Birmania: scade oggi l'ultimatum della Giunta militare per 18 Movimenti di liberazione



Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in
www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100428it.html

Birmania: scade oggi l'ultimatum della Giunta militare per 18 Movimenti di liberazione
In Birmania incombe il pericolo di una nuova guerra

Bolzano, Göttingen, 28 aprile 2010

Termina oggi l'ultimatum dato dalla giunta militare birmana ai 18 movimenti di liberazione operanti nel paese e composti principalmente da persone appartenenti a una delle molte minoranze etniche del paese. Se queste formazioni non si dichiarano disposte ad operare unicamente come milizie di frontiera della Birmania, le autorità proibiranno ogni loro attività.
Dal 1948 molte minoranze etniche lottano per una maggiore autonomia e 
autodeterminazione. Tra il 1989 e il 1995 la giunta militare birmana ha 
siglato armistizi con 18 diversi movimenti di liberazione. Secondo 
questi accordi, i combattenti delle minoranze hanno potuto tenere le 
proprie armi. Nonostante qualche occasionale scaramuccia con l'esercito 
birmano, la maggior parte degli accordi di armistizio sono stati 
rispettati fino ad oggi.
Secondo l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM), l'ultimatum 
imposto dalla giunta militare birmana alimenta deliberatamente una 
guerra civile nelle regioni delle minoranze etniche. Dopo decenni di 
lotte per l'autonomia, i movimenti di liberazione certamente non 
abbandoneranno la causa senza fare alcuna resistenza. La scadenza 
dell'ultimatum ha inoltre indotto centinaia di persone appartenenti ai 
gruppi etnici dei Mon e dei Wa a fuggire dai propri villaggi per paura 
di una nuova guerra. In alcune regioni minoritarie sono già 
sensibilmente aumentati i prezzi degli alimentari a causa della corsa 
agli acquisti per fare scorta. Attualmente in Birmania oltre 700.000 
persone appartenenti a qualche minoranza etnica sono in fuga dagli 
scontri armati oppure perché sono state cacciate dal proprio villaggio.
Vedi anche in gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100408it.html | 
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www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080509it.html | 
www.gfbv.it/3dossier/asia/burma/burma-1it.html | 
www.gfbv.it/3dossier/asia/burma/birmania.html | 
www.gfbv.it/3dossier/asia/burma/burma-shan-it.html
in www: http://en.wikipedia.org/wiki/Rohingya | www.rohingya.org | 
www.karen.org | www.freeburma.org | www.freeburmacoalition.org | 
www.karenni.org/about_the_karenni.php | www.aiutaresenzaconfini.org