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Torino. Scioperi, picchetti, reti solidali: le lotte degli immigrati
- Subject: Torino. Scioperi, picchetti, reti solidali: le lotte degli immigrati
- From: "Federazione Anarchica Torinese - FAI" <fat at inrete.it>
- Date: Mon, 25 Oct 2010 14:15:43 +0200 (CEST)
- Importance: Normal
Torino. Scioperi, picchetti, reti solidali: le lotte degli immigrati Martedì 26 ottobre ore 21 – corso Palermo 46 incontro con alcuni lavoratori delle cooperative dell’hinterland milanese e con gli antirazzisti che sostengono le lotte dei lavoratori immigrati a Milano e dintorni. Interventi di Fabio Zerbini e Antonio D’Errico del Comitato antirazzista milanese. Un’occasione per ascoltare dalla viva voce dei migranti e degli antirazzisti le vicende di chi approda in Italia per afferrare una fetta di futuro e trova lavoro nero, sfruttamento bestiale, caporalato, paghe da fame. Sono uomini e donne che le leggi razziste obbligano a lavorare come qui nessuno faceva più. Sono uomini e donne che hanno cominciato ad alzare la testa lottando, facendo scioperi e picchetti. Cresce la resistenza, cresce la repressione, crescono anche le reti solidali. Di seguito la cronaca dello sciopero, con blocco delle merci e picchetto dello scorso 18 ottobre al magazzino Billa (ex Standa). Milano, lunedì 18 ottobre. Siamo a Villamaggiore, dove ci sono i magazzini della Billa – Ex Standa, in appalto alla cooperativa C.L.O. (Cooperativa Lavoratori Ortomercato). La C.L.O. ha oltre 2000 dipendenti e gestisce una buona fetta dell'ortomercato milanese di via Lombroso. I lavoratori – in buona parte immigrati - sono in sciopero. Il picchetto si forma davanti ai cancelli del polo logistico intorno alle cinque e mezza del mattino. Ben oltre il centinaio i partecipanti: una trentina di operai della C.L.O., altri trenta delle cooperative che lavorano e Brembio, Liscate, Settala, Varedo e i licenziati di Cerro al Lambro. A questi si aggiungono una cinquantina di solidali del comitato antirazzista, del sindacato di base, dei centri sociali. Sino alle 9 vengono bloccati ai cancelli sia i camion in uscita che quelli in entrata: numerosi autisti sono solidali. Si forma una coda di un chilometro. I capi della cooperativa provano a spingere dentro gli indecisi, poi, per limitare i danni decidono di deviare i camion verso altri magazzini. Alle nove e mezza arrivano numerosi caporali della C.L.O.: ne nasce un tafferuglio in cui una ventina di crumiri si infila. Poco dopo arrivano in forze Digos e celerini, in tutto una novantina. Alle dieci e mezza parte un’assemblea. Gli operai che intervengono sottolineano gli scopi della lotta: l’abolizione del cottimo e la restituzione dell’indennità di mensa. Una lotta – e lo ribadiscono in molti – che ha tuttavia un senso più ampio. La fine di un sistema – sancito dalle leggi sull’immigrazione – che riduce in schiavitù i lavoratori stranieri. Il direttore della cooperativa promette l’apertura di un tavolo di trattative e l’azione termina. Gli operai decidono comunque di non rientrare al lavoro, nonostante lo scioglimento del picchetto. Va avanti – ogni giorno - la lotta per la dignità, il salario, la sicurezza. Per approfondimenti: http://senzafrontiere.noblogs.org/post/2010/10/19/milano-sciopero-picchetti-resistenza-operaia-alla-billa/ Per info e contatti: Federazione Anarchica Torinese - FAI Corso Palermo 46 – riunioni ogni giovedì dalle 21 fai_to at inrete.it - 338 6594361
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