12 maggio Pisa. Corteo contro la repressione in ricordo di Franco Serantini



12 maggio Pisa. Corteo contro la repressione in ricordo di Franco Serantini

Il 7 maggio del 1972 moriva in carcere, dopo tre giorni di agonia,
l’anarchico Franco Serantini.
40 anni dopo gli anarchici toscani hanno indetto per il 12 maggio un
corteo a Pisa.
Leggi qui l’appello per la manifestazione e ascolta un altro
approfondimento sulla terribile normalità degli omicidi di Stato:
http://anarresinfo.noblogs.org/linformazione-di-anarres-su-radio-blackout/informazione-di-anarres-04-aprile-2012/lo-stato-tortura-e-uccide-da-franco-serantini-a-giuseppe-uva/

Anarres ne ha parlato con Tiziano Antonelli.
Ascolta l’intervista:
http://anarresinfo.noblogs.org/2012/05/06/12-maggio-pisa-corteo-contro-la-repressione-in-ricordo-di-franco-serantini/

L’appuntamento è per le 15 in piazza S. Antonio a Pisa. Il corteo si
concluderà in piazza “Serantini”, già piazza S. Silvestro.

Da Torino si parte in auto
sabato 12 alle ore 9 da corso Palermo 46
Per info: 338 6594361 – fai_to at inrete.it

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notizie, appuntamenti, narrazioni da Torino e dintorni

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l’appello per la manifestazione

Franco Serantini faceva parte del gruppo anarchico Pinelli di Pisa, che
aveva sede in via San Martino. La volontà di lottare per una società di
liberi e di eguali lo univa ai compagni ed a tanti altri giovani
proletari, in una fase di grande fermento sociale; era sicuramente una
pagina nuova della sua giovane e difficilissima vita, che aveva conosciuto
l'abbandono, l'orfanotrofio e la durezza delle istituzioni.
L'impegno di Franco si dispiegava nelle iniziative sociali di quegli anni,
come l'esperienza del “mercato rosso” nel quartiere popolare del CEP, ma
anche, in senso specificamente politico, nella campagna contro la strage
di Stato, per la difesa della memoria di Pinelli, per la scarcerazione di
Valpreda e di altri compagni. Dopo le grandi lotte del '68 e del '69,
padroni e fascisti cercavano di rialzare la testa rispondendo con la
strategia della tensione e sferrando una feroce campagna antianarchica.

Il 5 maggio del 1972 Franco partecipa ad una presidio contro il comizio
del fascista Niccolai.
Il presidio viene duramente attaccato dalla polizia. Franco viene
circondato sul Lungarno Gambacorti da un gruppo di poliziotti del I
Raggruppamento celere di Roma, e pestato a sangue. Portato nel carcere Don
Bosco, Franco sta male, ma le sue condizioni vengono ignorate, nonostante
si aggravino rapidamente. Dopo due giorni di agonia e coma, Franco muore.
E' il 7 maggio 1972.
I suoi funerali vedono una grande partecipazione popolare.

Anno dopo anno, si susseguono le manifestazioni di piazza in sua memoria.
Inoltre, a Torino gli viene dedicata una scuola, a Pisa una lapide viene
collocata all'ingresso di palazzo Thouar, dove Franco visse nell'ultimo
periodo della sua vita. Negli anni nascerà in città la biblioteca a lui
intitolata, e nella piazza S. Silvestro, nota a tutti come piazza
Serantini, verrà posto un monumento dedicato a Franco, dono dei cavatori
di Carrara.

In una situazione sociale e politica come quella che stiamo attraversando,
in cui aumenta la stretta della repressione, in cui si giunge persino a
parlare di leggi speciali contro gli anarchici, sentiamo la necessità di
unirci in un momento di lotta comune.
Per questo gli Anarchici Toscani invitano tutti i compagni  a partecipare
a livello nazionale alla manifestazione del 12 maggio.
Una manifestazione che porterà in piazza non solo una parte della storia
del Movimento Anarchico, ma  anche un aspetto importante della memoria
della città di Pisa.

A 40 anni di distanza da quei fatti siamo nuovamente di fronte ad un
attacco feroce da parte dello Stato e dei suoi apparati repressivi contro
ogni manifestazione di dissenso.
Dai recenti  arresti ai danni dei compagni e delle compagne del movimento
NO TAV che da venti anni si oppone alla costruzione dell'alta velocità in
val di Susa, passando per gli innumerevoli episodi di repressione e 
costante minaccia che gli apparati repressivi operano, ormai
quotidianamente, nei diversi contesti di lotta. E accanto alla repressione
attuata con manganelli e lacrimogeni, quella pervasiva e diffusa del
controllo sociale contro tutti coloro che muovono una critica radicale al
paradigma dominante e desiderano sperimentare la praticabilità di un
metodo e di un agire basati sulla libertà, sulla giustizia sociale,
sull'eguaglianza reale e soprattutto sulla solidarietà.
Perché tutto questo è pratica rivoluzionaria.
La repressione ed il controllo sociale si realizzano massimamente nelle
istituzioni totali e nelle strutture detentive. Ecco dunque le politiche
razziste e la reclusione e deportazione dei migranti in istituzioni
repressive come i CIE; ecco la recrudescenza neofascista, alimentata dalle
istituzioni, dalla chiesa, dai padroni. Una violenza che si scatena, come
nei casi di Torino e di Firenze, ora contro i rom, ora contro lavoratori
senegalesi, ora contro qualsiasi settore sociale marginale.

Si cerca di  dividere il fronte degli sfruttati, sempre più esteso a causa
degli attacchi alle generali condizioni di vita, alimentando l'odio dello
straniero e la rottura di meccanismi di solidarietà.
In questo contesto, per i governi risulta fondamentale rafforzare il
razzismo e il fascismo.

Si rende quindi necessario oggi come 40 anni fa combattere con la
solidarietà ogni forma di fascismo, razzismo ed esclusione. Per una
società che spezzi le catene dei confini fisici e mentali che attualmente
ci vengono imposti ed entro i quali ci vogliono costringere.

Facciamo appello a tutti coloro che vorranno scendere in piazza per
ricordare Franco Serantini, anarchico, rivoluzionario.
Facciamo appello a tutti coloro che vorranno scendere in piazza contro la
repressione, contro il razzismo, contro ogni fascismo.
Per una società di liberi e di eguali.

Anarchici Toscani

per contatti e adesioni: anarchicitoscani at autistiche.org