Torino. Una settimana antirazzista
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- Date: Mon, 9 Feb 2009 02:01:56 +0100
Torino. Una settimana antirazzista Pane e farina in circoscrizione Il
primo febbraio il presidente dell’ottava circoscrizione, Mario Cornelio Levi,
scrive ai vigili urbani chiedendo “provvedimenti urgenti” contro lo smercio abusivo di pane sotto ai portici di via
Nizza, “intollerabile” attacco ai negozianti della zona. A S. Salvario, come in
altre zone della città, sono molte le persone che comperano il pane – buono e
poco costoso – dai maghrebini che lo vendono per la strada. In maggioranza
anziani e anziane, infagottati in cappottoni e sciarpe per difendersi dal freddo
pungente dell’inverno, si piazzano in un angolo di passaggio: un trolley,
qualche sacchetto, una cassetta di plastica ed ecco pronta la bancarella del
pane: in questi tempi duri per tutti c’è chi arrotonda le entrate e chi
risparmia sulla spesa. Non bastavano le norme della giunta contro
quelli che si fanno di pizza, birra e kebab nel quadrilatero di S. Salvario,
adesso i vigili daranno la caccia agli spacciatori di pane. Cose della vita di
tutti i giorni, una vita sempre più abusiva. Per tutti. Sono circa le 18,30 di mercoledì 4 febbraio: nella sede
dell’ottava circoscrizione è in corso la riunione del consiglio. Inaspettati
arrivano gli antirazzisti che, spiegate le loro ragioni, consegnano due pagnotte
e infarinano numerosi consiglieri. Il
giorno dopo il solito Massimo Numa su La Stampa tenterà di inventarsi una
matrice razzista nel gesto, prendendo a pretesto le origini ebraiche del
presidente di circoscrizione. Nonostante lo stesso Levi neghi, riconoscendo
nella sua lettera sui venditori di pane l’origine del gesto, il giorno
successivo il sindaco Chiamparino esprimerà la propria solidarietà a Levi, per
“l’attacco antisemita”. Il livore di Chiamparino arriva alla calunnia pur di
colpire chi lotta contro il razzismo. D’altra parte il sindaco più amato di
Italia ha il dente avvelenato contro panettieri e pasticceri sin da quando un
anarchico lo centrò in pieno volto con una torta alla panna farcita di pasta
d’acciuga. L’irrisione, la beffa sono da sempre armi forti contro l’arroganza
dei potenti. Fazzoletto rosso all’elementare
Rayneri Venerdì 6 febbraio un gruppetto di antirazzisti ha
piazzato il solito banchetto con il fazzoletto rosso antirazzista all’uscita
degli alunni dell’elementare Rayneri, in corso Marconi angolo via Madama.
Nonostante la pioggia battente qualcuno si è avvicinato e ha preso il
fazzoletto. Replica sabato e domenica mattina a Porta Palazzo,
sabato pomeriggio in centro. Contro il pacchetto sicurezza Giovedì 5 febbraio il senato ha approvato il “pacchetto
sicurezza”. Le nuove norme dovranno ancora tornare alla camera per
l’approvazione definitiva ma è improbabile un rovesciamento della logica
razzista e liberticida che le anima. Basta una breve occhiata ad alcuni dei
provvedimenti per coglierne la terrificante valenza repressiva e xenofoba. Viene
istituito il reato di immigrazione clandestina, che, pur non contemplando il
carcere, renderà più facile la deportazione dei senza carte. Nel ventennio le
chiamavano squadracce, oggi ronde, con la nuova legge sono state legalizzate. I
senza casa saranno schedati, il che consentirà di “censire” i rom senza dover
subire le fastidiose proteste di chi si oppone alla schedatura etnica. Chi non
ha una casa decente non avrà la residenza e, quindi, niente medico e niente
scuola. I medici potranno denunciare i pazienti senza documenti, anche se per
fortuna la resistenza contro questa norma inumana sta crescendo tra medici e
infermieri. Viene reintrodotto il reato di offesa a pubblico ufficiale, con pene
che arriveranno ai tre anni di carcere. Nel paese dell’informazione asservita
chi si prenderà la libertà di scrivere su un muro pagherà multe da capogiro.
Scioglimento e confisca dei beni per le associazioni “sospettate” di appoggiare
il terrorismo e l’eversione, in tal modo si potranno sgomberare posti occupati,
chiudere sedi politiche sulla base di una semplice
supposizione. Sabato 7 febbraio in via Po gli anarchici della FAI
hanno aperto un punto info contro il pacchetto sicurezza, con mostra, musica,
volantinaggi. Numerosi i passanti che, leggendo dei vari provvedimenti, si sono
stupiti ed hanno chiesto informazioni, altri hanno preso il fazzoletto rosso
contro le retate. Si
replica giovedì 12 alle 18 davanti alle Molinette, sabato 14 dalle ore 15 ai
giardini Lamarmora in via Cernaia. Il
mercato della domenica Il
mercato abusivo della domenica mattina, ormai riposizionato in piazza della
Repubblica davanti e intorno al Palafuksas, è ormai affollatissimo: domenica
mattina qualche bancarellaro ha persino litigato per il posto al sole. Domenica
8 febbraio, la seconda del mese, c’era anche il gran Balon, il mercato di
antiquariato/modernariato ormai figante e ordinato. La vicinanza dei due
mercati, quello per bene e quello per male, rende solitamente nervosi i tutori
del disordine, che provano qualche affondo contro gli abusivi del pane e della
menta, dei vestiti taroccati e di quelli usati. Gli alpini di ronda hanno
provato a far desistere gli ambulanti ma senza successo. Più tardi, quando il
mercato era ormai avviato e affollatissimo, sull’altro lato della piazza è
arrivato un blindato carico di poliziotti dell’antisommossa e di digos, che si
sono limitati a segnare platealmente i nomi degli antirazzisti
presenti. Un
immigrato maghrebino, rivolgendosi ad alcuni compagni che attacchinavano contro
il pacchetto sicurezza, ha detto “sono qui da nove anni e nonostante non abbia
le carte, in nero ho lavorato persino alla costruzione del palagiustiuzia”. Poi,
allargando le braccia, ha soggiunto “queste leggi non serviranno a niente: chi
affronta le morte nel deserto e in mare non ha certo paura della
galera”. Prossimi appuntamenti: Giovedì 12 febbraio punto info contro il pacchetto
sicurezza davanti all’ospedale Molinette. Appuntamento alle 18.
Sabato 14 febbraio punto info contro il pacchetto
sicurezza e le ronde dalle 15 ai giardini Lamarmora, in via Cernaia angolo via
Stampatori. Martedì 26 febbraio punto info sulla crisi e chi la paga
in via Po 16. Dalle 18. Giovedì 28 febbraio assemblea “La crisi se la paghino i
padroni!”. Introduce Stefano Capello. In corso Palermo 46 dalle
21. Federazione Anarchica Torinese –
FAI Corso Palermo 46 La
sede è aperta ogni giovedì dalle 21,15 338
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