Torino: no al pacchetto sicurezza. Sabato 7 punto info
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- Date: Fri, 6 Feb 2009 02:29:41 +0100
Torino: no al pacchetto sicurezza. Sabato 7 punto
info Sabato 7 gennaio punto info al Balon, in
via Andreis angolo Via Borgodora. Appuntamento dalle 10. In
caso di pioggia battente il punto info si terrà in via Po (poco oltre il civico
16) sotto i portici. Appuntamento dalle 15. Giovedì 12 febbraio ore 18 punto info contro il provvedimento che obbliga medici e
infermieri a chiedere i documenti agli stranieri. In tal modo chi ne è privo
perderà la possibilità di essere curato. In altre parole il governo espelle i
clandestini dal genere umano. Pacchetto sicurezza: quando la povertà diventa reato
Fermatevi un minuto. Pensate. Tra
qualche giorno saremo tutti più sicuri, la nostra vita, quella dei nostri figli,
quella dei nostri vicini di casa sarà più tutelata. Il parlamento sta discutendo
il pacchetto “sicurezza”: qualche legge nuova e qualche sistematina alla vecchie
e il gioco è fatto. Fermatevi un minuto. Pensate. Tra
qualche giorno qualcuno sarà buttato fuori casa, privato della residenza e
quindi non potrà avere un medico né mandare i figli a scuola. Ai poveri, ai
senza casa, a chi occupa viene negata l’iscrizione all’anagrafe se il posto dove
vivono non ha idoneità abitativa. Ma
non preoccupatevi: al ministero dell’Interno costituiranno un registro per
schedare tutti i senza casa. Quando l’inverno ne inghiottirà uno cancelleranno
il nome dall’elenco. Fermatevi un minuto. Pensate. Tra
qualche giorno quel ragazzo che incontrate ogni giorno al bar sparirà: verrà
portato in una galera che si chiama Centro di Identificazione e Espulsione, un
CIE, ieri si chiamava CPT ma la sostanza è la stessa: una galera per senza
documenti. Con la nuova legge potranno tenercelo sino a un anno e mezzo e poi
deportarlo in un paese dove non può e non vuole più vivere.
Sino a qualche mese fa faceva il muratore: è venuta la
crisi e l’hanno lasciato a casa. Senza lavoro niente documenti e senza documenti
si piomba nel limbo dell’illegalità, perché l’immigrato senza carte che non
accetta l’espulsione sarà considerato un delinquente. No, di più, perché se un
immigrato commette un reato gli verrà data una pena più alta. La legge, è
scritto nei tribunali, è uguale per tutti. Meno i poveri. Fermatevi un minuto. Pensate. Tra
qualche giorno qualcuno per potersi sposare o rifare le carte dovrà pagare ben
200 euro: una tassa speciale per gente speciale, gli immigrati.
Chi
sperava di poter finalmente vivere con i propri familiari rimasti al paese dovrà
aspettare ancora, perché farli venire qui sarà più difficile. Meno male che
questo governo ogni giorno si sciacqua la bocca con il “valore” della famiglia.
Fermatevi un minuto. Pensate. Tra
qualche giorno qualcuno starà male nell’androne di una casa, dietro ad un albero
dei giardinetti, nascosto dentro una vecchia auto. Forse morirà. Niente cure o
medicine per i senza documenti, perché i medici saranno obbligati a denunciare i
pazienti che non li hanno. Fermatevi un minuto. Pensate. Tra
qualche giorno un vostro amico sarà portato in questura perché ha detto la
propria scrivendo su un muro: in un paese dove pochi potenti hanno in mano
giornali, televisioni, radio usandoli a proprio vantaggio chi cercherà la
propria libertà con una bomboletta sarà perseguito dalla
legge. Fermatevi un minuto. Pensate. Tra
qualche giorno costerà caro occupare una casa o mettere un banchetto su un
marciapiede, perché verranno inasprite le pene per chi occupa edifici o il suolo
pubblico. Chi si prende uno stabile abbandonato perché non può permettersi di
pagare, chi mette un banchetto per vendere qualcosa sarà considerato un
criminale. Fermatevi un minuto. Pensate. Tra
qualche giorno qualcuno si incazzerà per tutto questo e dirà la propria in modo
troppo “vivace” su un giudice, un poliziotto, un vigile, un parlamentare, un
ministro. Niente paura, tutto è sotto controllo: sino a tre anni di galera a chi
ha la lingua troppo tagliente. Fermatevi un minuto. Pensate. Tra
qualche giorno vi sentirete più sicuri? Il
pacchetto sicurezza è un altro passo verso un diritto diseguale, in cui non
conta quello che fai ma quello che sei. È il presupposto di ogni legge razzista.
È il presupposto di ogni stato di polizia. Nel mirino i migranti, i poveri, i
senza casa e chiunque si opponga all’ingiustizia e alla discriminazione.
In
questi mesi e giorni da Castelvolturno a Milano, da Lampedusa a Massa a Torino
immigrati e rifugiati sono scesi in strada contro uno Stato che divide la gente
in uomini e no. Voi
con chi state? Federazione Anarchica Torinese Corso Palermo 46 La sede è aperta ogni giovedì dalle
21 338 6594361 fai_to at inrete.it |
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