Che ci sta a fare il Sindacato straccione italiano? Documento da inviare e diffondere se condiviso



Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
                 il Movimento ha preparato questo intervento sul problema dei bassi salari; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio e anche mutato. Gl'indirizzi:

Segr. Guglielmo Epifani, lavorosocieta@cgil.it

Segr. Raffaele Bonanni, segreteriagenerale at cisl.it

Segr. Luigi Angeletti, info at uil.it

Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
 

Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

Lecce

 

 Ai Segretari di CGIL, CISL, UIL

Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti

 

Che ci sta a fare il Sindacato straccione italiano?

 

Sindacato straccione perché con la sua inerzia, la sua divisione, la sua debolezza col padronato

sta riducendo a straccioni i lavoratori italiani.

 

Il cui salario è praticamente fermo agli anni Novanta e, come denunziava qualche anno fa il Presidente Draghi, è inferiore del 30% a quello dei maggiori stati europei; ma è inferiore della metà a quello di Inghilterra e Germania. Una vera sconcezza.

Manca anche il salario minimo garantito, che è presente in 90 paesi.

 

Si capisce allora come le famiglie dei lavoratori fatichino ad arrivare a fine mese: manca loro appunto quel terzo del salario; e tanto più manca quel benessere a cui avrebbero diritto in una società ad economia avanzata.

Sul piano poi del generale equilibrio economico ne viene un dissesto perché manca un adeguato consumo dei beni, onde ne soffre la produzione e tutto ciò che le consegue, a cominciare dai posti di lavoro. Il lavoratore è colpito una seconda volta, specie il giovane.

 

Stupisce poi la divisione del Sindacato, dei tre Sindacati maggiori, in decisioni importanti come i contratti nazionali; in altri casi; è un vero scandalo. La corrività di CISL e UIL, il loro non capire che, in ogni caso, bisogna prima trovare l’accordo con la CGIL e presentarsi uniti; perché in questa unità sta la forza del lavoro.

Stupisce particolarmente nella CISL, che sarebbe un sindacato cristiano, e come tale dovrebb’essere il più deciso nella difesa del debole, il più sollecito dell’unità fraterna dei lavoratori; perché nel principio fraterno sta tutto il cristianesimo.  

 

Che cosa intende fare il Sindacato per recuperare almeno quel 30%? Ce lo dica, lo dica a tutti, perché dalla dichiarazione di Draghi in poi nulla è accaduto.

Lecce, settembre 2010

                                                                            Per il Movimento il Responsabile

                                                                                      Prof. Arrigo Colombo

 

                                      Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce

Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

E-mail arribo at libero.it/ Pag  web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia