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Torino. Presidio solidale con i lavoratori TNT in lotta a Piacenza
- Subject: Torino. Presidio solidale con i lavoratori TNT in lotta a Piacenza
- From: "Federazione Anarchica Torinese - FAI" <fat at inrete.it>
- Date: Wed, 20 Jul 2011 11:24:03 +0200 (CEST)
- Importance: Normal
Torino. Presidio solidale con i lavoratori TNT in lotta a Piacenza Giovedì 21 luglio presidio solidale con i lavoratori TNT in lotta a Piacenza Appuntamento alle 18,30, alla TNT di Settimo Torinese, in via S. Giorgio 1 La TNT Traco è una multinazionale della logistica che, grazie al sistema di caporalato legalizzato che si è imposto nel nostro paese, sfruttano all’osso i lavoratori senza neppure sporcarsi direttamente le mani. A Piacenza i lavoratori delle due cooperative Stella e Vega del gruppo GescoNord sono in lotta da settimane. Dopo due scioperi con blocco dei camion in entrata ed in uscita, dopo due tavoli di trattativa, al di là di qualche vaga promessa, non hanno ottenuto che minacce di licenziamento e una serrata padronale che ha tenuto fuori i lavoratori che avevano partecipato a scioperi e picchetti. Sono lavoratori in gran parte immigrati dall’Egitto e dal Marocco. Come tutti gli immigrati rischiano molto di più dei loro colleghi europei, perché se perdono il lavoro perdono anche il permesso di soggiorno ripiombando nella clandestinità dalla quale erano usciti a fatica. Nonostante il rischio hanno deciso di lottare, perché sono stanchi di soprusi, lavoro nero e a chiamata, perquisizioni corporali all’uscita dello stabilimento. Non chiedono la luna. Vorrebbero solo l’applicazione del contratto nazionale del settore commercio, sistematicamente non applicato dalla cooperative, vorrebbero ricevere i soldi in busta e non a mano, vorrebbero orari e ritmi di lavoro più dignitosi. Alla TNT di Piacenza i lavoratori sono costretti a ritmi massacranti, intervallati da pause imposte e non retribuite. Funziona così: lavori come una bestia per quattro soldi, poi ti fermi quando dico io e non prendi un euro. Se fai casino, se protesti, il giorno dopo il caporale dimenticherà di chiamare proprio te. Alla TNT di Piacenza ogni mattina ed a ogni inizio turno tutti i soci lavoratori delle cooperative, che hanno l’appalto per la movimentazione merci (carico e scarico dei camion che portano la corrispondenza) si presentato ai cancelli: alcuni entrano, gli altri restano fuori. È il nuovo caporalato tipico di tante cooperative della logistica. In Italia solo i più anziani ricordano il tempo che i lavoratori si radunavano nei posti stabiliti dai caporali, sperando di essere chiamati, sperando di mettere insieme il pranzo con la cena. Ci sono voluti decenni di lotte durissime per porre fine a questa vergogna, che sta ritornando. Ne sono vittime i lavoratori più deboli e ricattabili, come gli immigrati, ma in prospettiva in rapido avvicinamento, prima o poi, toccherà a tutti. Se non ci mettiamo di mezzo, se non lottiamo, se non scioperiamo ed interrompiamo la produzione e gli scambi, se non facciamo male al padrone, sarà lui a bastonare. I padroni, quando possono, quando nessuno li contrasta, pestano e pestano duro. A Piacenza, nonostante le minacce continue, nonostante la promessa di 100 euro a chi avesse riconsegnato la tessera del sindacato, i circa 300 lavoratori di Stella e Vega hanno deciso di tenere duro. Mantengono un presidio permanente davanti ai cancelli dello stabilimento e giovedì 21 luglio hanno deciso una nuova giornata di lotta. Le lotte crescono e si rafforzano grazie alle solidarietà. Invitiamo tutti a partecipare al presidio di giovedì alla TNT di Settimo Torinese Approfondimenti sulla lotta alla TNT sul blog: http://senzafrontiere.noblogs.org/ Per info e contatti: 338 6594361 fai_to at inrete.it
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