Non ve ne andate! R: UN "SUICIDIO" ANNUNCIATO DA ANNI



ovviamente anch'io mi riferivo soprattutto al tipo di linguaggio. 
purtroppo atteggiamenti verbali così aggressivi e, ripeto il concetto, deliranti, nel definire episodi e comportamenti così problematici della storia recente del nostro paese, non fanno altro che sollevare nuove barriere ideologiche che nulla di buono possono produrre.
 
il mio minuscolo impegno personale nella tutela delle libertà che ci sono dovute prima che come cittadini come esserei umani non può associarsi ad alcuna aggressione cieca e, permettemi, sconclusionata.
 
la vicenda umana del suicidio di Diana merita assoluto rispetto ed è mio convincimento che un intervento di quella fatta non ne abbia aggiunto ma sottratto.
 
io non odio nessuno, ma non desidero stare in compagnia di chi odia chicchessia.
 
figlia di di un deportato politico a mauthausen, nipote di altri tre deportati politici tra i quali uno morto a diciassette anni a gusen, da parecchi anni modero una lista di discussione in cui dialogano, a volte con un certo vigore, anime e sensibilità molto diverse, evitando però in ogni modo di trasmettere messaggi di intolleranza e demagogia senza freni.
 
a volte diffondo dalla mia lista i messaggi diffusi su questa, per cui mi dispiace andarmene, ma ripeto che non voglio stare con chi si proclama portatore di odio.
 
scusate lo sfogo
primarosa
 
 
  
i figli dei sopravvissuti all'olocausto
non appartengono al mondo
dei semplici esseri umani,
ma a un'altra sfera, sicuramente sacra..... 
 
nathalie zajde   
 

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Primarosa PIA

piazza b. croce 6

15057 TORTONA - AL

tel. 3493463847

...........................................




Da: Stefania Silva <stefania.silva at virgilio.it>
A: dirittiglobali at peacelink.it
Inviato: Lun 2 novembre 2009, 15:41:23
Oggetto: R: Non ve ne andate! R: UN "SUICIDIO" ANNUNCIATO DA ANNI

La mia mail, riguardava la terminologia usata e quello che questa terminologia ingloba.
Non ho inteso parlare e definire in alcun modo, il suicidio di Diana Blefari, alla quale va la mia solidarietà, per il dolore che l'ha portata a un gesto così estremo, solidarietà estesa alle persone care che lascia.
E' che mi stride enormemente, accomunare diritti umani e odio, portato alle sue estreme conseguenze.
Nella mia storia personale c'è anche la corrispondenza con detenuti nel braccio della morte del Texas, che a volte tentano loro stessi il suicidio, altre volte si concedono ai propri assassini prima che il loro tempo sia legalmente scaduto.
Per queste persone cerco di fare tutto quello che posso, con la consapevolezza che spesso sono colpevoli.
Mai questa consapevolezza ha minato la volontà di battermi per i loro diritti, ma mai ho sentito il bisogno di inneggiare alla violenza che li ha portati a una condanna a morte.

Parlo di me, senza voler insegnare niente a nessuno, ma messa di fronte a una morte, tanto tragica quanto annunciata, penso che si possano e si debbano mettere da parte le bandiere e i linguaggi che dividono.

Spero in una solidarietà tra esseri umani, che sia capace di prescindere dalla colpa, ma che non cerchi di cancellarla ad ogni costo.


Stefania


-----Messaggio originale-----
Da: dirittiglobali-request at peacelink.it [mailto:dirittiglobali-request at peacelink.it] Per conto di stellecadenti at tiscali.it
Inviato: lunedì 2 novembre 2009 14:58
A: dirittiglobali at peacelink.it
Oggetto: Non ve ne andate! R: UN "SUICIDIO" ANNUNCIATO DA ANNI

Sono un po' sorpresa dal modo di reagire delle persone ad una mail: anche io non amo il tipo di
linguaggio vetero tutto usato da coloro che per dichiarare solidarietà divengono sostenitori di una
ideologia che è ormai fuori dal tempo, e non penso che possa essere in alcun modo radicata nelle
"masse".
Ma non trovo utile la continua richiesta, fuori contesto, e fuori metodo, di cancellarsi.
Andrà a finire che la lista stessa si esaurisce perchè invece di essere un insieme di voci che
informano, riflettono, segnalano eventi, rischia di dare spazio soltanto a chi urla più forte e
farnetica ...
Per favore non ve ne andate! e magari contribuite ad allargare la panoramica dei
discorsi, in questo momento parlare di diritti è importante, ad accanto a Stefania, ed alla sua
storia personale e politica, vorrei ricordare altre morti di carcere, Aldovrandi prima ed ora
Stefano Cucchi, ma in mezzo ce ne sono altri, ed è un fatto grave che se ne parli soltanto quando
il fatto esplode in mano ai media e dove la tenacia dei parenti e degli amici impone di afffrontare
i fatti... Il nostro impegno, l'attenzione a quanto succede sono fondamentali perchè non si scivoli
ancora una volta in tempi bui ,
Vorrei aggiungere che l'attenzione al linguaggio è di nuovo
fondamentale per svelare e decodificare, invece di coprire.
Con amicizia, Nicoletta Crocella

----
Messaggio originale----
Da: primarosa_pia at yahoo.it
Data: 02/11/2009 14.38
A:
<dirittiglobali at peacelink.it>
Ogg: UN &quot;SUICIDIO&quot; ANNUNCIATO DA ANNI - LA COMPAGNA
RIVOLUZIONARIA DIANA BLEFARI ASSASSINATA DALLO STATO BORGHESE IMPERIALISTA

sono d'accordo con
stefania.

certi vaneggiamenti stereotipati recano immenso danno a chi laicamente lavora affinche
ogni uomo assuma consapevolezza del valore di ogni vita, al fine che nessuno più possa anche solo
pensare di considerare un altro uomo il proprio nemico da sopprimere

per favore cancellate anche
me

primarosa

i figli dei sopravvissuti all'olocausto
non appartengono al mondo
dei semplici
esseri umani,
ma a un'altra sfera, sicuramente sacra..... 

nathalie zajde   


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Primarosa PIA
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Da:
Stefania Silva <stefania.silva at virgilio.it>
A: dirittiglobali at peacelink.it
Inviato: Lun 2 novembre
2009, 14:07:01
Oggetto: I: UN "SUICIDIO" ANNUNCIATO DA ANNI - LA COMPAGNA RIVOLUZIONARIA DIANA
BLEFARI ASSASSINATA DALLO STATO BORGHESE IMPERIALISTA




Da:Stefania Silva [mailto:stefania.
silva at virgilio.it]
Inviato: lunedì 2 novembre 2009 14:05
A: 'dirittiglobali at peacelink.it'
Oggetto:
R: UN "SUICIDIO" ANNUNCIATO DA ANNI - LA COMPAGNA RIVOLUZIONARIA DIANA BLEFARI ASSASSINATA DALLO
STATO BORGHESE IMPERIALISTA

Compagna rivoluzionaria?!

Parliamo di 41 bis, parliamo di tortura,
parliamo delle condizioni di detenzione, ma “compagni rivoluzionari” e “infami collaboratori” son
termini che avrei sperato di non dover più sentire.

Mi fate tanta tristezza, ancorati come siete,
a un’idea violenta, infantile e blasfema.

Per favore, cancellatemi dalla lista.

Stefania

Da:
dirittiglobali-request at peacelink.it [mailto:dirittiglobali-request at peacelink.it] Per conto di
ACOFOINMENEF
Inviato: domenica 1 novembre 2009 15:11
A: dirittiglobali at peacelink.it
Cc:
dirittiglobali at peacelink.it
Oggetto: UN "SUICIDIO" ANNUNCIATO DA ANNI - LA COMPAGNA RIVOLUZIONARIA
DIANA BLEFARI ASSASSINATA DALLO STATO BORGHESE IMPERIALISTA
Priorità: Alta


----- Original
Message -----
From:Paolo Dorigo
Sent:Sunday, November 01, 2009 2:32 PM
Subject:UN "SUICIDIO"
ANNUNCIATO DA ANNI - LA COMPAGNA RIVOLUZIONARIA DIANA BLEFARI ASSASSINATA DALLO STATO BORGHESE
IMPERIALISTA


www.paolodorigo.it
Oggi 1 novembre 2009 la compagna rivoluzionaria Diana Blefari
Melazzi è stata assassinata dallo Stato borghese imperialista che la aveva in "custodia" per
"esecuzione di pena" nel carcere di via Bartolo Longo in Roma, nella sezione femminile. Il resto
del carcere di via Bartolo Longo ospita "uomini" infami e collaborazionisti e qualche transitante
per processi dal circuito penale. E' un carcere maschile storicamente "ambito" dai
collaborazionisti. Nella sezione femminile la compagna Diana Blefari e la compagna Nadia Lioce sono
in 41 bis e quindi sono discriminate e differenziate rispetto alle altre detenute. Si trovava a
Rebibbia in quanto il femminile di Aquila era stato chiuso. Ma lo Stato imperialista per impedirle
di socializzare con altre prigioniere rivoluzionarie, anziché mandare Diana e Nadia a Latina, le ha
messe in 41 bis con la infame legge del dicembre 2002, e per aumentare la "distanza" come circuiti
carcerari, dalle altre compagne, ha
chiuso il circuito EIV e lo ha passato come AS.
La compagna
Blefari è stata oggetto anni fa delle attenzioni di "rifondazione comunista" degli Abruzzi, in
quanto trovandosi all'Aquila, un loro esponente si "batté" perché venisse "curata"
psichiatricamente e quindi tolta dal 41 bis.
Il 41 bis è un'obbrobrio, ma non è meno infame il
trattamento nei manicomi "criminali" e nelle cliniche psichiatriche.
Quindi noi sostenemmo
pubblicamente che Diana è ed era una compagna che non doveva "curarsi", ma che era lo Stato che
doveva cessare di utilizzare tecnologie subliminali e di tortura bianca, e mezzi anche "usuali" e
non solo tecnologici, di tortura bianca.
Non ha importanza che Diana si sia uccisa materialmente o
che la abbiano uccisa materialmente delle guardie definendo poi suicidio l'omicidio, ciò che conta
è il trattamento che quotidianamente è inferto nelle prigioni ai prigionieri che rifiutano la
soluzione politica e le linee opportuniste di destra collaborazioniste.
GIUSTIZIA PROLETARIA !

NULLA RESTERA' IMPUNITO !
ONORE ALLA RIVOLUZIONARIA DIANA BLEFARI !
Qui un testo diffuso alcuni
anni fa da Diana e Nadia Liocehttp://www.paolodorigo.it/Testo%20di%20Nadia%20Lioce%20su%20Diana%20e%
2041bis%20tratto%20dal%20sito%20sri-svizzera.htm







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