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Susa. Assedio a Martina
- Subject: Susa. Assedio a Martina
- From: "Federazione Anarchica Torinese" <fat at inrete.it>
- Date: Sat, 21 Jul 2012 03:11:01 +0200 (CEST)
- Importance: Normal
Susa. Assedio a Martina Quando uomini in armi bivaccano in un lembo di terra trasformata in cantiere militarizzato, quelli che lavorano e si arricchiscono al servizio delle truppe di occupazione sono collaborazionisti. A Susa si chiamano Martina e Italcoge, ditte più volte fallite e rinate dalla proprie ceneri, ditte dalle frequentazioni allegre, il genere di ditta che prospera nel sottobosco degli appalti e delle commesse pubbliche. Gente che ha il fisico e l’attitudine morale per il ruolo. Poco cambierebbe se al loro posto fossero altri, con tutte le carte e i conti in regola, senza amicizie imbarazzanti, perché chi collabora alla distruzione del territorio, chi da man forte per la realizzazione di un’opera che serve solo ad arricchire chi la fa e chi, nei palazzi del potere, la vuole fare ad ogni costo. C’è lavoro e lavoro. Chi fa la guerra, chi bombarda la popolazione dell’Afganistan, chi manganella e gasa per difendere un’occupazione militare è un criminale. Un criminale ben pagato, premiato e coccolato, ma pur sempre un criminale. Non basta la divisa o il mandato di un ministro a dare legittimità al mestiere delle armi. Nel pomeriggio del 20 luglio – nell’anniversario dell’assassinio di Carlo Giuliani – l’appuntamento era davanti all’ingresso della ditta Martina. Tre ore di assedio, tra interventi, slogan, balli occitani. I collaborazionisti avevano prudentemente anticipato il rientro dei camion nel piazzale, da dove spiavano nervosi i No Tav accampati di fronte all’ingresso. Un adesivo con la foto di un poliziotto che scaglia una grossa pietra e la scritta “pecorella non violenta” passa di mano in mano. Qualcuno prende l’iniziativa e ne fa omaggio al capitano dei carabinieri Mazzanti e ad alcuni digos. Intorno alle sette si va al presidio di Susa per la cena. La sindaco Amprino ha deciso la demolizione del presidio, i No Tav sono decisi a difendere questo primo avamposto di lotta contro il cantiere per il tunnel di base. Le ditte collaborazioniste sono ovunque. Anche i No Tav sono ovunque. Prossimi appuntamenti: Assemblea e coordinamento comitati No Tav lunedì 23 luglio ore 21 Incontro di lotta al campeggio di Chiomonte mercoledì 25 luglio ore 18 http://anarresinfo.noblogs.org
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