TUTTI in via Imbonati a Milano dalle ore 18 oggi 2 dicembre 2010



TUTTI in via Imbonati a Milano dalle ore 18 oggi 2 dicembre 2010

Comunicato dalla Torre di via Imbonati

Il 6 novembre siamo saliti sulla Torre ex-Carlo Erba di via Imbonati, 
affiancando la lotta di Brescia contro la sanatoria-truffa, per dire basta alla 
clandestinità, per un permesso di soggiorno per tutti.
Abbiamo cioè deciso di rafforzare un percorso che va nella direzione dei pieni 
diritti per tutti, ben sapendo che la strada è certamente lunga e piena di 
ostacoli; il primo di questo è il governo che, mostrandosi sordo alle esigenze 
basilari di centinaia di migliaia di lavoratori immigrati (ma non solo) li 
condanna ad una condizione di clandestinità a vita a quindi ad uno sfruttamento 
che rasenta la schiavitù.
Così lo stato manifesta chiaramente di rappresentare unicamente gli interessi 
della classe padronale che, proprio grazie alle leggi razziste (Turco-
Napolitano, Bossi-Fini, pacchetti sicurezza vari, sanatoria truffa, ecc) può 
infatti disporre di immensa manodopera ricattabile e a basso costo.

Il nostro tentativo ha comunque ottenuto qualche piccolo ma significativo 
risultato: 
1) E' stata posta all'attenzione di tutti, a livello nazionale, il fatto che 
esiste una sacca di lavoratori cui vengono negati diritti fondamentali e che 
siamo di fronte ad una vera e propria truffa legalizzata ai danni degli 
immigrati
2) Si é aperto qualche piccolo spiraglio a livello locale per giungere ad una 
soluzione concreta per gli immigrati truffati a partire da quelli che hanno 
deciso di alzare la testa
3) Si sono realizzate forme di unità d’azione con gli studenti in lotta contro 
la riforma Gelmini e tramite la manifestazione del 20 novembre abbiamo potuto 
raccogliere la simpatia degli abitanti del quartiere facendoci capire che non 
siamo soli in questa battaglia
4) Iniziando a  percorrere la strada dell'autorganizzazione dal basso, in 
maniera indipendente da ogni forza istituzionale, pensiamo di aver aperto la 
strada ad una lotta lunga e duratura

Di questi risultati, per quanto parziali, ci riteniamo soddisfatti e dopo un 
mese di permanenza quassù decidiamo di scendere e ricongiungerci ai compagni 
del presidio permanente.
La nostra non è una resa ma una scelta ben precisa che ha come obiettivo 
quello di rilanciare il percorso appena iniziato, consapevoli che, in un mese 
di mobilitazione, nulla è ancora stato concretamente risolto

Siamo quindi disposti a scendere dalla Torre, ma a condizione che vengano 
garantite incolumità e libertà dei compagni saliti sulla torre (e più in 
generale di tutti coloro che hanno preso parte alla lotta) rimandando agli 
incontri avuti con prefettura e questura per giungere ad una soluzione positiva 
dei casi denunciati
 
Denunciamo infatti quello che è accaduto a Brescia, dove un'operazione di 
rappresaglia ha condotto alla deportazione dieci nostri compagni di lotta, 
(particolarmente significativo il caso di Mimmo, compagno bresciano prelevato a 
Milano durante un presidio al consolato egiziano, trasferito nel CIE di via 
Corelli e, dopo due giorni di isolamento deportato in Egitto) così come 
riteniamo inaccettabili le minacce di denuncia verso il medico che ha dimesso 
dall'ospedale il nostro compagno sceso dalla torre nei giorni precedenti.

Facciamo appello a tutti coloro che, a livello collettivo o a titolo 
individuale, hanno scelto di schierarsi con questo atto di protesta, ad essere 
presenti oggi pomeriggio alle 18 e proseguire sulla strada intrapresa, ad 
estendere le iniziative, sia a livello locale che nazionale, per ottenere la 
revisione di tutte le pratiche bloccate o respinte con la sanatoria-truffa e 
quindi l'apertura di una sanatoria vera e generalizzata che vada al di là delle 
colf e delle badanti
 
http://www.laltralombardia.it/immigrazione.html