Continua l'erronea e ridicola proibizione del preservativo.Documento da inviare e diffondere se condiviso



Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
                 il Movimento ha preparato questo intervento sul preservativo, piccolo oggetto su cui si accanisce la repressione; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio e anche mutato. Gl'indirizzi:

Romano Pontefice Benedetto XVI, benedictxvi at vatican.va

Card. Tarcisio Bertone, segreteria at sds.va

Card. Angelo Bagnasco,  sicei at chiesacattolica.it

Card. Angelo Scola, postmaster at patriarcato.venezia.it

Card. Dionigi Tettamanzi, info at diocesi.milano.it

Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
 

Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

Lecce

 

Al Romano Pontefice Benedetto XVI

al Card. Tarcisio Bertone

al Card. Angelo Bagnasco,

ai Card. Angelo Scola e Dionigi Tettamanzi

 

Continua l’erronea e ridicola proibizione del preservativo

 

 Ha stupito alquanto l’espressione del Pontefice, ampiamente commentata dalla stampa, che

concedeva il preservativo alle prostitute, dopo averlo negato lo scorso anno all’Africa sotto il flagello dell’Aids. Lo concedeva ad un’attività immorale e fonte di disordine sociale, per negarlo alla preservazione della persona nella salute e nella vita stessa.

 

Anche qui, come nel caso della procreazione assistita, il Pontefice si fondava sul principio di natura, cioè che il congiungimento sessuale debba compiersi secondo la sua linea naturale, senza interventi che in qualunque modo la modifichino e la adattino alle esigenze della persona. Che è poi il principio che la gerarchia cattolica segue da sempre, in quanto nella natura e nel suo corso si esprimerebbe la volontà e legge di Dio che ne è l’autore.

 

Dimenticando però il principio di persona che, secondo coscienza e libertà, gestisce la natura in ordine al suo bene. Secondo le parole stesse del testo biblico che conferisce all’uomo un «dominio» sulla natura; un dominio, diremmo, non di tipo potestativo ma amministrativo.

 

L’uso del preservativo – come altri interventi analoghi – rientra in questa gestione della natura da parte della persona: in particolare quando si tratta, nell’unione sessuale, di comporre il momento amativo col momento procreativo; dove è evidente che il momento amativo appartiene all’unione amoroso-sessuale nella sua interezza, mentre il momento procreativo concerne solo pochi casi quando, nella procreazione responsabile, la coppia decide per un figlio.

Il quale figlio è persona, soggetto di dignità e diritto, di benessere, e secondo questa dignità

e questo benessere, secondo il livello storico dei bisogni e della cultura, dev’essere allevato e cresciuto. Non certo nel più gran numero.

Perciò alcuni teologi, come Bernard Häring, il maggiore moralista del ‘900, ritengono che l’unità di momento amativo e procreativo, che la tradizione esige, debba essere considerata non nel singolo atto, ma nella globalità della procreazione responsabile. Ed è questo anche il parere della Commissione Teologica USA  per il rinnovamento dell’etica sessuale.

 

Non possiamo non augurarci che il Vaticano, nelle sue decisioni, ascolti il parere dei teologi,

che sono parte eminente della chiesa, anziché perseverare in una dottrina repressiva che risulta anche inutile in quanto il popolo, nella sua luminosa intuizione, non la segue.

Lecce, gennaio 2011

                                                                        Per il Movimento il Responsabile

                                                                                Prof Arrigo Colombo

 

Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce

Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

E-mail arribo at libero.it/ Pag  web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia