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No Tav alla sbarra, processo agli antifascisti, manicomi, tumori di classe, Chambery No Tav
- Subject: No Tav alla sbarra, processo agli antifascisti, manicomi, tumori di classe, Chambery No Tav
- From: "Federazione Anarchica Torinese" <fat at inrete.it>
- Date: Tue, 12 Jun 2012 01:31:48 +0200 (CEST)
- Importance: Normal
No Tav alla sbarra, processo agli antifascisti, manicomi, tumori di classe, Chambery No Tav Fronte del Tav. Tra resistenza e repressione Era nell’aria. Si era capito da tempo che la procura di Torino aveva intenzione di fare un processo esemplare, per colpire a fondo un movimento che, dopo un anno di lotta durissima, non molla e non si piega. Giancarlo Caselli, il regista dell’operazione, l’uomo del PD a capo della procura, è confermato nella carica, nonostante il superamento dei limiti di età. Subito dopo viene resa nota l’agenda del processo No Tav. L’udienza preliminare è stata fissata il sei luglio. Poi si procederà a tappe forzate per l’intero mese: un’udienza al giorno, sabati compresi, sino alla fine del mese. Un vero tour de force, una procedura adottata solo per i grandi processi di mafia o per procedimenti di grande rilievo mediatico. Dei No Tav arrestati il 26 gennaio ne restano in carcere quattro, altri sono ai domiciliari, altri ancora subiscono restrizioni varie. Il 6 luglio alla sbarra ci saranno 46 No Tav: la procura ha ottenuto dal Gip il rinvio a giudizio per tutti i compagni e le compagne sinora coinvolti nell’inchiesta per la resistenza allo sgombero della Libera Repubblica dello scorso 27 giugno e per la manifestazione nazionale del 3 luglio. Continua qui: http://anarresinfo.noblogs.org/2012/06/11/fronte-del-tav-tra-resistenza-e-repressione/ ………………….. Torino. Processo agli antifascisti Un pugno di mosche Tutto comincia l’11 giugno del 2005. Nella notte una squadraccia fascista entra nel cortile del Barocchio Squat e ferisce a coltellate due anarchici. Uno dovrà essere operato d’urgenza perché la lama gli ha perforato l’intestino. La settimana successiva un corteo antifascista percorre le strade di Torino. In via Po la polizia sbarra la strada per impedire ai manifestanti di proseguire verso piazza Castello. Qualche minuto di fronteggiamento, un paio di spinte, e parte la carica. Nella fuga i manifestanti buttano in strada qualche sedia e qualche tavolino per intralciare l’avanzata della polizia. In pochi minuti tutto è finito. Nella mani della polizia restano quattro compagni, due dei quali, Massimiliano e Silvio, verranno arrestati, perché “colpevoli” di essersi attardati per dare una mano agli altri che erano caduti in terra. Trascorreranno 13 giorni in carcere, prima di essere rilasciati con obbligo di firma. Il giorno dopo il loro rilascio una manifestazione nazionale, promossa dalla Federazione Anarchica Torinese, attraversa le strade del centro. In vista del corteo il giudice del riesame si era affrettato a liberarli. Ma non è finita. Continua qui: http://anarresinfo.noblogs.org/linformazione-di-anarres-su-radio-blackout/linformazione-di-anarres-06-giugno-2012/torino-processo-agli-antifascisti-un-pugno-di-mosche/ ……………………………………… Tumori di “classe”, il cancro della povertà Circa due milioni di nuovi casi di cancro sono provocati ogni anno da infezioni, prevenibili e curabili. Ben l’80% si registrano nelle zone più povere del mondo. È il bilancio contenuto in uno studio pubblicato su The Lancet Oncology dai ricercatori della International Agency for Research on Cancer che ha elaborato i dati statistici sull’incidenza dei tumori per 27 forme di malattia in 184 Paesi nel 2008: 7,5 milioni di decessi, dei quali 1,5 milioni sono stati causati da infezioni. “Le infezioni da virus, batteri e parassiti sono una delle cause maggiori, ma anche prevenibili di cancro in tutto il mondo. Pensiamo al papillomavirus umano (Hpv), all’Helicobacter pylori e ai virus dell’epatite B (Hbv) e C (Hcv) - dicono i ricercatori -, che insieme sono responsabili di oltre 1,9 milioni di nuovi casi di tumore del collo dell’utero, gastrico e del fegato”. L’analisi statistica globale ha anche permesso di elaborare una vera “mappa" delle infezioni e dei tumori a livello globale, facendo scoprire che se nel 2008 il 16% di tutte le neoplasie era correlato con infezioni, nei Paesi in via di sviluppo questa percentuale è pari al 23%, rispetto al 7,4% della parte del mondo più industrializzata. Siamo di fronte ad una strage evitabile. Nei paesi più poveri e, in particolare, nell’Africa sub sahariana, il costo dei vaccini è esorbitante, ed è pressoché impossibile produrre in loco. Le multinazionali del farmaco controllano i brevetti e determinano il prezzo, nonostante contribuiscano in maniera irrisoria alla ricerca. In Africa l’aspettativa di vita è di 40 anni. La pressione biologica è tra le ragioni non secondarie di movimenti migratori inarrestabili, poiché la posta in gioco è la vita stessa. Ascolta l’intervista a radio Blackout di Ennio Carbone, immunologo e docente all’Università di Catanzaro: http://anarresinfo.noblogs.org/2012/06/06/tumori-di-classe-il-cancro-della-poverta/ …………………………………….. Chambery No Tav Da qualche mese la lotta contro la Torino Lyon sta contagiando anche il versante francese. Da quando il governo ha reso noto il progetto definitivo della nuova linea, nei paesi interessati all’opera si sono costituiti comitati di lotta, che stanno facendo i primi passi. Significativo che l’associazione degli industriali francesi, il Medef, abbia chiesto al governo di fare in fretta ad avviare i lavori, perché temono che la protesta popolare monti, mettendo a rischio i loro affari. Un primo appuntamento è stata la manifestazione del 9 giugno a Chambery, dove i nuovi comitati, insieme agli altri collettivi e associazioni hanno dato vita ad una giornata di informazione e lotta. L’appuntamento era al parc Verney, in pieno centro storico, dove era stata allestita una mostra informativa, banchetti di libri e una distribuzione di cibo ad offerta libera. Da Torino e dalla Valle Susa sono partite alcune macchinate. Dopo il pranzo si è svolta un’assemblea molto partecipata, nella quale sono state evidenziate le ragioni dell’opposizione all’opera, che, in Italia come in Francia sono sempre le stesse: devastazione ambientale, distruzione di falde acquifere, danni alla salute, furto di denaro pubblico per fini privati. La prefettura aveva vietato il corteo per le vie del centro, con il pretesto delle elezioni in programma il giorno successivo, ma i No Tav non si sono fatti intimidire. Vinte alcune titubanze iniziali ci siamo diretti nel centro cittadino, in buona parte pedonalizzato, armati di bandiere e striscioni. In apertura era scritto. “No alla Torino Lyon. Ne qui né altrove”. Il corteo era scortato da un drappello di gendarmi con naso rosso, stivali di gomma, parrucca colorata e fucili ad acqua. Anche a Chambery non poteva mancare una versione subalpina e picaresca della Clown Army. http://anarresinfo.noblogs.org/linformazione-di-anarres-su-radio-blackout/linformazione-di-anarres-06-giugno-2012/chambery-manifestazione-no-tav/ per contatti: anarres at inventati.org
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