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[Resistenza] Udienza del 15 settembre: il GUP rigetta le eccezioni della difesa e rinvia al 21 settembre per decidere se processare 12 compagni!
- Subject: [Resistenza] Udienza del 15 settembre: il GUP rigetta le eccezioni della difesa e rinvia al 21 settembre per decidere se processare 12 compagni!
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- Date: Sat, 17 Sep 2011 06:44:26 -0700 (PDT)
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e-mail: sllna at libero.it - website: www.sll-na.net
Comunicato
sull’udienza del 15 settembre 2011 contro il (n)PCI, il P.CARC e l’ASP
Udienza del 15 settembre: il GUP rigetta le
eccezioni della difesa e rinvia al 21 settembre per decidere se processare 12
compagni!
La lotta continua!
Processiamo i veri terroristi e criminali che
stanno distruggendo il nostro paese, l’ambiente e la nostra vita!
Dopo le prime due
udienze preliminari (entrambe rinviate 25 maggio (quando il GUP non si era
neanche presentato in aula) e il 13 luglio che ha rinviato al 15 settembre) si
è svolta ieri a Bologna l’ennesima udienza preliminare dell’ottavo
procedimento giudiziario per associazione sovversiva con finalità di
terrorismo (art. 270 bis c.p.) contro 12 compagni che fanno (o facevano) parte
del (nuovo)Partito comunista italiano, del Partito dei CARC e
dell’Associazione Solidarietà Proletaria.
L’udienza ha
visto il rigetto da parte del PM delle eccezioni avanzate dagli avvocati della
difesa durante la precedente udienza del 13 luglio (trasferimento del
procedimento a Napoli per competenza territoriale; nullità del provvedimento di
rinvio a giudizio per
Giuseppe Maj
in quanto non è stata data risposta alla richiesta di
patrocinio gratuito presentata da quest’ultimo; inutilizzabilità del
materiale sottoposto a sequestro a
seguito delle perquisizioni effettuate nel giugno del 2003 visto che la
perquisizione e il sequestro a carico di Maj e Czeppel sono da ritenersi nulli
per violazione del diritto di difesa; inutilizzabilità degli atti successivi al
termine di durata massima delle indagini preliminari). Il rigetto in blocco di
tutte le eccezioni può significare che il GUP Alberto Gamberini intenda dare
pieno sostegno alle varie misure illegali e persecutorie che hanno caratterizzato
i 6 anni di inchieste del PM Paolo Giovagnoli e della Procura di Bologna e che
intende portare avanti questa montatura poliziesca e giudiziaria che ha un
obiettivo ben preciso ostacolare il lavoro del (n)PCI e mettere fuori legge i
comunisti e il comunismo. Il PM Massimiliano Rossi e l’Avvocato dello
Stato si sono limitati a chiedere processare gli imputati per associazione
sovversiva (art. 270 bis del c.p.).
L’udienza è
quindi proseguita con la dichiarazione di alcuni imputati che alleghiamo [leggi].
I nostri avvocati
hanno fatto le loro arringhe dimostrando, come avevano fatto già nelle udienze
del 2008 che avevano portato il GUP di allora a “dichiarare il non luogo
a procedere perché il fatto non sussiste”, l’assenza di qualsiasi
prova o fatto specifico e che l’inchiesta aveva una chiara
connotazione di carattere politico, una persecuzione fatta in violazione dei
diritti di pensiero, di opinione e di organizzazione sanciti dalla Costituzione
Antifascista e anche in violazione delle norme e procedure giuridiche, concludendo
i loro interventi con la richiesta di non rinvio a giudizio per gli imputati.
Poiché un nostro
avvocato, per motivi personali e di salute, non ha potuto presenziare
all’udienza odierna, il GUP, non ha potuto emettere la sua sentenza e ha
rinviato ad una nuova seduta al 21 settembre (mercoledì prossimo) per ascoltare
l’arringa dell’avvocato assente e dopo emetterà il suo verdetto.
In Piazza Nettuno
si è svolto in contemporanea un presidio che è durato per tutta la mattina.
Circa trenta compagni e collaboratori del P.CARC, dell’ASP, dell’SLL, altri compagni di Bologna,
esponenti del Coordinamento migranti Toscana del Nord e del Circolo Iqbal Masiq
di Lecce hanno organizzato e partecipato al presidio distribuendo migliaia di
volantini di denuncia della persecuzione in atto, con slogan, canti, facendo
comizi volanti. Esponenti di organizzazioni di migranti e antirazziste di
Bologna e di organizzazioni politiche (come il Nouveau Parti Anticapitalist -
Francia, ecc.) hanno portato la propria solidarietà al presidio. È stata
raccolta la solidarietà di decine e decine di persone che hanno partecipato al
presidio, hanno sottoscritto per le spese legali e hanno firmato l’Appello No alla persecuzione e alla messa fuori legge dei
comunisti!
Nella stessa Piazza
si è svolta anche una piccola manifestazione nell’ambito della giornata
di mobilitazione nazionale dei sindaci contro la finanziaria dettata dalla
cupola degli speculatori finanziarie della BCE e messa in opera da
Berlusconi-Tremonti-Napolitano, con la presenza del Sindaco di Bologna Merola.
I nostri compagni si sono avvicinati per spiegare i motivi del presidio e
chiedere la sua firma all’Appello, il Sindaco ha detto che lo leggerà e
poi deciderà se firmarlo. Poi ha dovuto affrontare un lavoratore “indignato”
(vestito da meccanico di officina) che ha inveito contro lui e le precedenti
amministrazioni che “hanno portato una delle città più ricche
d’Italia alla miseria e piena di debiti, che si sono mangiati i soldi e i
risparmi dei cittadini”. Merola ha cercato di giustificarsi sostenendo
che è da soli tre mesi sindaco, ecc. Ma dopo qualche minuto ha abbandonato il
campo aperto e si è chiuso nel Palazzo.
Questa inchiesta è il centro del progetto reazionario
che cerca di ostacolare il lavoro del (n)PCI e delle organizzazioni che si
riconoscono nel suo progetto di fare dell’Italia un nuovo paese
socialista e in questa fase lavorare per creare le condizioni per
l’instaurazione di un governo di emergenza di blocco popolare (GBP) nel
nostro paese.
Una persecuzione fatta
di più di 42 procedimenti giudiziari attualmente in corso nei confronti di
circa 180 imputati (in diversi casi le stesse persone sono coinvolte in più
procedimenti): uomini, donne, giovani, lavoratori, studenti, precari che a
vario titolo fanno parte della Carovana del (n)PCI, delle organizzazioni che la
compongono (P.CARC, SLL, ASP). Procedimenti politici con accuse che vanno
dall’associazione sovversiva alla resistenza a pubblico ufficiale, dalla
“violenza privata” (le autorità giudiziarie chiamano così i
picchetti per impedire la chiusura e lo smantellamento di un ospedale) a
partecipazione manifestazione non autorizzata, uno persino per “adunata
sediziosa”… insomma tutto ciò che ha a che vedere con
l’impegno in prima persona nelle lotte politiche e sociali degli ultimi
anni e con la lotta per cambiare questo sistema in cui una minoranza di
parassiti gozzoviglia e la maggioranza delle masse popolare vive nella miseria
e nel degrado. Il sistema degli speculatori, degli affaristi, dei privilegi,
dell’impunità per i torturatori e degli assassini in divisa (come a
Genova nel 2001 o come nel caso di F. Aldrovandi). Un sistema in cui le forze
della repressione, i tribunali e i giudici (salvo alcune eccezioni, le famose
mosche bianche che spesso pagano per aver fatto rispettare i diritti e la
Costituzione) sono al servizio del potere e dei potenti, sono selezionati,
educati e spinti ad essere servili con i potenti e prepotenti con i lavoratori
e i poveri! Altro che giustizia uguale per tutti e istituzioni democratiche.
La lotta continua!
Se il GUP, come è probabile deciderà di proseguire
nell’attacco dei comunisti e del comunismo, mandando a processo
tutti i 12 compagni inquisiti o una parte di essi (con lo stesso capo di
imputazione “associazione sovversiva con finalità di terrorismo” o
derubricando l’accusa ad “associazione a delinquere” come
sembra suggerire la sentenza della Cassazione), sarà per noi
un’occasione per portare ancora in forma più aperta e plateale possibile
la lotta contro la persecuzione dei comunisti e degli altri oppositori
politici, contro la messa fuori legge del comunismo e dei comunisti a cui
ambiscono i reazionari di ogni specie e grado e gli anticomunisti da più di 160
anni.
Il Tribunale di Bologna ci darà una tribuna per
portare avanti la battaglia per far ritorcere contro i promotori e i loro
mandanti di questa montatura poliziesca e giudiziaria orchestrata e gestita
dalla destra reazionaria con il sostegno attivo di governi di centro-destra e
centro-sinistra che si sono alternati in questi 10 anni, che hanno portato un
programma di attacco ai diritti e alle conquiste dei lavoratori e delle masse
popolari, che rappresentano gli interessi di padroni, affaristi, cardinali,
finanzieri e organizzazioni criminali (i poteri forti della Repubblica
Pontificia), che stanno facendo carta straccia della Costituzione antifascista
e stanno riducendo il nostro paese alla miseria.
Il 21 settembre saremo ancora a Bologna!
Sarà una giornata di solidarietà e lotta
combattiva e d’attacco. Mobiliteremo e raccoglieremo la solidarietà
organizzandola e mobilitandola in questa lotta. Faremo sentire la nostra voce e
la nostra indignazione contro questo regime fino all’aula di tribunale!
Facciamo appello a tutte le organizzazioni comuniste, antimperialiste, anarchiche,
progressiste, ai sinceri democratici, agli organismi e movimenti di lotta a
respingere con la solidarietà e la mobilitazione la campagna di
criminalizzazione del comunismo e dei comunisti e di attacco contro quanti si organizzano
e lottano per costruire un nuovo ordinamento economico e sociale che metta al
centro l’interesse e il benessere delle masse popolari.
***********************************
Campagna No alla persecuzione e alla messa fuorilegge dei comunisti
Tra il 2007 e il 2008 circa 8.000 persone hanno
firmato l’appello “No alla persecuzione dei comunisti”
prendendo posizione contro la persecuzione giudiziaria di cui la
“carovana” del (nuovo)Partito comunista italiano è oggetto da
vent’anni a questa parte e in particolare contro l’inchiesta aperta
nel 2003 dalla Procura di Bologna. E’ una battaglia che non è ancora
conclusa, perché il 15 settembre alle h.
10.00 presso il Tribun ale di Bologna è fissata la nuova ed ennesima udienza
preliminare [alla prima udienza
del 25 maggio il GUP non si era presentato e aveva rinviato l’udienza al
13 luglio da qui un nuovo rinvio al 15 settembre! – vedi comunicato al
sito www.carc.it]
dell’inchiesta contro 12 compagni che fanno (o facevano) parte del
(n)PCI, del Partito dei CARC o dell’Associazione Solidarietà Proletaria
per “associazione sovversiva con finalità di terrorismo” (art. 270
bis c.p.).
Per questo ripartiamo con la
raccolta di firme all’Appello lanciato nel 2007 (aggiornato) e chiediamo
la solidarietà a tutti gli organismi e le persone che resistono e si ribellano alle condizioni infami a cui i
rappresentanti e i tutori del “sistema di mercato” costringono una
parte crescente della popolazione in Italia e nel resto del mondo. [leggi
tutto]
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Giornata di lotta e solidarietà contro la persecuzione
e la MESSA FUORILEGGE dei comunisti e del comunismo
Presidio, microfono aperto, musica in solidarietà
con i compagni sotto processo e per dire NO alla persecuzione e alla messa
fuori legge dei comunisti!
21 settembre - ore 10.00 – piazza Nettuno -
Bologna
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A norma di legge potete essere esclusi da questa lista di distribuzione, RISPONDENDO A QUESTO MESSAGGIO con la richiesta di CANCELLAZIONE Cordiali saluti dalla redazione di: RESISTENZA Dir. resp. G. Maj - Redazione c/o Centro Nazionale del P.CARC: via Tanaro 7 - 20128 Milano; tel./fax 02.26.30.64.54 Reg. Trib.MI n. 484/19.9.94 - stamp. in proprio il 31/05/11. Per abbonamenti nazionali ed esteri e sottoscrizioni: CCP 60973856 intestato a M. Maj Sito: www.carc.it
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