Il Presidente deve salvare la dignità della Nazione. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: Il Presidente deve salvare la dignità della Nazione. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Mon, 8 Nov 2010 13:27:43 +0100
Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
il Movimento ha preparato questo intervento sulla necessità che sia difesa
la dignità della Nazione; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella
diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio e anche mutato.
Gl'indirizzzi:
Pres. Giorgio
Napolitano, presidenza.repubblica at quirinale.it
(d'obbligo nome, cognome, indirizzo)
Premier Silvio Berlusconi, segreteria.presidente at governo.it Pres. Francesco Amirante, segreteria.amirante at cortecostituzionale.it
Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la
Speranza Lecce Al Presidente Giorgio Napolitano al Primo Ministro Silvio
Berlusconi al Presidente della Corte Costituzionale Francesco Amirante Il Presidente deve salvare la dignità della
Nazione Il Presidente della Repubblica,
come Capo dello stato, che rappresenta la nazione nella sua unità e totalità, ha
anche il compito di tutelarne la
dignità, soprattutto quando essa venga violata da rappresentanti del parlamento e
del governo attraverso la manipolazione della legge; attraverso comportamenti licenziosi o
sconvenienti. È quanto sta avvenendo in questa legislatura. C’è una continua manipolazione della legge in ordine al privato interesse del Primo Ministro; per sfuggire a processi giustamente intentati contro di lui per reati comuni (c’è stato prima un Lodo Alfano, respinto dalla Corte Costituzionale; se ne prepara un secondo; si prepara una legge sul “legittimo impedimento”, sempre a questo scopo); in favore delle sue imprese del Primo Ministro (la recente leggina che ha consentito alle Edizioni Mondadori di non versare 350 milioni al fisco). Il Presidente della Repubblica non può promulgare queste leggi inique. C’è un Parlamento che non lavora, non prepara leggi, ma è succube del governo e del suo capo, e ne approva le leggi per lo più sotto fiducia, senza discussione. C’è un Primo Ministro che si abbandona a comportamenti licenziosi o sconvenienti, con cosiddette escort (cioè meretrici, il caso D’Addario), con minorenni (i casi Letizia e Ruby), con feste in cui raduna intorno a sé decine di donne. Comportamenti che nelle maggiori nazioni europee avrebbero significato subito le dimissioni (si veda il cancelliere Kohl, che tanto operò per la riunificazione tedesca, subito dimessosi all’accusa d’illecito finanziamento di partito). I reati comuni non vengono assolutamente tollerati. In Italia, invece, tutto è
tollerato, l’Italia compare come nazione
corrotta, nazione licenziosa, indegna del consesso europeo. Il Presidente ha il dovere di difendere la dignità della Nazione. E chi, se non lui? Chiami a sé il Primo Ministro, lo metta davanti alle sue responsabilità, alla necessità di dimissionare dopo tutto ciò che è accaduto e accade. Poiché ne ha il potere, sciolga un parlamento inetto e aduso all’ingiustizia. Da questo pantano non si può uscire se non con decisioni forti e pienamente responsabili. Lecce, il 2 novembre 2010 Per il Movimento il Responsabile Prof Arrigo Colombo Arrigo
Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di
Lecce Via Monte
S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160 |
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