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[Resistenza] Piena e incondizionata solidarietà agli attivisti NO TAV arrestati e perquisiti!
- Subject: [Resistenza] Piena e incondizionata solidarietà agli attivisti NO TAV arrestati e perquisiti!
- From: Resistenza Pcarc <resistenza.pcarc at rocketmail.com>
- Date: Thu, 26 Jan 2012 07:53:37 -0800 (PST)
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Newsletter del 26.01.2012
·
Rivoltare questa operazione
repressiva contro i suoi mandanti e promotori!
·
Promuovere in tutto
il paese la solidarietà con il Movimento No TAV e con tutti i lavoratori e le masse popolari che si ribellano!
·
Estendere e
rafforzare la ribellione contro il governo Monti e le sue misure criminali!
·
Allargare il
coordinamento e l’unità d’azione tra le organizzazioni, i movimenti
e i settori mobilitati per non pagare la crisi dei padroni!
·
Rendere
ingovernabile il paese a Monti e i suoi mandanti fino a cacciarlo via e instaurare
al suo posto un governo d’emergenza popolare!
A fronte delle perquisizioni e degli arresti di oggi, il
presidio che terremo il 31 gennaio
Presidio a Bologna
dalle 10.30 in
Piazza Galvani (già convocato in coincidenza dell’udienza del processo “Caccia
allo sbirro!”) diventa l’occasione per rafforzare ed estendere la
mobilitazione di protesta, denuncia e solidarietà contro la repressione dei
movimenti popolari, i suoi mandanti e i suoi esecutori.
Fermare ad ogni
costo e con ogni mezzo il movimento NO TAV: questo è l’ordine del governo
Monti.
Attuare subito e con ogni mezzo le
misure del governo Monti-Marchionne-Napolitano. Basta con le proteste contro i
programmi e le misure per “salvare l’Italia” dei banchieri, dei
grandi evasori fiscali, degli affaristi, dei padroni, degli speculatori, dei
cardinali. Chi non collabora o si oppone è avvisato delle conseguenze.
Il procuratore capo
di Torino Giancarlo
Caselli (da sempre ligio servitore dei poteri forti della Repubblica Pontificia
e in prima fila contro il movimento comunista e di opposizione), la
magistratura e la polizia politica eseguono l’ordine, con un’operazione
repressiva in grande stile che parte dalla Val Susa e Torino e arriva in diverse
città d’Italia (Asti, Milano, Trento, Palermo, Roma, Padova Genova,
Pistoia, Cremona, Macerata, Biella, Bergamo, Parma, Modena) e in Francia: 26
militanti No Tav arrestati (uno agli arresti domiciliari), 15 con obbligo di
dimora, diversi centri sociali e decine di compagni perquisiti, tutti con
l’accusa di “lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, violenza e
danneggiamento”.
Fermare ad ogni
costo e con ogni mezzo il movimento NO TAV: per portare “ordine e
disciplina” nel Paese, per far indietreggiare il movimento di protesta
che dilaga nel paese, che unisce gli operai di Fincantieri e della FIAT al movimento
dei Forconi, i lavoratori dei treni notte ai pescatori, al movimento per
l’acqua pubblica, ai taxisti e mette in discussione l’“ordine
pubblico” di miseria, disoccupazione e devastazione dei poteri forti
della Repubblica Pontificia.
I Monti, i Marchionne, i loro
compari e complici non hanno nessuna soluzione positiva per le masse popolari
alla crisi del loro sistema. Cercano di prolungarne l’esistenza seminando
tra gli operai, gli altri lavoratori e il resto delle masse popolari la
convinzione che non c’è alternativa alle misure di “lacrime e
sangue”, mettendo masse contro masse, ricorrendo alla repressione, alle
provocazioni e al terrorismo. Arresti di esponenti del movimento No Tav e
camionisti in lotta, pestaggio dei pescatori che protestano davanti al Parlamento,
minacce e intimidazioni, campagne stampa di intossicazione dell’opinione
pubblica, foraggiamento dei fascisti e dei razzisti alla Casseri di Casa Pound,
promozione e protezione di corpi speciali delle forze dell’ordine specializzati
in abusi e arbitri, militarizzazione di intere zone del paese: a questo è
ridotta la loro “democrazia”!
Movimento
No Tav, movimento dei Forconi,
lotta degli operai Fiat e Fincantieri, dei
pescatori, dei piccoli professionisti: le masse popolari sono tutt’altro
che rassegnate a “morire lentamente” per garantire i privilegi e i lussi
di un pugno di ricchi!
Con il
governo Monti non c’è niente da contrattare: è il governo della
miseria per tutte le masse popolari, della repressione del movimento comunista
e popolare, della cancellazione dei diritti dei lavoratori,
dell’asservimento dell’Italia alla comunità internazionale degli
speculatori e dei guerrafondai. Dobbiamo cacciarlo via!
Che la
repressione contro il movimento NO TAV rafforzi la volontà di cacciare Monti e
gli altri fantocci della BCE!
Le
organizzazione operaie e popolari devono prendere in mano il governo del Paese con
un loro governo d’emergenza composto da persone decise a dare forza e
forma di leggi nazionali ai provvedimenti per eliminare da subito almeno gli
effetti più gravi della crisi, a partire dall’attuazione della parola
d’ordine “un lavoro utile e dignitoso per ogni adulto”, della
difesa dei beni comuni e dell’interesse collettivo.
La
situazione è tale per cui è nuovamente all’ordine del giorno chi dirige
la società e come:
- o i
lavoratori organizzati con un sistema di relazioni basato sulla proprietà e la
gestione pubblica dell’apparato produttivo e un lavoro dignitoso e utile
per ogni adulto e di cui i primi paesi socialisti sono stati l’aurora;
- o i
padroni con l’eliminazione dei diritti e delle conquiste, il ricorso alla
repressione, alla mobilitazione reazionaria, alla guerra tra gruppi di masse e alla
“guerra tra noi e il resto del mondo” che Marchionne già dichiara
apertamente e impone ai lavoratori.
Solidarietà con le
organizzazioni e i compagni colpiti dalla repressione!
Libertà per i
compagni arrestati!
La solidarietà e
un’arma e la lotta paga!
31 gennaio
Presidio a Bologna , ore 10.30 presso Piazza Galvani
ESTENDERE
IL CONTROLLO E LA
VIGILANZA DEMOCRATICA
A
Bologna il 31 gennaio si apre un processo contro tre membri del P.CARC e del
SLL e un altro compagno, accusati di aver collaborato a rendere noti volti di
agenti di polizia sul sito “Caccia allo sbirro”
realizzato dal (n)PCI, che ha l’obiettivo di punire e scoraggiare ogni
iniziativa di “vigilanza democratica” sull’operato delle
forze dell’ordine: dalla trasmissione via internet
(copwatching) di foto e filmati di agenti responsabili di abusi
all’introduzione del codice identificativo per gli agenti in
servizio.
Smascherare
e denunciare gli agenti picchiatori, provocatori e i loro mandanti, rendere
noti i loro volti e nomi
Anonimato vuol dire licenza di picchiare,
torturare, minacciare e orchestrare provocazioni, garanzia di impunità e magari
anche di carriera
Dieci, cento, mille siti contro gli abusi di polizia! Per il codice identificativo degli agenti
in servizio di ordine pubblico e l’introduzione del reato di tortura nel
nostro paese!
8 febbraio- Bologna, presidio ore 9.30 presso Piazza Nettuno
NO ALLA MESSA FUORI LEGGE DEL COMUNISMO E DEI COMUNISTI
L’obiettivo
del processo che si apre a Bologna l’8 febbraio contro 12 compagni che
fanno (o facevano) parte del (nuovo)Partito comunista italiano, del Partito dei
CARC e dell’Associazione Solidarietà Proletaria accusati
di associazione sovversiva
con finalità di terrorismo (art. 270 bis c.p.) è impedire l’attività di
propaganda e organizzazione dei comunisti, mettere fuori legge i partiti
comunisti: per decreto (in Ungheria e in Polonia) o facendoli condannare dai
suoi tribunali come “organizzazioni terroriste” (in Italia).
Difendere le libertà di opinione, organizzazione e propaganda
conquistate con la vittoria della Resistenza contro il nazifascismo
Con la solidarietà proletaria e la lotta contro
la repressione trasformare le operazioni repressive in uno strumento per lo
sviluppo del movimento contro la crisi e i suoi responsabili, per la rinascita
del movimento comunista
Allegato Rimosso
A norma di legge potete essere esclusi da questa lista di distribuzione, RISPONDENDO A QUESTO MESSAGGIO con la richiesta di CANCELLAZIONE Cordiali saluti dalla redazione di: RESISTENZA Dir. resp. G. Maj - Redazione c/o Centro Nazionale del P.CARC: via Tanaro 7 - 20128 Milano; tel./fax 02.26.30.64.54 Reg. Trib.MI n. 484/19.9.94 - stamp. in proprio il 31/05/11. Per abbonamenti nazionali ed esteri e sottoscrizioni: CCP 60973856 intestato a M. Maj Sito: www.carc.it
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