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Re: "Chi lavora per noi, senza di noi, lavora contro di noi". (Gandhi)
- Subject: Re: "Chi lavora per noi, senza di noi, lavora contro di noi". (Gandhi)
- From: "Laboratorio Eudemonia" <eulab at hyperlinker.com>
- Date: Thu, 19 Nov 2009 23:30:40 +0100
> "CHI LAVORA PER NOI, SENZA DI NOI, LAVORA CONTRO DI NOI" (Gandhi) Gandhi, con estrema precisione, ci rivela il perché l'acqua sia stata privatizzata e perché da molti anni assistiamo ad una deriva generalizzata di importanti attività economiche, che dovrebbero rimanere nel settore pubblico, verso il settore privato. > "CHI LAVORA PER NOI, SENZA DI NOI, LAVORA CONTRO DI NOI" (Gandhi) Gli statali: ecco chi lavora per noi, senza di noi, e quindi non può che lavorare contro di noi cittadini. Ed ecco il perché crudo e nudo di tante privatizzazioni: http://www.hyperlinker.com/change/di_chi_siam_figli.htm I fatti segnalati al link riportato non sono che la cima di un immenso iceberg di corruzione e malaffare in una povera Funzione Pubblica accaparrata a vita dagli statali. Ecco perché le attività economiche fuggono verso il settore privato: perché il settore pubblico non è adatto, con la sua impostazione ottocentesca, che assegna e fidelizza a vita i suoi affiliati, a gestire le attività del Bene Comune. I ruoli della Funzione Pubblica, così come le cariche di Governo, dovevano essere periodicamente restituite al POPOLO fin da quando scomparve la monarchia e sopraggiunse la Repubblica. GLi statali hanno mantenuto il sacro Bene Comune della Funzione Pubblica nelle loro mani in modo del tutto antidemocratico e l'hanno potuto fare solo per il TOTALE MONOPOLIO che essi ancora oggi indebitamente esercitano su ogni aspetto del vivere comune. Come si può dunque impostare una campagna di ritorno della gestione dell'acqua nel settore pubblico senza denunciare ciò che ha causato la sua fuga verso il privato? Come si può reclamare il diritto alla gestione dell'acqua senza specificare chiaramente che la FUNZIONE PUBBLICA è il primo tra i BENI COMUNI perché gestisce tutti gli altri? Come si può non dire chiaramente che i cittadini hanno il sacro diritto di partecipare non da esterni bensì da interni, direttamente, in prima persona, concretamente, materialmente, purché competenti e disponibili, venendone pure retribuiti, alla gestione dell'acqua e di ogni altro bene e servizio pubblico? L'acqua va tolta dalle rapaci mani dei privati. Senza alcun dubbio. Ma guai a farla finire ancora una volta in mano agli statali. Non ridate potere agli AUTORITARI STATALI. Non vi date la zappa sopra i piedi da soli! Abbandonando di nuovo l'acqua in mano a coloro che sono ancora oggi, come cento anni fa, chiamati a giurare fedeltà al sistema imperante, non vi aspettate che poi sarà più facile costruire quel Nuovo Mondo che tanto dite di volere. Ed a questo punto vi chiedo: ma perché deve essere un qualsiasi solitario CITTADINO, come il sottoscritto, a dire queste cose? Possibile che tra i tanti PROFESSIONISTI della POLITICA, pure strapagati, come ben si sa, tra i tanti VIRTUOSI AMMINISTRATORI, tra le tante stelline dello spettacolo progressista, tra tutti i MEMBRI delle innumerevoli ASSOCIAZIONI che si sono organizzate a difesa della gestione dell'acqua, possibile che tra tutte queste migliaia e migliaia di persone non ve ne sia stata una che abbia avvertito: ------- L'ACQUA STATALE NON È PUBBLICA --------- http://www.hyperlinker.com/ars/acqua_statale.htm Questa è cosa che si deve chiarire e risolvere. Gli innumerevoli statali che pretendono di essere progressisti e per questo partecipano alle attività del Movimento, facendone però scadere fortemente verso il basso il pensiero e le iniziative, devono scegliere, devono infine decidere: se giurare fedeltà ad un potere corrotto od al POPOLO, ai cittadini. Se tenersi stretto il posto fisso o dichiararsi pubblicamente in favore di un: http://equo-impiego-pubblico-a-rotazione.hyperlinker.org Basta con le iniziative parziali, che fanno avanzare di un passo ed indietreggiare di due. Questa POLITICA STENTATA ha fatto perdere la fiducia ad un intero mondo che soffre ormai quasi senza speranza. Basta dirigersi verso obiettivi secondari senza mai affrontare le mostruosità del sistema! L'acqua non va nè ai privati nè agli statali. L'acqua sia data finalmente ai CITTADINI. Al prossimo vostro comunicato gradite una buona volta precisare tutto questo. I CITTADINI si aspettano, e meritano, che si faccia la COSA GIUSTA, non solo quello che fa comodo o piace. Danilo D'Antonio Art. 1: "La sovranità appartiene al popolo"
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