Pace sociale







Ogni giorno si susseguono iniziative con ospiti illustri. Quanto valgono effettivamente? Si tratta di veri aneliti di progresso o sono soltanto dei modi subdoli per mantenere tutto nella pessima situazione in cui si trova?

Vediamo a caso una tra le tante iniziative:



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TRASPARENZA E LEGALITA’ NEGLI ENTI LOCALI..verso una nuova cittadinanza
lunedì 22 marzo ore 17 e 30 – Convegno
Comune di Roma sala del Carroccio piazza del Campidoglio

http://idvimunicipio.wordpress.com/2010/03/13/trasparenza-e-legalita-negli-enti-locali-verso-una-nuova-cittadinanza-lunedi-22-marzo-ore-17-e-30-inizio-lavori-18-comune-di-roma-sala-del-carroccio/

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Trattasi certo di una iniziativa d'imponente autorevolezza. Con grandi dotti titolati e perfino un candidato ad alta carica nonché all'ombra nientemeno che del Campidoglio. Ma noi che siamo qui, su una semplice Mailing List, siamo forse da meno, valiamo ed abbiamo di meno da offrire al Paese? Non lo pensate affatto, gentili Signore e Signori qui presenti, perché in verità è qui che giorno dopo giorno si sta compiendo la magìa di un vero e consistente, ampio e profondo progresso civil/socio/politico.

La nuova cittadinanza che compete a questa nostra epoca non è quella trita e ritrita, già masticata centinaia di migliaia di volte, di una mera trasparenza degli Enti Pubblici bensì quella fresca, genuina, naturale di una piena, effettiva, diretta partecipazione popolare al loro interno.


Chiediamoci: per quale ragione noi cittadini dovremmo limitarci ad osservare dall'esterno quello che avviene dentro quegli Uffici ch'eppure sono di nostra, collettiva proprietà? Per quale dotta e titolata ragione noi cittadini dovremmo rinunciare ad una democratica, diretta partecipazione nei ruoli pubblici? Quale migliore garanzia di legalità se non quella di una periodica alternanza di semplici cittadini, naturalmente ben preparati e desiderosi di prestare servizio, nei ruoli in cui quotidianamente viene decisa la qualità (ed ultimamente pure la quantità) della nostra vita?


In vero non è più tempo di limitarci alla sofferenza di una mera osservazione dall'esterno di quanto compiono eletti ed assunti a vita. E' tempo invece che ognuno di noi abbia la possibilità di apportare il proprio originale arricchente contributo. Non possiamo più limitarci ad una misera e buia cittadinanza che permette soltanto di guardare attraverso una vetrina l'illuminata e ricca corte di arroganti presuntuosi che mai hanno conosciuto il senso ed il valore della REPUBBLICA e della DEMOCRAZIA. Alternandoci nelle mansioni pubbliche potremo invece acquisire concreta dimestichezza con la res publica e con i vari suoi procedimenti, potremo migliorarli e soprattutto sostituirli con altri del tutto nuovi, trasformando questa vecchia avvilente società con una costantemente rinnovata, proprio per il costante rinnovo degli addetti tanto alle mansioni quanto alle decisioni pubbliche.

Perché, sì, il segreto di un costante rinnovo politico trovasi in un prioritario costante rinnovo del personale dei ruoli pubblici. E' proprio all'interno di una funzione pubblica a rotazione che potranno essere trovati, senza necessità di campagne elettorali bensì proprio sul campo, sul posto di lavoro, i migliori cui affidare il Governo del Paese.


Il tutto in una atmosfera di pace,
di gioiosa serenità che oggi ci è
del tutto sconosciuta.
Ne volete un assaggio?
Prego, favorite.


Tra i relatori del Convegno citato sopra vi è Pietro Ichino. A quanto pare questa persona è costretta a girare sotto scorta perché ha subìto diverse minacce:

"Minacciato anche all'università io come Biagi, odiano le riforme"
http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/cronaca/terrorismo-lavoro/intervista-ichino/intervista-ichino.html

Chiedo allora al signor Ichino: per caso lei è uno statale? Gentilmente, trattasi appunto di una questione di trasparenza: lei è mica assunto a vita in un ruolo ch'è di proprietà collettiva? Perché in tal caso, pur la violenza essendo comunque e sempre assolutamente fuori luogo, da bandire in tutto e per tutto, non ci sarebbe molto da stupirsi se qualcuno le volesse male.

Nel caso lei fosse uno statale, si potrebbe meravigliare di raccogliere forti antipatie se, dall'alto di una posizione di indebito privilegio, posto e stipendio fisso, pensione assicurata, in un ruolo che per Costituzione appartiene a tutto il popolo italiano e per questo ad esso va periodicamente restituito, si permettesse di disquisire in merito a come debba essere il lavoro ed il reddito di persone che non sono statali, che non sono assunti a vita, bensì "gente qualunque"?


Gentilissimo Signor Ichino (e naturalmente spedisco questa email anche a lei), nel caso lei fosse per davvero uno statale (in caso contrario naturalmente mi scuso fin d'ora) abbiamo oggi trovato la soluzione non solo al suo problema di sicurezza personale ma la strada per una gioiosa impostazione della vita di noi tutti e sessantamilioni quanti siamo in Italia e settemiliardi sulla Terra!

Il giorno che gli statali, in Italia e nel mondo, la smetteranno di mantenere a vita posizioni che appartengono invece ad intere Collettività, il giorno che vi sarà dappertutto un equo impiego pubblico a rotazione, quel giorno potremo cominciare tutti a vivere liberi, senza più barricarci al chiuso delle nostre case e dei nostri peggiori sentimenti!


Per la qual cosa, gentilissimo Signor Ichino, affermi anche lei:

Partecipare = essere parte
http://www.hyperlinker.com/ars/partecipazione_1.htm

e:

Equo Impiego Pubblico a Rotazione
http://www.hyperlinker.com/ars/progetto.htm


Il noto e fu filosofo Karl Popper diceva che l'essenza della democrazia consiste in null'altro che la possibilità di cambiare chi ci governa. Era troppo poco. A noi oggi compete andare ben oltre il Professor Popper. Precisamente compete asserire che una democrazia consiste nella possibilità di cambiare, sì, chi ci governa ma anche chi ci informa, chi ci educa, chi ci cura, chi ci tassa, chi ci giudica, chi ci imprigiona, chi ci misura con le sue statistiche, etc. etc. etc.


Cordiali saluti a tutti, ringrazio i gentili Presenti per l'attenzione e, vi prego, ricordate: voi valete! Non vi fate mai incantare da illustri titoli ed ampie nomee. Potenzialmente voi valete quanto e più di ogni altro, al solo patto che lavoriate sodo senza fare il tifo per qualche squadra bensì sempre premurosamente cercando la verità ovunque essa sia stata occultata.


Danilo D'Antonio

Monti della Laga
Appennino Centrale

tel. 339 5014947
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