L'accoglienza umana e rigorosa degl'immigrati. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: L'accoglienza umana e rigorosa degl'immigrati. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Wed, 6 Apr 2011 23:32:09 +0200
Movimento per la società di giustizia e per la
speranza
Cari amici il Movimento ha preparato questo documento di proposta per un'immigrazione più regolata e quindi anche più umana; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio o anche modificato. Gli indirizzi: Pres. Giorgio Napolitano, presidenza.repubblica at quirinale.it (d'obbligo nome, cognome,
indirizzo); Min. Franco Frattini, cdr at esteri.it Min. Roberto Maroni, caposegreteria.ministro at interno.it Segr. Pier Luigi Bersani, segr.bersani at partitodemocratico.it Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la
Speranza Lecce Al Presidente Giorgio
Napolitano ai Ministri Franco Frattini e Roberto
Maroni al Segretario PD Pier Luigi
Bersani L’accoglienza umana e rigorosa
degl’immigrati In questi giorni si è sentita la parola
“accoglienza”, sempre evitata in passato; ma si tratta di un’accoglienza
disordinata e caotica, che gl’immigrati stessi contestano, e che rivela una
totale incapacità di gestire il
fenomeno. Ne consegue un grave disordine
sociale. Si chiedono tre
cose: 1. Lampedusa sia la nostra Ellis
Island. Vi sia costruito rapidamente, in
prefabbricato, un Centro di
controllo, sì che al suo sbarco l’immigrato sia accolto dalle forze
dell’ordine e sia condotto a questo Centro: a. per la registrazione e il controllo dei
documenti. Gl’immigrati devono sapere che non potranno essere accolti senza
documenti. Se ne sono sprovvisti dichiarano la loro identità, ricevono una
carta provvisoria e si obbligano a richiedere al più presto i documenti in
patria. Restano intanto in
stato di semi-detenzione. b. per la visita medica, cui può seguire
una quarantena o un ricovero sanitario. c. per l’accertamento della condizione di
profugo o meno;
dell’intenzione di restare in Italia o passare altrove (questo passaggio sarà organizzato in
base alle intese con altri stati; avverrà sotto controllo); della professione, delle intenzioni
e capacità di lavoro. Uscendo dal Centro di controllo
l’immigrato sarà portato al Centro di accoglienza (rigorosamente custodito dalle forze
dell’ordine) e lì attenderà le
ulteriori destinazioni. 2. Al punto in cui siamo l’accesso di altri immigrati
tunisini dev’essere sospeso. Accordi devono essere presi col governo
tunisino: per la sospensione delle
partenze; per una collaborazione economica che crei posti di lavoro in patria affinché abbia fine questa continua emorragia di forze giovanili; Tali accordi
sono stati presi; ma i finanziamenti economici devono essere gestiti insieme affinché non si disperdano in altre
iniziative; come spesso avviene. In accordo con tale governo un pattugliamento dev’essere
disposto per impedire altri esodi. Accordi analoghi devono essere presi con gli altri governi della
zona. 3. Una trattativa dev’essere avviata con
altri governi europei – in
particolare con Francia, Germania, Svizzera – per l’accoglienza di una parte di
quest’immigrati, specie di quelli che vi hanno già parenti o amici; e che
saranno scortati e consegnati alle forze dell’ordine di quel
paese. La Commissione Europea dev’essere sollecitata a un rapido riordino di
tutta questa materia. Lecce, il 4 aprile
2011 Per il Movimento il Responsabile Prof. Arrigo
Colombo Arrigo
Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di
Lecce Via
Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax
0832-314160
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