La fecondazione in vitro non ha nulla d'illecito. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: La fecondazione in vitro non ha nulla d'illecito. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Sat, 16 Oct 2010 01:35:42 +0200
Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
il Movimento ha preparato questo intervento sul problema della fecondazione
in vitro, condannata dal Vaticano; per il quale chiede il vostro aiuto
nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio e
anche mutato. Gl'indirizzi:
Romano Pontefice Benedetto XVI, benedictxvi at vatican.va Card. Tarcisio Bertone, segreteria at sds.va Card. Angelo Bagnasco, sicei at chiesacattolica.it Card. Angelo Scola, postmaster at patriarcato.venezia.it Card. Dionigi Tettamanzi, info at diocesi.milano.it Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la Speranza Lecce Al
Romano Pontefice Benedetto XVI al
Card. Tarcisio Bertone al
Card. Angelo Bagnasco ai
Card. Angelo Scola e Dionigi Tettamanzi La
fecondazione in vitro non ha nulla d’illecito In
seguito al conferimento del Premio Nobel
al Dott. Robert Edwards, che per primo sviluppò con successo la fecondazione in vitro, mentre tutto il
mondo si congratulava con lo studioso che aveva aperto la possibilità di vita a
quattro milioni di bambini, il vescovo Carrasco, Presidente dell’Accademia per
la vita – e con lui altri personaggi del mondo cattolico – lo attaccavano per aver trasformato un processo naturale in un
processo artificiale; per la produzione la manipolazione l’abbandono di
embrioni alla distruzione; per ciò che veniva chiamato commercio di ovociti, e
utero in affitto. In
realtà Carrasco riprendeva le idee
esposte nell’Istruzione sul rispetto
della vita umana nascente, Congregazione per la dottrina della fede,
1987. L’errore di questa Istruzione sta nel partire dal principio di natura senza considerare
il principio di persona. Pensa che
il processo di procreazione debba svolgersi secondo l’iter naturale, obliando
che la persona ha un certo dominio su
quell’iter, come in genere sulle sue funzioni biologiche, in ordine al suo
bene; che perciò lo può in parte trasferire all’esterno, in vitro, affinché
possa adempiersi. Con il che non lede nessun principio etico, nessun
diritto. Quanto all’embrione, l’Istruzione
non tiene in nessun conto la
dottrina dei più eminenti teologi: Bernhard Häring, il maggior moralista del
‘900, Karl Rahner, il maggior teologo teoretico; e con essi molti altri. Per i
quali l’embrione non può considerarsi
persona, principio di diritto, almeno nei primi 14 giorni, prima che inizi
la differenziazione delle cellule, quindi il costituirsi di una base
differenziata, una primordiale
struttura umana; come base per l’animazione, per lo spirito. Questa dottrina
trova una conferma nella scissione gemellare, che avviene tra
il 14° e il 17° giorno; e che si pensa non potrebbe avvenire se vi fosse già la
persona. Un’altra conferma, da parte della natura stessa, è vista nel fatto che circa la metà degli ovuli fecondati viene
spontaneamente eliminata; si pensa che la natura, se la persona già vi
fosse, non ne farebbe un tale spreco. La manipolazione degli embrioni,
quindi il congelamento, soprattutto
l’accumulo, non è quindi illecito,
ma certo richiede saggezza e cautela. La fecondazione eterologa, cioè il
prelievo di un gamete da un terzo (o da una banca) per la sterilità di uno dei
partner, non ha nulla a che vedere con
un commercio; il quale, se interviene, è una disfunzione colpevole, come il
commercio delle indulgenze o delle messe. L’impianto in un utero ospite, per un
difetto uterino della madre, è una funzione di amore fraterno, un soccorso
ad un urgente bisogno; una funzione certo delicata, e giustamente compensata, da
compiersi con le dovute cautele.
L’Istruzione dell’87, di cui si è detto,
si afferma come dottrina “immutata e
immutabile”: il che è certo un caso di presunzione, di arroganza
dottrinale. Lecce, ottobre 2010
Per il Movimento il Responsabile
Prof.
Arrigo Colombo Arrigo
Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di
Lecce Via Monte
S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160 |
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