[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Dalla parte dei migranti.
- Subject: Dalla parte dei migranti.
- From: "Sandro Martis" <sandro.martis at katamail.com>
- Date: Sat, 28 Feb 2009 09:23:54 +0100
----- Original Message -----
N.B. Questo
indirizzo di posta elettronica viene usato esclusivamente per trasmettere
le informazioni de La Piazza della Solidarietà.
Per mettersi in contatto con La
Piazza della Solidarietà, scrivere invece a piazza_solidarieta at katamail.com o
chiamare il 335 699 39 69.
Come ogni prima domenica del mese, torna a
Cagliari, La Piazza della Solidarietà (domenica 1° marzo, dalle 9,30 alle 13,
in piazza san Cosimo). Sono le tante associazioni, che in mille modi diversi
si occupano di solidarietà. Chi verso l'ambiente, o gli animali. Chi verso le
persone o le popolazioni povere. Chi verso le minoranze, gli sfruttati, chi
verso i malati, i sofferenti. Chi verso le vittime della fame, chi verso le
vittime della guerra.
Chi combatte contro il pregiudizio, chi
contro la burocrazia, chi contro le imposizioni, gli indottrinamenti coatti,
mascherati, vellutati.
Contro le ingiustizie.
Tutto per cercare di costruire un
mondo migliore, non solo per noi ma per tutti, non solo qui ma ovunque, non solo
per oggi ma per domani.
Una solidarietà che non sia solo lenire le
ferite, ma muoversi attivamente per rimuovere le cause del disagio, della
sofferenza, dei disastri, delle guerre. Una Piazza che non sia solo la
sommatoria di tanti banchetti, tutti diversi e tutti colorati, ma che anche
individui temi scottanti, li porti all'attenzione della gente, costringa ad una
riflessione, indichi vie di soluzione, con la forza dei tanti volontari, con la
credibilità delle tante associazioni. Una Piazza che chiami alla
responsabilità.
La Piazza di domenica è dedicata ai
migranti. Sono quelle persone come noi. Con sentimenti, speranze,
illusioni. Proprio come noi.
Forse meno fortunate. Fuggono. Da guerre,
fame, carestie. Vanno in cerca di condizioni di vita migliori. Anche i nostri
nonni lo facevano.
Attraversano l'Africa, il deserto, soffrono
la sete e la fame, spendono tutto quel che hanno per un passaggio in barca. La
barca spesso affonda, qualche volta viene affondata. Muoiono.
Stipati, nascosti, schiacciati dalle merci, vengono
dall'Asia, attraverso l'Europa dell'Est, soffocati, dentro
container, assiderati, nelle celle frigorifere dei camion. Muoiono. Nelle
stive delle navi. Muoiono.
Una strage annunciata che si ripete ogni
giorno nella nostra indifferenza.
Quelli che non muoiono arrivano qui. Alcuni
sono onesti, altri disonesti. Proprio come noi.
Noi dovremmo accoglierli con umanità. Non
avviene così.
Con la "Legge Turco-Napolitano", prima
(governo di centro sinistra), con la "Legge Bossi-Fini", poi (governo di centro
destra), si sono chiuse queste persone in campi di concentramento (i CPT),
incarcerati senza che fossero accusati o accusabili di alcun reato.
Vengono rispediti indietro, nei paesi dai
quali fuggono, talvolta sono perseguitati politici. Chiedetevi cosa avvenga di
loro.
Si fanno accordi con la Libia, affinché
siano "dissuasi" dal continuare il viaggio. Chiedetevi cosa avvenga di
loro.
Sono esseri umani come noi. Ma noi lo
siamo?
Ora si vuol rendere più aspra e
persecutoria la "Bossi-Fini".
Ora si trasforma in reato, quella che è
povertà, ora si prendono provvedimenti per rendere "perseguibile
per legge" ciò che è richiesta di asilo.
Ora si vuol portare a sei mesi, quando già
erano troppi due (perché imprigionare chi reati non ha commesso? perché
colpire chi è solo "colpevole" di indigenza?), il periodo massimo di
detenzione nei centri che chiamano "di accoglienza".
Ora si vuol rimuovere l'obbligo per i
medici di non denunciare chi, migrante secondo la legge dei poveri, clandestino
secondo la legge dei ricchi, ricorra alle loro cure.
Costringendoli ancor più alla fuga, agli
espedienti, alla segregazione, alla schiavitù, alla
morte.
Alla morte.
Negando loro anche il diritto ad avere la
pur minima cura. Negando loro l'umanità.
E noi?! Lasciamo fare?!
Le associazioni della Piazza non hanno
bisogno di affermare la loro indipendenza da spifferi partitici.
Parla la loro storia, parlano le loro attività.
Le associazioni della Piazza vedono ciò che
succede, dicono no, invitano i cittadini a farlo.
Domenica, alle 12, durante La Piazza
della Solidarietà, ci sarà un momento pubblico di riflessione, discussione,
proposta, per individuare una via, strumenti di protesta, di pressione, per
ridare un po' di umanità a questa umanità.
Migranti di ogni terra, cittadine e
cittadini, associazioni, militanti di partito senza bandiere di partito, tutte e
tutti, sono invitat* a partecipare.
Le associazioni della
Piazza:
actionaid, aifo, amnesty international, amici di nico, amici di sardegna, amici di viviana, amici senza confini, arci, avo, cagliari social forum, ciclofucina sella del diavolo, cisv sardegna, citta' ciclabile, cittadinanza attiva, cosas, deggo, emergency, greenpeace, ingegneria senza frontiere, lav lega antivivisezione, los quinchos, luna d'oriente, mani tese, maramao onlus, mimi' e gogo', movimento verde, oipa, oscar romero onlus, parada italia, pastori per, rete radiè resch, sardegna palestina, servizio civile internazionale, shiatsu do onlus, sinergia femminile, solidando, sucania, uaar Info:
tel. 335
6993969
|
Allegato Rimosso
- Prev by Date: Fwd: [ambiente_liguria] Berlusconi: i desaparecidos fatti scendere dall'aereo perche' era bel tempo.
- Next by Date: Le pratiche dell'inchiesta sociale
- Previous by thread: Fwd: [ambiente_liguria] Berlusconi: i desaparecidos fatti scendere dall'aereo perche' era bel tempo.
- Next by thread: Le pratiche dell'inchiesta sociale
- Indice: