Gli errori dell'intervento armato in Libia. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: Gli errori dell'intervento armato in Libia. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Sat, 30 Apr 2011 00:46:06 +0200
Movimento per la società di giustizia e per la
speranza
Cari amici il Movimento ha preparato questo documento sull'intervento aereo dell'Italia in Libia; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio o anche modificato. Gli indirizzi: Movimento per la società di giustizia e per la
speranza
Pres.Giorgio Napolitano, presidenza.repubblica at quirinale.it (nome, cognome, indirizzo d'obbligo, sennò si è cestinati); Premier Silvio Berlusconi, segreteria.presidente at governo.it Ministro Franco Frattini, Piazzale della Farnesina 1, 00194 Roma, 06-36911, cdr at esteri.it Segr. PD Pier Luigi Bersani, segr.bersani at partitodemocratico.it Un saluto fraterno da Arrigo
Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la Speranza Lecce Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Premier Silvio Berlusconi al Ministro Franco Frattini al Segr. PD Pier Luigi Bersani Gli errori dell’intervento armato in
Libia L’Italia fa un altro passo nell’intervento in Libia e partecipa ad azioni aeree offensive contro obiettivi militari. Lo fa per motivi politico-economici: la pressione di Obama e l’importanza di riacquistare prestigio presso gli Usa come presso Francia e Inghilterra (in particolare per Berlusconi); il timore di perdere il petrolio libico. Con questo non contraddice alla lettera della Costituzione, che ripudia la guerra “come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”; dal momento che interviene in aiuto di un popolo che lotta per la sua libertà. Contraddice però allo spirito della Costituzione che è animata da una volontà di pace; quella stessa che anima lo Statuto dell’Onu che la precede, e che pone la pace come primo obiettivo della comunità dei popoli; e introduce il principio che le controversie tra gli stati non si risolvono con la guerra ma con la trattativa. L’azione bellica è vista come estrema ratio. Ora dev’essere detto con chiarezza che nei riguardi della Libia non v’è stata una fase forte di trattativa, una forte pressione, un massiccio intervento delle diplomazie, dei capi di stato; la fase della trattativa, la più importante, è mancata; ci si è precipitati subito sull’attacco aereo. Sotto il dettato dell’Onu si affaccia una coscienza etica che va maturando in questi decenni e che porta al rifiuto radicale della guerra: la guerra è un fatto talmente atroce, il macello umano, l’uccisione intenzionale, programmata, scientifica di masse d’uomini, la guerra non è mai lecita. Nessuna guerra è giusta, per nessun motivo. È in questo senso che procede lo spirito della nostra Costituzione, ed è in questo senso che l’Italia deve operare sulle altre nazioni: come presenza di pace, come richiamo, incentivo di pace per gli altri che non hanno nelle loro costituzioni questo principio. Qui Bersani si è troppo facilmente affrettato ad approvare le azioni aeree offensive. Chiediamo al Presidente Napolitano di richiamare il
Paese a questo spirito. Lecce, il 26 aprile 2011 Per il Movimento il Responsabile
Prof. Arrigo Colombo Arrigo Colombo, Centro
interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di
Lecce Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce,
tel/fax 0832-314160 |
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