Chiesa e immigrati: principio fraterno, principio di accoglienza. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: Chiesa e immigrati: principio fraterno, principio di accoglienza. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Sat, 16 Jan 2010 13:48:46 +0100
Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
il Movimento ha preparato questo intervento sulla gerarchia
cattolica per il problema immigrati dopo Rosarno; per il quale chiede
il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere
fatto proprio e anche mutato. Gl'indirizzi:
Romano Pontefice Benedetto XVI, benedictxvi at vatican.va Card. Tarcisio Bertone, segreteria at sds.va Card. Angelo Bagnasco, sicei at chiesacattolica.it Card. Angelo Scola, postmaster at patriarcato.venezia.it Card. Dionigi Tettamanzi, info at diocesi.milano.it Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la Speranza Lecce Al Romano Pontefice Benedetto
XVI al Card. Tarcisio
Bertone al Card. Angelo Bagnasco ai Card. Angelo Scola e Dionigi
Tettamanzi Chiesa e immigrati: principio fraterno,
principio di accoglienza Nei fatti di Rosarno è emerso un comportamento intollerabile non solo
degl’imprenditori che sfruttavano indegnamente gl’immigrati con 25 euro per 10
ore di lavoro, senza assicurare loro un alloggio decente; questi supersfruttatori; ma del buon popolo cristiano che, di
fronte ad una giusta rivolta, li ha disprezzati, li ha sopraffatti, li ha
scacciati. Non si tratta più dunque solo del
razzismo leghista o della legge Bossi-Fini, né del Centrodestra
che ha fatto dell’immigrazione cosiddetta clandestina un reato, e che nei comuni
in cui amministra li sottopone a vessazioni varie. Si tratta del buon popolo cristiano in
massa. Richiamarli alla dignità della
persona umana, come ha fatto il Papa, non basta. La Chiesa ha ben altri principi, che sarebbe suo dovere
annunziare perché appartengono all’essenza stessa dell’evangelo: il principio fraterno, e cioè che
quest’immigrati che ricorrono a noi sono nostri fratelli bisognosi, che è nostro
dovere accogliere e soccorrere. E quindi il principio di accoglienza: per cui
questi immigrati devono da noi, dal
popolo cristiano, essere accolti
soccorrendo ai loro bisogni essenziali, a quelli che sono i bisogni primari di ogni essere umano:
vitto, vestito, abitazione, lavoro. Principi, poi, che nella loro
umanità valgono per ogni essere umano; ma per i cristiani con somma urgenza perché
sono l’essenza stessa del cristianesimo. Al contrario, in tutta questa
dolorosa vicenda dell’immigrazione che dura da oltre vent’anni, non si è mai udito né il Papa né
l’Episcopato proclamare il principio di accoglienza; proclamarlo con forza
in quanto essenziale; richiamarvi il popolo cristiano come ad un dovere supremo, richiamarvi il ricco
Nord che di questi immigrati ha bisogno e che sfrutta
indegnamente. Eppure la Chiesa sarebbe in grado di mutare il
comportamento della gente in quanto ha una presenza capillare. Se tutti i vescovi annunziassero il principio di
accoglienza fraterna; e tutti i parroci, e tutti i frati e tutte le suore coi loro conventi e collegi e
ospedali ed ospizi e opere innumerevoli. Perché non lo fa? perché non annunzia
l’evangelo? Lecce, gennaio 2010
per il Movimento il Responsabile
Prof.
Arrigo Colombo Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax
0832-314160 |
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