Il diritto di SAPERE






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Uno sguardo in avanti nel tempo
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"DISONESTO od IGNORANTE?" chiederà il giudice. Non di quei neri professionisti odierni barricati in altera casta, bensì un genuino e sereno proboviro rigorosamente scelto tra i laici, tra gli appartenenti al popolo. "DISONESTO od IGNORANTE?" chiederà il giudice a coloro che hanno difeso l'ambiente, il paesaggio, il territorio per sapere se hanno mai avuto un occhio di riguardo per l'umanità, se si sono mai degnati d'informare la popolazione del maestoso, onnipresente ed onnipotente fenomeno demografico, impegnandosi a svilupparvi attorno una adeguata cultura, a favorire un esame etico personale e collettivo, un pubblico dibattito, una nuova condotta morale, dei particolari protocolli d'attenzione.

"DISONESTO od IGNORANTE?" chiederanno i probiviri entro una decina d'anni.

Ed i tanti insensibili difensori dell'ambiente cercheranno, come loro meschina abitudine, la facile strada in discesa, l'alibi dell'ignoranza. Alcuni cercheranno scampo dichiarandosi deficenti, dementi, inetti, senza incontrare grandi difficoltà nell'essere creduti. Ma non tutti riusciranno a nascondere il fatto che essi ben conoscevano l'esistenza in pieno e forte svolgimento del fenomeno demografico. Il rapporto tra umani e superficie a disposizione è il primo dato considerato da un vero ecologo e l'unico se necessario, se la situazione lo richiede. Chi si dichiarerà ignorante o deficente riceverà allora pene minori mentre i veri e propri disonesti saranno condannati per il resto della loro vita a lavori pesanti e rischiosi in favore della collettività.


Questa sarà la giusta pena per chi, essendo in possesso di una INFORMAZIONE coinvolgente tutti ed oltremodo importante per una buona vita presente e per un futuro degno d'essere vissuto, per salvare vite umane e la biosfera, ha commesso il reato di tenerla antidemocraticamente, elitariamente, dispoticamente per sè, ha omesso d'informarne altri, non s'è mai dato da fare per divulgarla, ha anzi sommerso il mondo con mille informazioni fuorvianti, traendo quindi vantaggio da questa inconsapevolezza, dai continui problemi che ne nascevano, servendosi addirittura di una NATURA ed UMANITÀ SOFFERENTE per conquistare il potere!

"DISONESTO od IGNORANTE?" chiederà il proboviro. "UMANO o DISUMANO?" incalzerà.

Il giudice chiederà al difensore del paesaggio quale parte egli abbia avuto nella privazione del diritto, sacro per ogni essere umano, di vivere sulla terra. "UMANO o DISUMANO?" chiederà, giustamente esigendo di sapere se, a fronte di una completa latitanza nel compito di creare una consapevolezza demografica, il paesaggista abbia contemporaneamente preteso ammucchiare i tanti esseri umani che continuavano a nascere nei lager e "centri di accoglienza" urbani. "UMANO o DISUMANO?" sarà chiesto, per capire se, per difendere il paesaggio davanti alle ville e tenute dei ricchi, si sia tolta la terra da sotto i piedi agli esseri umani.


La risposta alle domande qui sopra è stata ormai già incisa nella indelebile materia della realtà.

Ben altro che il cinque per mille toccherà dunque alle innumerevoli associazioni inadempienti i doveri del proprio ruolo. In verità, in ogni ambito d'interesse, una associazione serve quasi sempre soltanto a nascondere e radicare ancor più i veri problemi. Ci si serve dei problemi per affermare se stessi e non si interviene mai realmente per risolverli.

Oggi estorcano pure fiducia ai cittadini inconsapevoli. Domani: pene su pene.


danilo d'antonio

occhi che guardan in avanti
laico, letteralmente: uno del popolo
amorevole cura per l'umanità

monti della laga
italia centrale

339 5014947



Il fenomeno demografico
http://www.hyperlinker.com/spg/

A salvaguardia del territorio e delle persone che lo abitano
http://www.hyperlinker.com/change/terra_e_liberta.htm

Il protocollo Boscimani
http://www.hyperlinker.com/change/boscimani.htm