VARIE








http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=39485&lan=ita
  Homs (Agenzia Fides) - Due famiglie cristiane hanno potuto lasciare il centro storico di Homs e sono state tratte in salvo. Grazie a un accordo fra forze governative e forze dell'opposizione, promosso dal Comitato popolare interreligioso “Mussalaha” (“Riconciliazone”), sembra fare piccoli passi avanti la crisi dei civili intrappolati a Homs. Attualmente quasi 200 famiglie, fra cristiane e musulmane, sono bloccate nei quartieri di Bustan Diwan e Hamidiyeh, rimaste per giorni nel mezzo del fuoco incrociato. I tentativi di salvarle erano falliti. Ora tali quartieri non sono più bersaglio di bombardamenti dell'esercito regolare e la tensione sembra essere leggermente calata.
Dopo aver dimostrato di essere una iniziativa libera e trasparente, che cerca solo il bene del popolo siriano, senza pregiudizi, il comitato locale di “Mussalaha” sta ampliando il suo sostegno e ricevendo attenzione e simpatia anche dall’opposizione. Grazie a questa benevola disposizione da parte di entrambe le parti, in tale contesto, il risultato ottenuto dalla “Mussalaha” ha del miracoloso. Secondo molti osservatori, “Mussalaha” può essere la “terza via”, nata dal genio popolare siriano.
Dopo giorni black-out, i telefoni nell'area di Bustan Diwan sono di nuovo attivi, riferiscono a Fides alcuni sacerdoti presenti a Homs. Circa 100 fedeli cristiani nell’area sono aiutati dai padri Gesuiti che danno aiuti umanitari, aprendo il loro convento il mercoledì e la domenica. Offrono cibo, conforto, preghiere e farmaci. Alcune famiglie nei giorni scorsi avevano chiesto di lasciare il quartiere, ma le fazioni dei ribelli glielo avevano impedito, pur rifiutando l'accusa di usarli come “scudi umani”. I ribelli, spiegano i fedeli, “hanno buona cura dei residenti cristiani perché sono una garanzia per la sicurezza di tutti”.
Intanto, secondo fonti di Fides, il quartiere vicino, Khalidiyeh, è invece, attualmente del tutto svuotato. I mille civili, che nelle scorse settimane la Croce Rossa aveva cercato di evacuare dalla zona, si sono spostati in altre aree di Homs, con la copertura dei gruppi ribelli, dato che si trattava di civili (donne, anziani , bambini) appartenenti alle famiglie degli insorti. (PA) (Agenzia Fides 9/7/2012)




VORREI CONOSCERE LA MADRE, SAPERE COSA PENSA
Vorrei conoscere la madre di quel ragazzo  pilota dell'aereo turco abbattuto  e farmi dire da lei cosa pensa di chi ha dato l'ordine a suo figlio di andare ad attraversare i cieli siriani sapendo di mandarlo alla morte.
Lo scopo è quello di forgiare l'odio dei militari  nei confronti della Siria ?
Il caccia bombardiere turco abbattuto faceva parte di una grande esercitazione militare a cui partecipa anche l'Italia.
 
"[...]La partecipazione dei velivoli e del personale italiano all'"Anatolian Eagle 2012" è stata pianificata dal 2011 e rientra nell’ambito degli appuntamenti di prioritario interesse addestrativo programmati dalla Forza Armata per il 2012. L'Aeronautica Militare ha già preso parte a quattro precedenti edizioni, e quella di quest'anno è stata una ulteriore occasione per migliorare e favorire l’integrazione tra gli equipaggi di volo di diverse nazioni nella conduzione di tutte le missioni aeree complesse che caratterizzano gli attuali scenari di intervento del potere aereo. La necessità di operare efficacemente in contesti di crisi internazionali, come emerso nel corso della recente campagna aerea in Libia, richiede, infatti, una capacità di risposta rapida e una perfetta integrazione di sistemi e procedure tra Paesi diversi. [...] "
 http://www.aeronautica.difesa.it/News/Pagine/ConclusaAnatolianEagle2012.aspx



http://www.vietatoparlare.it/2012/07/07/la-verita-sullaereo-turco-abbattuto/
 "[...] l’aereo turco stava partecipando ad una delle più grandi manovre militari congiunte tenute dagli americani e dai suoi alleati musulmani nell’area, Arabia Saudita e Turchia, Giordania e persino Pakistan, francesi, italiani, eccetera.
Si parla di 12 mila uomini di 19 Paesi, navi e aerei tutti a ridosso della Siria . La colossale esercitazione si chiama qualcosa come «Leone all’Erta», ma ha un nome arabo, «El-Assad el-Mutaahib», tanto per mandare un messaggio al presidente siriano, che si chiama Bashar Al-Assad. La parte che riguarda i turchi si chiama Anatolian Eagle 2012/2 (una Anatolian Eagle 2012/1 è già avvenuta a marzo: queste manovre si susseguono senza sosta) e, come si legge nel comunicato ufficiale del Pentagono, il suo scopo è il seguente:
«Condurre tutta una serie di missioni aeree comprese l’interdizione (sottinteso di sorvolo, ossia la «no fly zone»), l’attacco, la superiorità aerea, la soppressione della difesa aerea, il ponte aereo, il rifornimento in volo, la ricognizione» . Un programma completo di invasione, naturalmente umanitaria.
Ecco, il F-4 turco ben fornito di elettronica rasentava lo spazio aereo siriano «in ricognizione».



PER CHI CONOSCE LO SPAGNOLO
( prego Antonella se si può occupare di far tradurre questo articolo, grazie in anticipo )
http://elcomunista.nuevaradio.org/?p=495 " ( [...] Diario israelí informa sobre avance de fuerzas británicas en el interior del país árabe.De acuerdo con la información publicada por la web israelí ‘Debka’, los primeros informes no confirmados de fuentes británicas, francesas y turcas aseguran que este martes los militares del Reino Unido avanzaron hasta 10 kilómetros en el interior de Siria.Según se indica, las fuerzas militares británicas intentan establecer una zona de seguridad a lo largo de la frontera con Turquía, lo que significaría el inicio de la intervención occidental que busca derrocar al gobierno legítimo de Bashar Al Assad.Por otra parte, se dieron a conocer los casos de docenas de soldados sirios que fueron hechos prisioneros por las fuerzas rebeldes y trasladados por la fuerza al sur de Turquía.Mientras, en las afueras de la capital siria, Damasco, se registran enfrentamientos entre las fuerzas gubernamentales y los opositores.[...] )


PER CHI CONOSCE L'ARABO
soldi
http://30secondi.globalist.it/2012/05/30/qatar-censori-cercasi/  ([...] Penso che paghino bene [...] )