Continua la persecuzione degli omosessuali. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: Continua la persecuzione degli omosessuali. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Mon, 8 Mar 2010 22:43:14 +0100
Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
il Movimento ha preparato questo intervento sulla gerarchia
cattolica per la condizione omosessuale che continua ad essere
perseguitata; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella
diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio e anche mutato.
Gl'indirizzi:
Romano Pontefice Benedetto XVI, benedictxvi at vatican.va Card. Tarcisio Bertone, segreteria at sds.va Card. Angelo Bagnasco, sicei at chiesacattolica.it Card. Angelo Scola, postmaster at patriarcato.venezia.it Card. Dionigi Tettamanzi, info at diocesi.milano.it Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la Speranza Lecce Al Romano Pontefice Benedetto
XVI al Card. Tarcisio Bertone
al Card. Angelo Bagnasco
ai Card. Angelo Scola e
Dionigi Tettamanzi
Continua la persecuzione degli
omosessuali Nelle scorse settimane alcuni vescovi sono intervenuti
pubblicamente contro l’omosessualità come disordine e peccato, cui devono
essere negati i sacramenti ecc. Così l’emerito di Pistoia Simone Scatizzi, e
quello di Grosseto Giacomo Babini, e prima ancora il vescovo di Troia Francesco
Zarrillo. La stampa ne ha parlato ampiamente, e nessuno è intervenuto con una
parola chiarificatrice. La dottrina tradizionale, che per due
millenni ha emarginato e perseguitato gli omosessuali, parte dal principio di natura, ritenendo che
solo l’unione naturale tra i due sessi sia retta, mentre l’omosessualità
costituirebbe un peccato contro natura. La chiesa olandese, già da trent’anni, e
altrettanto la chiesa statunitense,
al seguito di una ricerca affidata dai vescovi ad una commissione di teologi,
ritiene che l’omosessualità sia una condizione, instaurata da un processo per lo più psicologico, che non ha valenza morale; e nella quale la
persona compie, e ha diritto di compiere, la sua integrazione affettiva e sessuale. La
quale porta amore nel mondo. In
particolare l’unione stabile sottrae
questi fratelli al pericolo del randagismo ed è da favorire. Altre chiese hanno maturato questa
posizione, anche se non la proclamano. Il principio di natura non basta a
dirimere certe questioni morali; perché la natura talvolta vien meno – come
anche nel caso della procreazione assistita – e allora la persona deve intervenire per gestirne le
funzioni in ordine al suo bene. Né si può dire che la natura rappresenti in
ogni caso la legge divina perché Dio è anche autore della persona e della sua
coscienza e scienza e capacità di decisione. Il Movimento spera che questa persecuzione, dopo due millenni,
abbia fine; che lo spirito illuminato di alcune chiese possa essere accolto
dal Vaticano e dalla chiesa universale. Lecce, il 1° marzo 2010
per il Movimento il Responsabile
Prof. Arrigo Colombo Via Monte
S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160 |
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