Diritti e mercato



E' semplice.
Diritti e mercato non sono compatibili.
Se si ha diritto a qualcosa, questa non deve stare sul mercato ed
essere soggetta a speculazioni e rincari che la rendono inaccessibile a
chi non ha un reddito o che mette in grave difficoltà chi ne ha uno
basso. Se si ha diritto a qualcosa, questa deve essere gratuita. Così
per la salute: per i lavoratori,i disoccupati e i precari non
dovrebbero esistere ticket e balzelli vari per cure visite ed esami,
tanto più che i lavoratori hanno già contribuito a sufficienza a
sostenere la sanità “pubblica”. Così per i trasporti: per chi usa i
mezzi “pubblici” per lavorare il biglietto non dovrebbe esistere,
stesso discorso per disoccupati e precari. Invece si continua a
tartassare sempre gli stessi e abbiamo l'impressione che il futuro non
ci riservi niente di buono: questa improvvisa ventata di buon esempio
di “austerità” in tempo di crisi ( come Napolitano che si riduce lo
stipendio ) fa pensare a tosature ben più drastiche per la popolazione
italiana. Ma questa è la crisi di un sistema ingiusto e non dobbiamo
pagarla noi, la paghino quelli che si sono arricchiti col lavoro
altrui, cominciamo a volere ciò che ci appartiene. E' semplice.
Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa
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