Torino. Avviso di garanzia a due anarchici
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- Date: Fri, 5 Jun 2009 02:43:14 +0200
Torino. Avviso di garanzia
a due anarchici Due anarchici della FAI
torinese hanno ricevuto dal PM Tatangelo un avviso di garanzia per minacce gravi
e diffamazione a mezzo internet nei confronti dell’europarlamentare leghista
Mario Borghezio. Facciamo un passo
indietro. Ne hanno parlato TV e
giornali. I politici di ogni colore hanno espresso solidarietà all’esponente
leghista. Era la vigilia del 25
aprile. Nei giorni precedenti
manifesti con la celebre foto di Mussolini legato per i piedi a piazzale Loreto
avevano fatto la loro comparsa per le strade di Torino. Con un abile fotoritocco
la faccia del Cavalier Benito era stata sostituita da quella dell’eurodeputato
del Carroccio. La notte tra il 23 e il 24
aprile appeso a testa in giù, la faccia a portata di sputo, Mario Borghezio
faceva mostra di se di fronte alla sede provinciale della Lega in via Poggio 23,
nel cuore di Barriera di Milano. Sui muri la scritta
“Lega=fascismo”, sotto il campanello il cartello “Bossi, Maroni, Borghezio… a
piazzale Loreto c’è ancora tanto posto!” Un po’ più in là una grossa A cerchiata
rossa. Naturalmente quello di
Borghezio era solo un fantoccio. L’originale è un tipo
decisamente poco raccomandabile. Comincia la sua carriera politica nella
Legione, poi, dopo una breve parentesi nella DC, passa ai neonazisti di Ordine
Nuovo di Rauti e Maceratini. Orbita nell’area della rivista Orion e, anche dopo
l’approdo leghista, mantiene stretti legami con la destra neofascista italiana
ed europea. Frequenti i suoi comizi a fianco di Roberto Fiore, il capo di Forza
Nuova, formazione che ha adottato il “dente di lupo”, uno dei simboli delle
Waffe SS, e si ispira alla “Guardia di ferro” movimento antisemita,
ultracattolico e terrorista rumeno degli anni ’30. Vale la pena ricordare
alcune delle sue più celebri imprese. Nel 1993 viene condannato
ad una multa di 750.000 lire per aver picchiato un bambino. Naturalmente la sua
piccola vittima era un marocchino. Nel Il primo luglio dello
stesso anno appicca il fuoco al ricovero di alcuni immigrati rumeni sotto un
ponte. Per un pelo non ci scappa il morto. Dopo un’iniziale condanna a 8 mesi se
la caverà in Cassazione con una multa. L’ultima volta si è fatto
beccare con le mani nella marmellata in Francia, ad un convegno della destra
identitaria svoltosi a marzo di quest’anno. Dopo il suo intervento “ufficiale”,
parlando ai suoi camerati neofascisti, Borghezio argomentava che “Occorre
insistere molto sul lato regionalista del movimento. È un buon modo per non
essere considerati immediatamente fascisti nostalgici, bensì come una nuova
forza regionalista, cattolica, eccetera eccetera… ma, dietro tutto ciò, siamo
sempre gli stessi”. Gli anarchici indagati da
Tatangelo sono accusati di aver minacciato e diffamato Borghezio, con manifesti,
comunicati internet e con il fantoccio legato ad un palo di fronte alla sede
della Lega. Mercoledì 3 giugno, in
tribunale all’interrogatorio di fronte ad un ufficiale dei carabinieri
incaricato dal PM, i nostri due compagni hanno scelto di non rispondere alle
domande. Diranno la loro quando si
aprirà il dibattimento. Oggi il fascismo che torna
ha il volto della Lega. Lo sapeva bene chi ha
appeso in effige l’onorevole Borghezio. Come scrivevamo il 25
aprile: “Quello di Borghezio
purtroppo è solo un fantoccio. Nella nostra città, in
occasione del 25 aprile, c’è chi ha voluto ricordare che oggi il fascismo ha il
volto della Lega, che il fascismo non è morto in quel lontano aprile quando
nelle strade di Barriera i partigiani combattevano e morivano per la libertà e
per la giustizia sociale. Senza se e senza ma. Oggi, 25 aprile 2009, il
fascismo colpisce ogni giorno. Le squadracce oggi si
chiamano ronde, le leggi razziste pacchetto “sicurezza”, le aggressioni agli
immigrati e ai rom episodi di “bullismo”, le “leggi speciali” sono diventate
“normali”, i centri per immigrati senza documenti stanno trasformandosi nei
lager del nuovo secolo. Ogni giorno, ogni ora,
qualcuno muore in mare, inghiottito dalle norme razziste che impediscono la
libera circolazione degli individui. Ogni giorno, ogni ora,
qualcuno muore di lavoro, ammazzato dalla precarietà per legge, dalla
clandestinità forzata. In questo 25 aprile
vogliamo ricordare le ragioni di chi combatteva il fascismo, portando in se il
sogno di un’umanità senza stati né frontiere, solidale. Lottavano perché
uguaglianza/libertà/solidarietà non fossero solo parole ma il cuore stesso della
nostra società. Queste ragioni sono state dimenticate o gettate nel fango.
Spetta a noi raccoglierle e
farne una bandiera. Spetta a noi riprendere il cammino dei nostri padri e dei
nostri nonni. Spetta a noi conquistare un nuovo
aprile. Oggi come
ieri Resistenza!
Buon 25
aprile!” Vale la pena riportare il
testo del manifesto diffuso a Torino in quei
giorni. Resistenza!
Oggi come
ieri Ieri camicie nere… oggi
camice verdi Ieri squadracce… oggi
ronde Ieri leggi razziali… oggi
leggi razziste Ieri ebrei e rom… oggi
immigrati e rom Oggi il fascismo ha il
volto della Lega Bossi, Maroni,
Borghezio… a piazzale Loreto c’è
ancora tanto posto! Chi lo volesse scaricare lo
trova qui: http://piemonte.indymedia.org/article/4710 Trovate qui le foto di
Borghezio appeso e il testo che abbiamo diffuso per
l’occasione. http://piemonte.indymedia.org/article/4772 Per info e
contatti: Federazione Anarchica
Torinese – FAI Corso Palermo 46 – la sede
è aperta ogni giovedì dalle 21 fai_to @inrete.it 338
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