Torino. Lavoratori ex CGS alla Ilte
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- Date: Tue, 31 Mar 2009 16:39:35 +0200
Torino. Lavoratori ex CGS alla Ilte Continua la lotta dei lavoratori ex CGS contro il
caporalato. Lunedì 30 hanno fatto un presidio di fronte allo
stabilimento della Ilte. Armati cartelli, megafono, un pannello illustrativo,
bandiere della CUB, fermavano i camion in entrata per raccontare la propria
vicenda e chiedere solidarietà. Si
sono poi trasferiti di fronte alla palazzina degli uffici, chiedendo un incontro
con i responsabili dell’azienda. Gli unici a farsi vivi sono state gli RSU di
Ilte, che appresa la loro vicenda, hanno annunciato che avrebbero organizzato
un’assemblea con gli altri lavoratori Ilte. Sino a dicembre dello scorso anno questo era il loro
posto di lavoro. Erano addetti alla parte finale della lavorazione di Pagine
Bianche e Pagine Gialle, due prodotti che tutti conoscono, perché sono sugli
scaffali di ogni casa. A
dicembre Gesconet, che aveva l’appalto per questo lavoro lo perde e subentra
HDL. Gli operaie e le operai dipendenti da Gesconet sono stati riassorbiti in
HDL ed hanno continuato a lavorare. Quelli di CGS, da cui Punto Lavoro li aveva
affittati per conto di Gesconet, vengono lasciati a casa con una lettera nella
quale si annunciava loro che non c’era più lavoro. I lavoratori ex CGS sono tra
i tanti operai “usa e getta” della nostra città: CGS, Punto Lavoro e Gesconet
hanno lucrato sulla loro pelle ed ora si rimpallano le responsabilità. Molti
sono immigrati sottoposti al ricatto del lavoro che rende “liberi”, grazie
all’equiparazione tra contratto di lavoro e permesso di
soggiorno. Non sono stati neppure
licenziati quindi per loro niente liquidazione e niente indennità di
disoccupazione. Da dicembre gli ex CGS sono
in lotta. Per il lavoro, perché chiedono di essere a loro volta assunti da HDL,
per i salari non versati e per il riconoscimento delle mansioni effettivamente
svolte che implicavano una ben diversa retribuzione. Assunti con un contratto di
facchinaggio, in realtà lavoravano come operai. Quella del 30 marzo è stata
solo l’ultima di una serie di iniziative. In dicembre hanno fatto un
presidio di fronte al solarium di proprietà della padrona di CGS, il due marzo
si sono ritrovati di fronte a Gesconet, il 17 marzo hanno manifestato ad HDL e
al solarium della proprietaria di CGS. Questi lavoratori sono
torinesi di oggi: ivoriani, marocchini, nigeriani, tunisini. Sono stati pagati a
ore, senza mai vedere nemmeno una busta paga, in mezzo alla strada, come
“spacciatori che passano una dose”. La
padrona di CGS li blandisce con promesse che non mantiene, non paga i
contributi, ammicca ai lavoratori dicendo che sono tempi grami anche per lei.
Roba da romanzo d’altri tempi tra le rovine di oggi. Il portavoce di Gesconet ha
il sorriso gelido dei venditori di niente e un’eloquenza da piazzista. Un
piazzista di braccia. Sostiene che il suo è un lavoro pulito, legale, che quello
non è il posto giusto dove rivolgersi, perché loro non c’entrano nulla.
Il responsabile delle
“risorse umane” di HDL, Di Pinto, ha uno stile più affabile: apre le braccia con
ipocrita cortesia e recita il ruolo del Pilato di turno, quello di chi si lava
le mani dei pasticci fatti da altri. Con un “io, di voi, non sapevo nulla” si
defila. Salterà poi fuori che CGS lo aveva contattato ma lui non ne aveva voluto
sapere. Pare avesse altra gente sua da piazzare. In
questo gioco delle tre carte tra caporali ne va del futuro di trenta
lavoratori. Qualcosa però comincia a muoversi. Il mero annuncio del
presidio in Ilte induce Gesconet ad ammettere che spettava a loro pagare gli
arretrati a quelli di CGS. Mercoledì 8 aprile i lavoratori CGS tornano in Ilte per
un presidio di fronte allo stabilimento nell’orario del cambio turno, per poter
parlare con gli altri operai. Appuntamento alle La
solidarietà e il mutuo appoggio sono armi potenti:
usiamole! Portate cartelli, fischietti, tamburi di latta…
Per
info: Federazione Anarchica Torinese –
FAI Corso Palermo 46 La
sede è aperta ogni giovedì dopo le 21 338
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