Il comune di Jesolo ha deliberato la possibilità di
disperdere le ceneri in mare a 500 m. dalla costa. Giorgio
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Sent: Sunday, March 11, 2012 5:37
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Subject: Cremazione e sepoltura ecologica
proposte dal Circolo Vegetariano VV.TT. e la storia della cremazione in
Italia... Comunicazione di Servizio Pubblico
Ricordo che anni addietro inviammo una petizione al Parlamento: 1.
Sten. 579 s020 Paolo D’Arpini, e numerosi altri cittadini, da Calcata
(Viterbo), chiedono un provvedimento legislativo per la libertà di sepoltura
e cremazione ecologica … www.camera.it/_dati/leg13/lavori/stenografici/sed579/s020.htm
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Anche la Repubblica pubblicò la
richiesta, il 5 dicembre 1995 (pag. 21), purtroppo non passò per la solita
opposizione ecclesiastica, che vuole mantenere il primato e l'esclusiva
sullo smaltimento dei cadaveri, nel modo religiosamente
consentito.
Oggi la chiesa ha accettato che la cremazione possa
effettuarsi ma non accetta la dispersione delle ceneri. Comunque nella
nostra proposta, oltre alla libertà di inumazione del defunto nella nuda
terra nel proprio terreno o nel luogo prescelto (parchi, riserve, immersione
in acque, esibizione su alture, etc.), facevamo specifica menzione alla
possibilità di incenerimento con sistemi ecologici, in particolare con l'uso
di specchi ustori o di pire funerarie, etc. Questo per evitare sprechi
energetici ed inquinamento ambientale.
Questa battaglia rientra
nelle libertà espressive della morte. Libertà, che implicando una scelta
laica anche per il post.mortem, sono di attualità e di grande valore
sociale, soprattutto per sottrarre il cadavere alle “lobbyes mortuarie” sia
religiose che civili. In questa opera abbiamo anche collaborato con la
So.Crem, l'associazione che promuove la cremazione. Purtroppo ancora non si
vedono risultati concreti, anzi abbiamo riscontrato una ritrosia permanente
a trattare questo tema. Ci rendiamo conto che gli interessi smossi dalla
morte sono tanti ma questo voluto silenzio, su un argomento che tocca i
sentimenti (e le saccocce) di buona parte della popolazione, appare una
forma di evidente censura. Nella laicità dello Stato è necessaria una
normativa più liberale e democratica sulla gestione mortuaria. Non è giusto
che la gerenza del cadavere pesi quanto una esosa tassa di ’successione’
(anche in forma di ricatto sociale): pompe funebri, cerimonie religiose,
bare, tombe e loculi a prezzi stratosferici, una vera e propria imposta sul
decesso. In termini estremamente pratici il Circolo Vegetariano VV.TT. continua a portare avanti la battaglia della
libertà di esprimere un commiato laico, della libertà di cremazione e
dispersione delle ceneri e della libertà di astenersi dall’accanimento
terapeutico.
In tal senso, recentemente avevamo anche proposto che
le salme potessero venire utilizzate allo scopo di recuperare sostanze
utili, sia per la produzione energetica che per il riciclaggio organico, in
modo da evitare lo spreco attuale, in cui i corpi vengo chiusi in cassette
stagne e la natura non può avvantaggiarsi delle sosteanze residue.... Come
avviene ad esempio nel caso di recupero di carcasse animali per produzione
energetica e di fertilizzanti.
Paolo D'Arpini Circolo Vegetariano
VV.TT. http://www.circolovegetarianocalcata.it/epopea-del-circolo/
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