L'interdizione della pillola del quinto giorno. Documento da inviare e diffondere se condiviso



Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici
                il Movimento ha preparato questo documento sulla recente proibizione della pillola del 5° giorno; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio o anche modificato. Gli indirizzi:
Romano Pontefice Benedetto XVI, benedictxvi at vatican.va

Card. Tarcisio Bertone, segreteria at sds.va

Card. Angelo Bagnasco, sicei at chiesacattolica.it

Card. Angelo Scola, postmaster at patriarcato.venezia.it

Card. Severino Poletto, info at diocesi.torino.it

Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
 

Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

Lecce

 

Al Romano Pontefice Benedetto XVI 

al Card. Tarcisio Bertone

al Card. Angelo Bagnasco

al Card. Angelo Scola

al Card. Severino Poletto

 

L’interdizione della pillola del quinto giorno

 

La Chiesa si è affrettata ad interdire la pillola del quinto giorno. Come già prima quella del giorno dopo. Ma la questione dovrebbe per lo meno essere discussa, un’ampia discussione dovrebbe essere aperta.

 

Infatti i due maggiori teologi del ‘900, Bernhard Häring, il  maggiore moralista, e Karl Rahner, il maggior teologo teoretico – e con essi molti altri – sono d’accordo nell’affermare che nei primi quattordici giorni l’embrione non può essere ritenuto persona umana. Perché,  essendoci una totale indifferenziazione delle cellule, manca la base per l’animazione.

Ne è riprova il fatto che nei primi giorni l’embrione può dividersi in un parto gemellare; mentre sembra certo che la persona non possa dividersi. E ancora che molti embrioni  nei primi giorni vengono spontaneamente eliminati; mentre non sembrerebbe coerente che la natura faccia un così ampio spreco della persona umana.

 

Perciò alcuni stati, come ad esempio l’Inghilterra, nei primi quattordici giorni consentono la sperimentazione sull’embrione.

 

Al riguardo la situazione nella chiesa cattolica lascia interdetti.

Perché i teologi sono le persone che più attentamente e profondamente affrontano i problemi sia di fede che di etica. Le persone, dunque, cui il potere ecclesiastico dovrebbe essere attento, in un dialogo e scambio continuo; che però non avviene.

Ma anche i vescovi sono assenti dalla discussione, non v’è nella chiesa  – in particolare in quella italiana – nessuna vera ricerca e discussione aperta; tranne che forse nel concilio, che però è un fatto eccezionale e raro; mentre la discussione dovrebb’essere aperta sempre. Sembra  esservi nei vescovi un timore del potere supremo, del suo dogmatismo, del suo intervento repressivo e punitivo

Ma anche i laici, il popolo tutto dovrebbe partecipare alla ricerca della verità, alla discussione  nella ricerca.

 

V’è una specie di comunità del timore che contrasta con la comunità dell’amore fraterno.

Lecce, novembre 2011

                                                              Per il Movimento il Responsabile

                                                                     Prof. Arrigo Colombo

 

Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce

Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

E-mail arribo at libero.it/ Pag  web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia