peccato che ho la macchian rotta sennò
venivo
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To: Destinatari nascosti
Sent: Tuesday, March 03, 2009 8:03
PM
Subject: [!! SPAM] Fwd: Giuseppe Altieri
Non mancate domani a questa straordinaria testimonianza - invito per domani -
Gli Ogm come non ve li hanno mai raccontati 4 marzo a Roma
Non
mancate domani a questa straordinaria testimonianza !!!
- invito per domani - Gli Ogm come non ve li hanno mai raccontati 4 marzo
a Roma
domani sarò a Roma per
quest'importantissima testimonianza di cosa succede irreversibimente se
facciamo entrare gli OGM in Europa o in Italia... e per avviare le procedure
di autodifesa contro l'invasione barbarica degli OGM
saluti
Giuseppe Altieri
4 marzo ore 10,30 Roma (Confederazione italiana
agricoltori, Via Mariano Fortuny 20). Interverranno il presidente
nazionale Cia Antonio Politi, il presidente nazionale Legambiente Vittorio
Cogliati Dezza e il presidente di Legacoop agroalimentare Luciano
Sita.
Gli Ogm come non ve li hanno mai raccontati: 4 giornate a
Milano, Bologna, Firenze e Roma. Gli Ogm visti dalla parte degli
agricoltori. La storia di Percy e Louise Schmeiser...
Percy e
Louise Schmeiser sono una coppia di anziani agricoltori del Saskatchewan
(Ca-nada). Nel 1998 nei loro campi sono state trovate piante di canola
(la colza da olio canadese) ge-neticamente modificata per la resistenza
all’erbicida Round Up. Infastidita dall’evento (da decenni selezionava
proprie varietà di alta qualità e resistenti ai forti venti che spazzano le
prairies canadesi), la coppia si attendeva scuse e una qualche forma di
indennizzo. Al contrario, si è vista chiedere da Monsanto 120.000
dollari per la violazione del brevetto di cui la casa biotech è titolare
esclusiva. La causa, con ingenti spese legali per i due plurisettantenni
(con figli e nipotini, del tutto privi del phisique du role dei
contestatori), si è trascinata per anni e si è conclusa nel 2004 con la loro
condanna. Anche se con una risicata maggioranza di 5 giudici a 4, la
Corte suprema canadese ha in-fatti sentenziato che non importava che la
violazione di brevetto (o contaminazione, a se-conda dei punti di vista)
fosse non solo non voluta dagli Schmeiser, ma addirittura sgradi-ta, e che
non aveva assolutamente rilievo il modo in cui fosse accaduta. Il solo fatto
che sui loro campi si trovasse DNA sotto brevetto era sufficiente a imporre
il pagamento dei di-ritti di proprietà intellettuale a favore di Monsanto.
Da allora, la coppia si è impegnata con passione per la presentazione
della sua esperien-za, ottenendo nel 2007 il Right Livelihood Award (il
premio Nobel alternativo) conferito al Parlamento svedese. “Prima della
causa, non avevo mai conosciuto nemmeno un rappresentante di Monsanto. In 60
anni, non avevo mai acquistato le loro sementi e non avevo mai partecipato a
un loro incontro”, dice Percy, condannato a essere cliente di Monsanto per
sentenza. Lo scenario preoccupante che si prospetta se non sarà messa
mano a una chiara e pun-tuale normativa complessiva, vede per gli
agricoltori le cui coltivazioni venissero acciden-talmente contaminate da
pollini OGM il rischio di vedersi intimare il pagamento di royalties, per il
solo fatto di “detenere”, anche se del tutto involontariamente, materiale
genetico bre-vettato. Per i prodotti coltivati in Italia il problema non
si pone. Per ora: in un meeting della Fao, lo scorso gennaio il ministro
delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha infatti
dichiarato: "Personalmente sono totalmente contrario agli OGM, ma il governo
ancora non si è espresso sul tema". Aspetti brevettuali a parte, gli
Schmeiser ritengono impossibile la coesistenza tra piante OGM e
tradizionali: “non è possibile "trattenere" gli OGM: una volta che si
introduca una nuova forma di vita nell'ambiente, non c'è più modo di
richiamarla indietro. Non si può trat-tenere il vento, né il trasporto dei
semi da parte di uccelli, api e altri animali. Gli OGM si dif-fonderanno
ovunque con la stessa facilità con la quale è avvenuto nelle nostre
prairies”. “Mia moglie ed io abbiamo 77 e 78 anni. Non sappiamo quanti
anni abbiamo ancora a di-sposizione e come nonni ci chiediamo che tipo di
eredità vogliamo lasciare ai nostri nipoti. I nostri nonni e i nostri
genitori ci hanno lasciato un'eredità di terra coltivabile. Noi non
vo-gliamo lasciare un'eredità di terra, aria e acqua sature di veleni”.
Percy e Louise Schmeiser saranno in Italia dal 26 febbraio al 4 marzo,
chiamati da Natu-rasì, Coop, Commissione internazionale per il futuro
dell’alimentazione e dell’agricoltura e dalla Cia –Confederazione Italiana
agricoltori.
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