Il passaggio iniquo dall'imposta diretta all'imposta indiretta, Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: Il passaggio iniquo dall'imposta diretta all'imposta indiretta, Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Mon, 26 Mar 2012 20:43:10 +0200
Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici il Movimento ha preparato questo documento contro il tentativo del Governo di promuovere le imposte indirette; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio o anche modificato. Gli indirizzi: Pres. Giorgio
Napolitano, presidenza.repubblica at quirinale.it (nome,
cognome, indirizzo obbligatori, altrimenti cestinati); Premier Mario Monti, centromessaggi at governo.it Segr. Pier Luigi Bersani, segr.bersani at partitodemocratico.it Leader Pier Ferdinando Casini, casini_p at camera.it
Un saluto fraterno da Arrigo Colombo Movimento per la Società di
Giustizia e per la
Speranza Lecce Al Presidente Giorgio
Napolitano al Premier Mario
Monti al Segr. PD Pier Luigi
Bersani al Leader del Terzo Polo
Pier Ferdinando Casini Il passaggio iniquo dall’imposta diretta all’imposta
indiretta Il Premier Mario Monti va parlando di una riforma
fiscale che consisterebbe nel passaggio dall’imposta diretta all’imposta
indiretta. Questo passaggio è iniquo questo passaggio arretra di oltre un secolo la nostra
economia e la giustizia sociale. L’imposta diretta viene pagata sul reddito, ed è progressiva nel senso che quanto più
alto è il reddito, tanto più alta è la percentuale d’imposta: si va dal 23% per
i redditi fino a 23.000 euro (ma i
redditi di lavoro dipendente fino a 8000 euro sono esenti) al 43%
d’imposta per i redditi oltre i 75.000 euro. Si è affermato qui il principio che
chi ha un più alto reddito paga un più
alto contributo alla comunità; chi
ha di più, deve dare di più. Un principio di equità, di
giustizia. L’imposta indiretta viene pagata sui beni e servizi quando sono
trasferiti o acquisiti. Ed è la stessa per
tutti, non tiene alcun conto del
reddito di una persona, se alto o basso, nessun conto della ricchezza o povertà
della persona. Il biglietto del treno o dell’autobus è uguale per tutti; il
costo degli alimentari al supermercato è uguale per tutti, ricchi e poveri.
Un’imposta ingiusta. Il caso più
tipico è l’IVA, che per la maggior
parte dei prodotti era al 20% (quindi alta, un quinto del costo in più), e già
Tremonti l’aveva portata al 21 per arrotondare la sua finanziaria (un punto può
valere 5-6000 euro); e ora il governo
Monti la vuol portare al 23,5%, con una decisione che ha della
follia: perché anzitutto è profondamente ingiusta, è l’opposto
dello sbandierato principio di equità; perché aumenterà il prezzo di tutti i beni e
servizi, rendendo ancor più difficile la vita del popolo
lavoratore; perché deprimerà ulteriormente i consumi, e
conseguentemente la produzione, e
quindi l’intero processo
economico. Un altro caso
sono le accise, che il governo Monti ha
sconsideratamente aumentato sui
carburanti, dimenticando che il 90% dei prodotti viene trasportato su
veicoli a carburante, e quindi
gravando sui prodotti, oltre che sul trasporto
popolare. Questo
governo si fa sempre più ingiusto.
Urge un intervento forte per impedirgli questa
politica iniqua: dei sindacati, dei partiti, delle associazioni, della
gente. Lecce, marzo 2012
Per il Movimento, il Responsabile
Prof. Arrigo Colombo Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia,
Università di Lecce Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax
0832-314160 |
- Prev by Date: Torino. Anarchici a giudizio per furto… per aver staccato manifesti fascisti!
- Next by Date: No Tav. Meno catene per Tobia, Mambo, Jacopo. Intervista a Tobia
- Previous by thread: Torino. Anarchici a giudizio per furto… per aver staccato manifesti fascisti!
- Next by thread: No Tav. Meno catene per Tobia, Mambo, Jacopo. Intervista a Tobia
- Indice: