SERVIZI, SILENZI LODDISTI E TORTURA TECNOLOGICA, NON SONO QUESTIONI DI FAMIGLIA - da www.paolodorigo.it
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- Date: Mon, 10 Aug 2009 14:17:21 +0200
In una stessa famiglia, nel 1993, un genitore,
docente universitario, un deputato di rifondazione comunista, e un
pluriperseguitato politico accusato a più riprese di appartenere alle Br.
L'articolo di Marco Sacchi conferma che non si
tratta di questioni di famiglia.
ACHTUNG
BANDITEN UND SPIONEN Ipotesi Articolo
di Marco Sacchi Agosto
2009 Nel
1987 ci fu l'operazione Lima quando il SISMI su una
sicura sollecitazione di B. Craxi (allora presidente del consiglio) per aiutare
A. Garcia (da tenere conto che l'APRA è membro dell'Internazionale Socialista)
con l’invio di apparecchiature tecnologiche e istruttori in Perù per contrastare
la guerra popolare diretta del PCP. Da tenere conto che in Perù s’inviarono
mezzi all'epoca, erano considerati sostifisticatissimi: ponti radio, sensori a
raggi infrarossi. In più furono trasportati giubbotti antiproiettile e una
quantità imprecisa di pistole Beretta. A Lima, secondo quanto poi trapelato,
arrivarono anche uomini dei servizi che facevano parte di Gladio. Quest’operazione
era capitana da maresciallo Vincenzo Li Causi uomo di fiducia del generale Paolo
Inzerilli, responsabile di Stay Bheind (ovvero Gladio). Quando
Li Causi torna in Italia, assume la funzione di capo del Centro Scorpione a
Trapani (struttura Gladio). L'attività del Centro Scorpione non è mai stata
chiara, anche per la presenza di un aereo superleggero di cui con si capisce
bene la funzione. Teniamo conto che ha Trapani, ci fu nel 1985 l'attentato al
giudice Carlo Palermo che stava indagando su logge massoniche coperte (dopo
quest’attentato Carlo Palermo lasciò la magistratura) e qualche anno dopo ci fu
l'omicidio Rostagno, i motivi di quest’omicidio sono ancora adesso oscuri
(addirittura ci fu chi balenò una faida interna tra gli ex di Lotta Continua).
Nel
1993 il maresciallo Li Causi morì in un agguato nel corso della missione ONU in
Somalia. In un’intervista alla trasmissione Report (che si può vedere su
Youtube) un agente segreto (mascherato per ragioni di ovvia precauzione)
disse che Li Causi passa delle notizie alla giornalista Ilaria Alpi sul traffico
che si svolgevano in zona, in particolare sugli scarichi di materiale
radioattivo. Ebbene
su quest’Operazione Lima nell'ottobre del 1992 ci fu un’interrogazione
parlamentare da parte dei deputati Russo Spena, Galante, Bacciardi e M.Dorigo. Non
c'è solo questo, M.Dorigo era
tra gli estensori di un progetto di riforma dei servizi. Coincidenza
vuole che proprio in questo periodo operasse la Falange Armata. Questa sigla dal
1990 al 1994 fece oltre 500 rivendicazioni. L'ex
parà Fabio Piselli nel suo blog http://fabiopiselli.com/ilBlog/tabid/530/Entryld/321/language/it-IT/Default.aspx
dice: "Ricordo che intorno al 1987, mentre prestavo
servizio alla Folgore, frequentando Camp Darby, l'esistenza di voci rispetto
alla formazione di piccoli nuclei autonomi parte di strutture indipendenti,
rispondenti direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in funzione
antiterrorismo", e fatto importante "La Folgore ha sempre fornito il proprio
personale ai Servizi, sia per quanto concerne l'impiego di
unità d'elite in funzione info-operativa, sia per quanto concerne gli
operatori all'estero, sia per quanto riguarda gli ufficiali ed i sottoufficiali
transitati ai raggruppamenti di unità speciali o di difesa, Rus e poi Rud.
Quest'ultimo reparto, il Rud, è quello nel quale potrebbero essersi addestrati
anche coloro che una volta esternalizzati, cioè non più operativi ma congedati o
tornati al proprio reparto di origine, hanno comunque continuato a collaborare
con i Servizi in forma esterna, gestiti da un ufficiale il cui compito è stato
proprio quello di coordinare gli esterni. Questa parola, esterni, è importante
per capire come, in quegli anni, fra l'85 e il '94, molti ragazzi d'azione, e
non d'avventura, sono stati reclutati, gestiti ed addestrati da singoli soggetti
o piccole cellule di specialisti al fine di acquisire delle competenze in varie
materie, una delle quali di tipo captativo delle comunicazioni e dei segnali
elettronici, altre più riferibili alla esecuzione di
azioni "psicologiche" idonee per destabilizzare un territorio oggetto di
interesse". Ora
sicuramente bisognava bloccare e insabbiare ogni tipo d’indagine che magari
partendo dalle operazioni Gladio all'estero (come quella
effettuata in Perù) si arrivi a strutture che stanno portando proprio in
questo periodo quest’operazione politico-militare-psicologica chiamata Falange
Armata. Ma
Piselli dice anche una cosa interessante e
impressionate nello stesso tempo: “Livorno ha certamente ospitato questi operatori, i
quali non hanno potuto in essere le loro attività sena una rete di complicità e
sopratutto di copertura offerta dalla già esistente rete che ha gestito e
manipolato persone inserite all'interno di uffici istituzionali, che ha gestito
l’erogazione
di informative depistanti o peggio ancora utili per disattivare un soggetto
considerato un rischio per i propri interessi, facendolo arrestare per reati mai
avvenuti, ma denunciati da confidenti prezzolati oppure da transessuali
utilizzati al fine da screditare la personalità di un soggetto, perché come ho
detto, la psicologia, nelle attività dell’operazione falange armata è stata alla
base di ogni programma”.
E
impressionante, provo a fare un’ipotesi, devono screditare M.Dorigo deputato del PRC, che sta creando vari casini con
vari scandali contro Telecom, Esercito, corruzioni
varie, e per bloccare ogni inchiesta seria, il fatto di arrestare il fratello
per “terrorismo” è anche una ottima trovata, e guarda
caso l’arresto avviene con un prezzolato come Dalla Longa. Questo per un verso.
Anticipatorio
pare un articoletto del “Gazzettino di Venezia” che nel settembre 1993 dà una
notizia a piè di pagina sull’attentato di Aviano, che
riceve uguale collocazione e spazio su una notizia
circa una interrogazione di M.Dorigo. Ma
dall’altro bisogna impedire ogni autentico rinnovamento del Movimento Comunista
e Rivoluzionario, in sostanza che tale movimenti si doti di una linea di massa e
persegui invece una linea perdente. In
sostanza i soggetti implicati nell’operazione Falange Armata erano specializzati
in: guerra psicologica, captazione elettronica, depistaggio, spionaggio,
sabotaggio, azioni terroristiche, disattivazione di persone che devono essere
“neutralizzate” (con false denunce, con il discredito, con l’omicidio).
Perciò
tutto questo potrebbe essere una potenziale pista per spiegare l’utilizzo in
Italia delle forme di tortura ed interferenza e violenza a distanza, con armi
tecnologiche (elettrodi innestati, laser, ecc.) sia nelle carceri che
fuori. NOTE
REDAZIONALI: Nel
2008 Fernanda Ferrari è stata la prima ex prigioniera
politica dopo Paolo Dorigo a denunciarli. Livorno
è stato ed è sempre tuttora un punto di transito carcerario fondamentale per i
detenuti che vengono inizialmente attaccati con questi
strumenti, generalmente in Piemonte. Il
Presidente della Repubblica nel 2005, rispondendo all’AVae-m, indicava a Paolo Dorigo di rivolgersi al DAP per i
chiarimenti sulle sue denunce (DAP= Dipartimento
dell’Amministrazione Penitenziaria). M.Dorigo
sta per Martino Dorigo. Nel 2006 salta fuori un omonimo siciliano che “intima” a
Martino Dorigo di farsi da parte su internet per non ledere i “suoi”
interessi. |
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