISTI DI REGIME,
ORGANIZZARE LE MASSE POPOLARI, UNIRSI AGLI ALTRI OPERAI IN LOTTA PER DIFENDERE
LAVORO E DIRITTI, COORDINARSI CON IL MOVIMENTO NO TAV E QUANTI LOTTANO CONTRO
DEVASTAZIONE DELL’AMBIENTE PER COSTITUIRE UN GOVERNO D’EMERGENZA: IL GOVERNO DI
BLOCCO POPOLARE!
I padroni senza
i lavoratori non possono niente!
I lavoratori
organizzati senza i padroni possono fare tutto e meglio!
A norma di legge potete essere esclusi da questa lista di distribuzione, RISPONDENDO A QUESTO MESSAGGIO con la richiesta di CANCELLAZIONE Cordiali saluti dalla redazione di: RESISTENZA Dir. resp. G. Maj - Redazione c/o Centro Nazionale del P.CARC: via Tanaro 7 - 20128 Milano; tel./fax 02.26.30.64.54 Reg. Trib.MI n. 484/19.9.94 - stamp. in proprio il 31/05/11. Per abbonamenti nazionali ed esteri e sottoscrizioni: CCP 60973856 intestato a M. Maj Sito: www.carc.it
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