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[Resistenza] Aderire, far aderire e partecipare allo sciopero generale del 27 gennaio
- Subject: [Resistenza] Aderire, far aderire e partecipare allo sciopero generale del 27 gennaio
- From: Resistenza Pcarc <resistenza.pcarc at rocketmail.com>
- Date: Tue, 24 Jan 2012 09:31:22 -0800 (PST)
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Newsletter del 24.01.2012
Aderire, far aderire e partecipare allo
sciopero generale del 27 gennaio
indetto da USB, SlaiCobas, Cib-Unicobas, Snater, SiCobas,
Usi, ORSA
Seguire e valorizzare
l’esempio di:
·
ORSA - Leggi
“Convinta
adesione allo sciopero del 27 gennaio”
·
SLL – Leggi
il comunicato
di adesione
·
Forum Italiano dei
Movimenti per l'Acqua – Leggi il comunicato
di adesione
·
Anche GIORGIO CREMASCHI, presidente del CC FIOM in sostanza
CHIAMA GLI ISCRITTI FIOM AD ADERIRE E PARTECIPARE! Leggi: “27
gennaio, sciopero difficile, ma giusto”
Comunicato del
P.CARC del 24.01.12
Una mobilitazione generale ,
unitaria e permanente per cacciare il governo Monti e costruire un governo di
emergenza popolare
·
27 gennaio- sciopero gener
ale con manifestazione nazionale
·
28 gennaio- assemblea dei Comuni per
i beni comuni/ Napoli
·
11 febbraio- manifestazione nazionale della FIOM/Roma
·
10 marzo- manifestazione nazionale “Occupy Piazza Affari” del
Coordinamento No Debito/Milano
Una campagna di mobilitazioni concatenate
- per estendere e rafforzare la ribellione
ai sacrifici imposti dalle autorità dei padroni e del mercato finanziario
- per allargare il coordinamento e
l’unità d’azione tra le organizzazioni, i movimenti e i settori
mobilitati per non pagare la crisi dei padroni
- per cacciare il governo Monti
-
per costruire un governo di emergenza popolare
Lotta
alla FIAT e Fincantieri, battaglia per attuare l’esito dei referendum di
giugno sui beni comuni, Movimento dei Forconi, mobilitazione dei tassisti e
farmacisti, riconquista del CCNL e difesa dell’art. 18: lo scontro in
corso non riguarda qualche fabbrica, qualche diritto, qualche categoria,
qualche zona, ma l’assetto generale
del paese. È in ballo chi dirige l’intera società
- o i
lavoratori organizzati con un sistema di relazioni basato sulla proprietà e la
gestione pubblica dell’apparato produttivo e della
vita sociale,
in cui ogni adulto abbia un lavoro utile e dignitoso;
- o i
padroni con l’eliminazione dei diritti e delle conquiste, la
mobilitazione reazionaria e la “guerra tra noi e il resto del
mondo” che Marchionne già dichiara apertamente e impone ai lavoratori.
Operai, lavoratori, dipendenti
pubblici, studenti, disoccupati, precari, pensionati, taxisti, camionisti,
pescatori, allevatori, italiani e immigrati, siamo il 99%: organizzati, decisi
a vincere e in collaborazione con i popoli di tutto il mondo possiamo
ricostruire il nostro paese!
Cacciare Monti e gli altri fantocci
della BCE, del Vaticano, della Confindustria, delle banche: è il governo della
mano libera ai Marchionne, della miseria delle masse popolari,
dell’eliminazione dei diritti dei lavoratori, dell’asservimento del
nostro paese alla comunità internazionale
degli speculatori.
Instaurare un governo di emergenza
composto da persone di fiducia delle organizzazioni operaie e popolari che
abolisca il debito pubblico, attui la parola d’ordine “un lavoro
utile e dignitoso per tutti” ed elimini da subito almeno gli effetti più
gravi della crisi con misure d’emergenza, anche se vanno contro gli
interessi e le regole dei poteri forti italiani e internazionali.
Rendere il paese ingovernabile alle
autorità borghesi: scioperi, proteste e occupazioni, disobbedienza e
insubordinazione alle imposizioni e agli arbitri, appropriazione organizzata di beni e servizi di
cui ci privano perché non abbiamo i soldi, rifiuto organizzato di pagare imposte, ticket e mutui,
diffusione delle attività
di produzione e distribuzione organizzate su base solidaristica locale , sviluppo di azioni autonome dal governo
centrale da parte delle
amministrazioni locali.
L’USB,
la FIOM, gli altri sindacati di
base, la sinistra CGIL
insieme alle grandi associazioni popolari, alle reti ambientaliste, ai comitati
per i beni comuni, ai coordinamenti immigrati, alle reti di studenti,
insegnanti e ricercatori, alle organizzazioni dei precari hanno la forza, il
seguito, l’autorevolezza per promuovere una mobilitazione generale e permanente fino a imporre un proprio governo
d’emergenza. Marchionne, Monti e i loro complici vogliono eliminare dalle
aziende i sindacati combattivi. La
FIOM, l’USB e gli altri sindacati di base devono
prendere l’iniziativa politica: mettersi alla testa del movimento per
cacciare il governo Monti e togliere a Marchionne e compagnia le aziende che
loro vogliono liquidare!
Siamo all’emergenza economica,
sociale , politica, ambientale : per invertire la rotta servono metodi, vie e
progetti fuori dall’ordinario. Unire le forze! Tenere l’iniziativa
in mano! Contrastare ogni tentativo di mettere lavoratori contro lavoratori,
masse contro masse! Promuovere la solidarietà con le masse popolari che si
ribellano!
Passare dalla difesa
all’attacco: rivendicare, protestare e opporsi è necessario, ma non
basta! Per non subire la guerra dei padroni e degli speculatori dobbiamo
combattere a modo nostro: organizziamoci per vincere!
Per uscire dalla crisi del capitalismo
dobbiamo mettere fine al capitalismo e fare dell’Italia un paese
socialista: l’intesa, la pianificazione e la decisione collettiva
prendono il posto dei capitali e dei profitti, dei prestiti e dei debiti, delle
banche e delle istituzioni finanziarie!
NO ALLA MESSA FUORI LEGGE
DEL COMUNISMO E DEI COMUNISTI
Monti,
Marchionne e i loro compari e complici possono compiere la loro opera criminale solo se riescono a seminare tra le masse
popolari la convinzione che non c’è niente da fare, che le loro misure di
“lacrime e sangue” sono l’unico modo per uscire dalla crisi,
solo se riescono a disgregare e i dividere i lavoratori.
Per questo Marchionne sta cercando
di eliminare dalla FIAT i sindacati combattivi, per questo in tutta Europa la
borghesia sta cercando di impedire l’attività di propaganda e
organizzazione dei comunisti, di mettere fuori legge i partiti comunisti: per
decreto (in Ungheria e in Polonia) o facendoli condannare dai suoi tribunali
come “organizzazioni terroriste” (in Italia). E’ questo
l’obiettivo del processo che si apre a Bologna l’8 febbraio contro
12 compagni che fanno (o facevano) parte del (nuovo)Partito comunista italiano,
del Partito dei CARC e dell’Associazione Solidarietà Proletaria accusati
di associazione sovversiva
con finalità di terrorismo (art. 270 bis c.p.).
8
febbraio- Bologna NO ALLA MESSA FUORI LEGGE DEL COMUNISMO E DEI COMUNISTI
Difendere
le libertà di opinione, organizzazione e propaganda conquistate con la vittoria
della Resistenza contro il nazifascismo
Con la solidarietà proletaria e la lotta contro la
repressione trasformare le operazioni repressive in uno strumento per lo
sviluppo del movimento contro la crisi e i suoi responsabili, per la rinascita
del movimento comunista
ESTENDERE IL CONTROLLO E
LA VIGILANZA DEMOCRATICA
Per soffocare la protesta e la
ribellione delle masse popolari italiane e immigrate le Autorità della classe
dominante moltiplicano i soprusi, le violenze e le provocazioni di quegli “agenti pronti a
tutto” che Kossiga indicava come strumento della “ricetta
democratica” (e che abbiamo visto all’opera su grande scala alla
Diaz e a Bolzaneto nel 2001 e qualche mese prima alla Ranieri di Napoli!).
Il processo che si tiene a Bologna
il 31 gennaio contro tre membri del
P.CARC e del SLL e un altro compagno, accusati di aver collaborato a
rendere noti volti di agenti di polizia sul sito “Caccia allo sbirro”
realizzato dal (n)PCI, è
il tentativo di punire e scoraggiare ogni iniziativa di “vigilanza
democratica” sull’operato delle forze dell’ordine: dalla trasmissione via
internet (copwatching) di foto e filmati di agenti responsabili di abusi
all’introduzione del codice identificativo per gli agenti in
servizio.
31
gennaio- Bologna ESTENDERE IL CONTROLLO E
LA VIGILANZA DEMOCRATICA
Smascherare e denunciare gli agenti picchiatori,
provocatori e i loro mandanti, rendere noti i loro volti e nomi
Anonimato vuol dire
licenza di picchiare, torturare, minacciare e orchestrare provocazioni,
garanzia di impunità e magari anche di carriera
Dieci, cento, mille siti contro gli abusi
di polizia! Per
il codice identificativo degli agenti in servizio di ordine pubblico e
l’introduzione del reato di tortura nel nostro paese!
A norma di legge potete essere esclusi da questa lista di distribuzione, RISPONDENDO A QUESTO MESSAGGIO con la richiesta di CANCELLAZIONE Cordiali saluti dalla redazione di: RESISTENZA Dir. resp. G. Maj - Redazione c/o Centro Nazionale del P.CARC: via Tanaro 7 - 20128 Milano; tel./fax 02.26.30.64.54 Reg. Trib.MI n. 484/19.9.94 - stamp. in proprio il 31/05/11. Per abbonamenti nazionali ed esteri e sottoscrizioni: CCP 60973856 intestato a M. Maj Sito: www.carc.it
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