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[Resistenza] Le pecorelle e i due marò…ni!
- Subject: [Resistenza] Le pecorelle e i due marò…ni!
- From: Resistenza Pcarc <resistenza.pcarc at rocketmail.com>
- Date: Sat, 10 Mar 2012 00:17:24 -0800 (PST)
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Milano, 10/03/2012
Le pecorelle e i due
marò…ni!
I militari italiani che hanno ucciso i pescatori indiani,
i loro mandanti e protettori sono criminali di “guerra”!
Viva la mobilitazione delle masse popolari indiane che
chiedono sia fatta giustizia!
Solidarietà alle famiglie dei pescatori uccisi!
Denunciamo la mobilitazione reazionaria, la politica di guerra che sta
montando una parte della borghesia italiana sulla questione dei due fucilieri italiani
che hanno deliberatamente ucciso due pescatori indiani il 15 febbraio scorso
sulle coste dello stato di Kerala. Vogliono fare passare per eroi nazionali questi
criminali “di guerra”, pretendendone l’impunità allo stesso modo con cui
proteggono e garantiscono l’impunità
dei poliziotti e dei loro mandanti che hanno effettuato i massacri di Napoli e Genova 2001,
che hanno ucciso Aldovrandi, Cucchi, e tanti altri, che rastrellano e
manganellano la popolazione della Val Susa, che ogni giorno manganellano lavoratori
in sciopero e disoccupati in lotta, quelli che commettono abusi e violenze di ogni genere contro immigrati e proletari.
Altro che eroi nazionali! Sono dei mercenari al servizio e a protezione degli
interessi di padroni, affaristi e speculatori, pagati dalla collettività con le
tasse dei lavoratori e delle masse popolari. Sono il braccio armato della banda
di sfruttatori e parassiti (la borghesia imperialista) che sta portando il
nostro paese e il tutto il mondo alla rovina e alla guerra. Questi mercenari
come i loro compari in missione in Iraq, Afghanistan, e altrove, come i
poliziotti che occupano militarmente la Val Susa, sono selezionati, istruiti e addestrati
per difendere gli interessi della borghesia e per agire senza nessuno scrupolo
contro la popolazione civile e le masse popolari. Vengono addestrati per essere
docili e servili con i ricchi e i potenti e vigliacchi e prepotenti con le
masse popolari e i poveri. E’ questa
politica reazionaria e di guerra che ha portato all’uccisione dei due pescatori
indiani, che produce Abu Ghraib, Guantamano, Genova 2001, l’annegamento dei
migranti nel Mediterraneo, l’uccisione di persone fermate dalla polizia e che
alimenta la guerra di sterminio non dichiarata della borghesia imperialista
contro le masse popolari in Italia e in tutto il mondo.
Sosteniamo la mobilitazione delle masse popolari indiane che sta
costringendo il governo indiano a non capitolare di fronte alle pretese del
governo italiano, del governo Monti e della borghesia italiana che chiede
impunità, che trasforma degli assassini
in eroi!
Sosteniamo la mobilitazione di tutte le masse popolari indiane nella loro lotta contro chi li
governa calpestando i diritti più elementari e devastando l’ambiente, e in
particolare la lotta delle masse popolari delle foreste indiane, quei cento
milioni di persone che il governo vuole cacciare dalle loro terre e sterminare
per fare posto agli interessi delle grandi corporazioni nazionali e
internazionali. La resistenza degli indigeni indiani, che trova forza nella
guida del Partito Comunista dell’India (maoista), e la resistenza delle masse
popolari in Val di Susa, in Italia hanno in comune radici e obiettivi. Entrambe
sono determinate, irriducibili e destinate a vincere, perché in esse si fanno
avanti i segni della società futura, del nuovo mondo possibile e necessario, i
segni delle masse popolari che si fanno protagoniste coscienti della storia.
Entrambe hanno di fronte le forze repressive dei governi dei padroni, degli
affaristi e degli speculatori.
Non piegheremo la testa, né in Italia
né in India. Sviluppiamo la vigilanza democratica, contro i crimini, gli abusi
e la violenza che la polizia e
l’esercito al servizio dei Monti e dei Marchionne commettono, contro
l’impunità, per il codice identificativo sui caschi di poliziotti e
carabinieri. Si facciano riconoscere! Perché si nascondono e si muovono come
branchi se sono tanto eroi e difensori del popolo come li dipinge la propaganda
della borghesia imperialista?
Il rifiuto di porre il codice
identificativo sui caschi di poliziotti e carabiniere non solo serve a
nascondere chi tra loro si comporta da criminale, ma serve per garantire
impunità e a incitare alla violenza contro i proletari.
I militari e i poliziotti veramente democratici devono denunciare pubblicamente
questi crimini e abusi, denunciare e isolare fascisti, razzisti e prepotenti
presenti nelle loro fila, sviluppare la
vigilanza democratica dall’interno.
Il marasma prodotto dall’avanzata della crisi generale
del capitalismo porterà a inauditi crimini oltre che
all’aumento della miseria materiale
e morale. La rovina che incombe
sull’umanità si aggraverà e può succedere di tutto. Per questo è urgente prendere
in mano le sorti del nostro paese, instaurare subito un governo di emergenza, un
Governo di Blocco Popolare, capace di attuare le misure necessarie a difendere
le masse popolari dagli effetti più immediati e devastanti della crisi, a
garantire lavoro e dignità per tutti e per tutte, a garantire la difesa
dell’ambiente, e che da subito imposti le relazioni con gli altri paesi del
mondo ponendo come criteri e strumenti di sviluppo la solidarietà e il rispetto
reciproco, in difesa degli interessi e per la realizzazione delle aspirazioni
delle masse popolari nel nostro e in ogni altro paese del mondo.
Combattiamo l’ideologia e le misure di guerra dei governi della borghesia
imperialista!
Viva la solidarietà internazionale!
Viva la resistenza delle masse popolari, in India, in Italia e in ogni
parte del mondo!
Cacciamo il governo Monti, il governo dei Marchionne, del Vaticano, dei
peggiori guerrafondai (gli imperialisti USA e sionisti), della comunità internazionale
degli speculatori: costruiamo un nostro governo emergenza, il governo di
emergenza popolare! Solo con questo tipo di governo è possibile fermare la
rovina del nostro paese e avviare il processo della sua rinascita!
A norma di legge potete essere esclusi da questa lista di distribuzione, RISPONDENDO A QUESTO MESSAGGIO con la richiesta di CANCELLAZIONE Cordiali saluti dalla redazione di: RESISTENZA Dir. resp. G. Maj - Redazione c/o Centro Nazionale del P.CARC: via Tanaro 7 - 20128 Milano; tel./fax 02.26.30.64.54 Reg. Trib.MI n. 484/19.9.94 - stamp. in proprio il 31/05/11. Per abbonamenti nazionali ed esteri e sottoscrizioni: CCP 60973856 intestato a M. Maj Sito: www.carc.it
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