Torino. Lavoro e caporalato: presidio solidale e punto info
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- Date: Fri, 13 Mar 2009 03:09:29 +0100
Torino. Lavoro e caporalato: presidio solidale e punto
info Martedì 17 marzo i lavoratori ex CGS faranno un presidio
per il lavoro e per il salario davanti alla sede di HDL. Appuntamento alle Diamo appoggio a questi lavoratori in lotta contro il
caporalato! Giovedì 19 marzo ore Punto info su lavoro, caporalato, resistenza e mutuo
appoggio. Usa
e getta I
lavoratori ex CGS sono tra i tanti operai “usa e getta” della nostra città: CGS,
Punto Lavoro e Gesconet hanno lucrato sulla loro pelle ed ora si rimpallano le
responsabilità. Molti sono immigrati sottoposti al ricatto del lavoro che rende
“liberi”, grazie all’equiparazione tra contratto di lavoro e permesso di
soggiorno. Tutti conoscono le Pagine Bianche e le Pagine Gialle.
Queste due guide sono prodotte dalla Edigraf, una consociata della
Ilte. Sino a dicembre la parte finale della lavorazione era
affidata alla cooperativa Gesconet, che a sua volta affittava lavoratori da
Punto Lavoro, che ne prendeva altri da CGS. A
dicembre Gesconet perde l’appalto, vinto da HDL che, dopo un accordo negoziato
da CGIL, assorbe i lavoratori alle dipendenze di Gesconet e quelli affittati a
Gesconet da Punto Lavoro. Gli operai di CGS, che svolgevano le stesse mansioni
di tutti gli altri, vengono lasciati a casa. Non sono stati neppure licenziati
quindi per loro niente liquidazione e niente indennità di disoccupazione.
Da
dicembre gli ex CGS sono in lotta. Per il lavoro, perché chiedono di essere a
loro volta assunti da HDL, per i salari non versati e per il riconoscimento
delle mansioni effettivamente svolte che implicavano una ben diversa
retribuzione. Assunti con un contratto di facchinaggio, in realtà lavoravano
come operai. In
dicembre avevano già fatto un presidio di fronte al solarium di proprietà della
padrona di CGS, il due marzo si sono ritrovati di fronte a
Gesconet. Questi lavoratori sono torinesi di oggi: ivoriani,
marocchini, nigeriani, tunisini. C’è anche una donna, una ragazza marocchina,
che stringe in mano una cartelletta con i documenti della loro vicenda.
Ci
raccontano di essere stati pagati a ore, senza mai vedere nemmeno una busta
paga, in mezzo alla strada, come “spacciatori che passano una dose”. La CGS,
esaurito il compito, si scioglie nel vento. Il
responsabile di Gesconet è tra i trenta e i quaranta, corpulento, pizzetto,
auricolare, completo beige, eloquenza da piazzista. Un piazzista di braccia.
Sostiene che il suo è un lavoro pulito, legale, che quello non è il posto giusto
dove rivolgersi, perché loro non c’entrano nulla. I lavoratori con quieta rabbia
smontano l’infernale matrioska di cooperative che dipendono da altre cooperative
che prendono subappalti da chi ha preso appalti. Il caporale sorride del sorriso
dei venditori di niente e si sottrae ma i lavoratori incalzano: ricordano
circostanze, mansioni, ruoli che riconducono al nudo fatto: affittati da Punto
Lavoro a CGS, in realtà dipendevano in tutto da Gesconet. Il
caporale sorride ancora e dice che loro hanno guadagnato dei soldi grazie a
Gesconet. A volte è difficile contenere l’indignazione. A più voci viene chiesto
rispetto perchè i soldi – pochi e nemmeno tutti – loro li hanno guadagnati con
il loro lavoro. Ma
cosa può saperne di rispetto un piazzista di braccia? La
lotta continua. I lavoratori sono ben decisi a non mollare.
Prossimo appuntamento martedì 17 marzo alle 10,30 alla sede di HDL in largo Vittorio Emanuele
87. Per
info: Federazione Anarchica Torinese –
FAI Corso Palermo 46 La
sede è aperta ogni giovedì dopo le 21 338
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