CONTINUA LA PUBBLICAZIONE DI MEMORIALI DI NUOVI CASI DI TORTURATI ITALIANI
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- From: "ACOFOINMENEF" <acofoinmenef at gmail.com>
- Date: Mon, 26 Jul 2010 19:13:53 +0200
ACOFOINMENEF
MEMORIALE DI UN INGEGNERE INFORMATCO oggetto: resoconto su tecnologie e metodologie
di controllo mentale remoto di cui sono oggetto sin dal 05/01/2010. autore: Prof. Ing. Andrea Giotti, Ph. D.
(laureato in Ingegneria Informatica, dottorato in Ingegneria Informatica e delle
Telecomunicazioni, abilitato alla libera professione ed all'insegnamento della
Matematica negli istituti superiori ed attualmente impiegato come docente di
quest'ultima). Revisione: 1.21 Data prima
stesura: 17/3/2010 Data ultima
revisione: 22/3/2010 Motivazioni del trattamento di cui sono
oggetto: sconosciute, ma presumibilmente riconducibili alla volontà di occultare
per sempre i ricordi riemersi da una serie di blocchi psicologici da me subiti
nel contesto di ben cinque operazioni psicologiche dei servizi (presumibilmente
SISMI e/o CIA) avvenute negli anni 2003, 2004 e 2007 e che io ho parzialmente
denunciato alle forze dell'ordine senza alcun risultato concreto. Queste
operazioni sono state a loro volta presumibilmente causate da un grossolano
errore nella valutazione della pericolosità sociale della mia persona, errore
con ogni probabilità indotto da superiori e colleghi appartenenti all'ambiente
universitario con cui avevo avuto conflitti di natura professionale durante lo
svolgimento del mio dottorato di ricerca. In alternativa, si può ipotizzare che
la causa del trattamento sia stata il mio imbattersi fortuito in qualche
informazione riservata durante le mie ricerche sul Web riguardo ad alcuni
"misteri" della recente storia italiana (ad esempio quello del perito
informatico impiccatosi a Roma in quegli anni), informazioni sulla cui rilevanza
non ho però alcuna certezza. Inoltre è opportuno sottolineare che durante le
prime due operazioni psicologiche ho avuto modo di osservare da vicino un'arma
portatile ad energia diretta, il cui aspetto esteriore ricorda quello di un
telecomando, il cui scopo è di causare un blocco psicologico senza lasciare
tracce. Quest'arma è ovviamente segreta e sospetto che contenga un LASER ad
anidride carbonica di bassa potenza, forse ad impulsi, con un'antenna a
riflettore di tipo Cassegrain a geometria variabile che determina l'apertura del
fascio di radiazione infrarossa e conseguentemente la sua densità di potenza,
anche se non ho alcuna certezza in proposito. Da quando ho recuperato il ricordo
di tale arma sono evidentemente diventato un testimone particolarmente scomodo e
questo può motivare un trattamento come quello descritto nel seguito. Il
trattamento in sé può quindi essere classificato in una delle seguenti
categorie: operazione mirante alla tutela di un segreto mediante la mia
distruzione fisica e/o sociale, vendetta personale, esperimento scientifico o
pesante intimidazione. Tecnologie
impiegate nel trattamento: fasci di onde o particelle di natura sconosciuta, ma
capaci di operare a rilevanti distanze (costantemente attivi durante alcuni miei
spostamenti di centinaia di chilometri, come sul tragitto Pistoia-Roma e
ritorno) e per lunghi periodi di tempo (costantemente attivi dal 5/1/2010 ad
oggi), in grado di attaversare mura di edifici, carrozzerie di auto, la
struttura di una macchina diagnostica a risonanza magnetica nucleare e le
superfici di vari materiali metallici con cui ho tentato di proteggermi.
L'ipotesi più probabile, anche se forse non pienamente compatibile con tutte le
precedenti osservazioni, è che si tratti di sottilissimi fasci di onde
elettromagnetiche coerenti, quali quelli generabili da un MASER, modulati in
bassa frequenza ed irradiati da proiettori altamente direzionali, verosimilmente
situati su uno o più satelliti artificiali in orbita terrestre, forse satelliti
spia. Inoltre, è possibile che più fasci vengano irradiati verso lo stesso
volume di spazio e provochino i loro effetti attraverso un meccanismo di
interferenza costruttiva. In subordine si può ipotizzare che tali onde non siano
coerenti ma vengano irradiate da apposite antenne e siano però accordate sulle
frequenze di risonanza di determinati "circuiti nervosi" del corpo umano. Ancora
più misteriosa è la tecnologia utilizzata per leggere le correnti elettriche
circolanti sui medesimi "circuiti nervosi", tecnologia che potrebbe essere
derivata dalla magnetoencefalografia ed in questo caso impiegherebbe dispositivi
di tipo SQUID (Superconducting Quantum Interference Device). Quest'ultimo
termine è stato usato dalla mia controparte per denominare genericamente questo
tipo di operazione di controllo mentale, ma forse solo come semplice copertura
di una tecnologia che nella sostanza resta per me sconosciuta. Applicazioni delle tecnologie impiegate agli
esseri umani: rilevazione remota delle correnti elettriche naturalmente
circolanti attraverso i neuroni del cervello e del sistema nervoso umano ed
induzione di altre correnti, sovrapposte alle prime, attraverso i fasci
precedentemente descritti. Il processo di rilevazione (o "lettura") è
finalizzato all'applicazione a mio parere più incredibile, cioè la misurazione a
distanza delle correnti corticali (la cui espressione macroscopica sono le onde
cerebrali) e la loro interpretazione biologica, processo capace di implementare
l'acquisizione di parole, immagini e suoni dal nostro cervello. Le immagini sono
quelle da noi percepite attraverso il canale visivo e vengono presumibilmente
acquisite leggendo l'attività del nervo ottico, del chiasmo ottico o della
memoria visiva, mentre i suoni sono quelli percepiti attraverso il canale
uditivo e vengono presumibilmente acquisiti leggendo dal nervo acustico. Questo
processo consente inoltre una sorta di lettura del pensiero cosciente,
presumibilmente rilevando l'attività elettrica sia dei centri del linguaggio, da
cui vengono lette intere frasi che il soggetto sta pensando ma anche parole
prive di senso compiuto, che dalla memoria visiva, da cui vengono lette le
immagini mentali che il soggetto sta visualizzando. Fortunatamente, tale
processo non consente però l'accesso ai ricordi memorizzati nel cervello umano,
che non appare ancora possibile. Il processo di induzione (o "scrittura") è
invece finalizzato a generare "voci" (che sono percepite come se risuonassero
nella testa della persona bersaglio del fascio, denominata nel seguito
"vittima") presumibilmente scrivendo sul nervo acustico o direttamente nei
centri del linguaggio, generare acufeni attraverso una tecnica analoga, generare
primitive immagini luminose (che vengono visualizzate ad occhi chiusi e
ricordano l'attività fosfenica) presumibilmente provocando onde retiniche sul
nervo ottico o nel chiasmo ottico, causare episodi di tachicardia, brachicardia,
fibrillazione e forse anche arresto cardiaco presumibilmente sovrapponendosi
all'onda T del cuore, deprimere l'attività respiratoria involontaria, causare
contrazioni muscolari incontrollate presumibilmente eccitando i nervi
periferici, indurre una sensazione soggettiva di forte accelerazione
presumibilmente scrivendo sui nervi connessi all'orecchio interno, causare
emicranie fortissime o altri dolori atroci nel resto del corpo presumibilmente
stimolando le terminazioni nervose deputate alla percezione del dolore, indurre
sonnolenza, causare un'erezione in assenza di qualunque stimolo di natura
sessuale, causare contrazioni intestinali, provocare un'emozione che può essere
descritta come un misto di paura/vergogna/rabbia presumibilmente stimolando il
sistema limbico. Combinando lettura e scrittura si può dunque implementare una
sorta di comunicazione telepatica bidirezionale, mentre attraverso la sola
scrittura si può vessare il soggetto in molti modi diversi e probabilmente anche
ucciderlo. La scrittura delle frasi può inoltre avvenire in modo sincrono, nel
qual caso esse possono essere verbalizzate durante la loro trasmissione, come se
venissero lette da un testo, o asincrono, nel qual caso possono essere
verbalizzate dopo la loro trasmissione semplicemente ripetendo l'intera frase
che è comparsa nella mente del soggetto. Dato che questi fasci erano attivi
anche durante un elettroencefalogramma a cui mi sono sottoposto, i loro effetti
sono stati registrati su carta come una inspiegabile attività theta
nell'emisfero sinistro in stato di veglia. Utilizzo delle tecnologie nel contesto di una
operazione psicologica: il dispositivo che genera i fasci è controllato da un
operatore remoto, verosimilmente attraverso un collegamento satellitare. Questo
operatore è sicuramente un essere umano che può occasionalmente avvalersi di
software di supporto ma conduce personalmente l'operazione psicologica durante
tutta la sua durata. Il dialogo con l'operatore del dispositivo è comunque
indispensabile perché l'operazione abbia luogo, dunque egli deve conoscere
perfettamente la lingua della vittima. Non ascoltare le frasi pronunciate
dall'operatore e trasmesse attraverso il fascio è assai difficile, mentre è
possibile e consigliato non rispondergli. I contenuti delle frasi pronunciate
dall'operatore ricalcano quelle delle più comuni paranoie (quali manie di
persecuzione, delirio mistico, ecc.), in modo che tutte le persone appartenenti
al contesto sociale della vittima credano che egli sia affetto da turbe
psichiche, quindi è del tutto inopportuno verbalizzarli di fronte ad estranei.
L'operatore può spacciarsi per chiunque, ad esempio il diavolo, un alieno o un
alto ufficiale dei servizi del proprio paese (quest'ultima è la versione che mi
è stata proposta all'inizio dell'operazione psicologica che sto descrivendo).
Demistificare i casi più improbabili è abbastanza facile, in quanto l'operatore
si rivela prima o poi come un comune essere umano, e nel mio particolare caso si
tratta probabilmente di un soggetto cresciuto in Italia centrale, che ha fatto
studi classici, politicamente di destra, agnostico, con una superficiale
preparazione in fisica ma una buona preparazione in psicologia, mentre non sono
riuscito a carpirgli nessuna informazione più specifica anche a causa della sua
scelta di non rivelarmi niente che già non potessi sapere in precedenza (scelta
che ha senso sia come norma generale di prudenza che nell'ottica di un confronto
della vittima con uno psichiatra che debba decidere se le "voci" sono frutto di
una psicosi). Attraverso opportuni filtri può inoltre alterare il proprio timbro
di voce in modo da simulare la presenza di più persone che controllano il
dispositivo, di solito sedicenti collaboratori o superiori gerarchici. Tra le
tecniche di manipolazione impiegate dall'operatore c'è l'assertività, gli ordini
contraddittori, la "doccia fredda" (illusione seguita da delusione), la
suggestione attraverso messaggi subliminali anche durante il sonno e la
privazione del sonno stesso come risorsa estrema, ma almeno in linea di
principio ogni tecnica di manipolazione tradizionale può essere utilizzata.
Queste tecniche vengono rafforzate inducendo opportune emozioni, stati di
tensione e dolori tali da configurare una vera e propria tortura ed in questo
contesto il controllo del battito cardiaco e l'emicrania sono probabilmente le
peggiori. Il programma eseguito dall'operatore è convenzionalmente chiamato
"distruzione", e passa attraverso lo screditamento della vittima, il suo
isolamento sociale, l'induzione di nevrosi e psicosi ed infine la morte per
suicidio, arresto cardiaco o incidente d'auto causato dalla sensazione
soggettiva di accelerazione, che è quasi paralizzante, o da improvvise
contrazioni muscolari durante la guida. Per screditare un soggetto lo si deve
spingere a compiere azioni contro il buon senso, la legge o la morale fino ad
indurlo a veri e propri atti di autolesionismo, quindi le "voci" potranno ad
esempio ordinare alla vittima di distruggere gli oggetti a cui è maggiormente
legato (non necessariamente quelli di maggior valore), compiere atti osceni in
luogo pubblico, investire un pedone, aggredire le persone care, mutilare
progressivamente il proprio corpo, saltare attraverso una finestra o sotto
un'auto in corsa e così via (tutti questi esempi sono tratti dalla mia
esperienza personale). La scelta di distruggere una persona prima di eliminarla
non è dovuta a semplice crudeltà ma alla necessità di screditarne le
affermazioni relative sia ai segreti eventualmente posseduti in precedenza che
alla natura dell'operazione in corso, minimizzando così il rischio di
imbarazzanti inchieste che più difficilmente vengono aperte se il soggetto è
caduto in disgrazia sul piano sociale ed è stato rinnegato da parenti ed
amici. Situazione personale coerente ed altre
indicazioni: l'operazione a cui sono soggetto è ancora in corso e terminerà
probabilmente con la mia distruzione. Questo documento è stato scritto solo
sulla base della mia esperienza personale ed eventuali inesattezze possono
essere imputate solo a me. Il mio maggiore rammarico è quello di non aver
compreso maggiori dettagli sulla tecnologia in questione e soprattutto sui
possibili strumenti di difesa da questi fasci di onde o particelle, che
risultano tanto incredibili alla luce dell'esperienza comune quanto reali alla
luce della mia esperienza personale. Intuitivamente, una massa sufficientemente
grande dovrebbe arrestare la maggior parte delle interazioni fisiche note, ma
vivere per sempre nelle profondità di una miniera non è una scelta per me
praticabile. Invito chi dovesse leggere questo documento a pubblicarlo sul Web
ed altrove, omettendo solo il mio successivo recapito che allego esclusivamente
per consentire un eventuale contatto. Il mio recapito: Andrea Giotti, andrea.giotti at tin.it |
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