I: Lecce come Taranto?
- Subject: I: Lecce come Taranto?
- From: "De Mitri Adriana" <demitri.adriana at consiglio.puglia.it>
- Date: Mon, 2 Feb 2009 09:41:47 +0100
- Thread-topic: Lecce come Taranto?
Lecce come Taranto? Martedì
3 febbraio il Consiglio Comunale di Lecce è riunito per decidere se approvare o
respingere il progetto presentato dal gruppo Italgest
Energia SpA (targato Confindustria) che chiede l’autorizzazione
per costruire una centrale elettrica alle porte della città. Appena oltre
la tangenziale a Nord Ovest di Lecce, nei pressi della strada che conduce a
Novoli, il gruppo vorrebbe costruire una centrale propagandata come miracolosa,
un regalo per i cittadini. Esiste
sul pianeta una centrale diesel capace di queste meraviglie? Ovvio che no. Ma è
questo che dicono gli ingegneri che l’hanno progettata. Basta prendere un
motore diesel, alimentarlo ad olio vegetale, applicare l’etichetta bio
e il gioco è fatto. Una panzana
gigantesca che non si potrebbe dare a bere nemmeno al più stupido e
sprovveduto dei normali cittadini. Eppure, potenza
della parolina magica, biomassa, potrebbero
riuscirci: in quanti milioni abbiamo comprato automobili nuove solo
perché chiamate ecologiche? Ma questa non è
una macchinetta e non la compriamo noi, anche se ci mettiamo i soldi. Di sopra
ci vendiamo il territorio e la salute… proprio un bell’affare!!
Ma i nostri governanti non l’hanno pensata così e tanti cortigiani
di palazzo continuano a fare finta di credere alle favole. Chissà per quale
calcolo, per quale convenienza? Così hanno provato a raccontarcela per mesi
facendo Ma
è giunto il momento di dare voce
alla parte davvero importante della città, ai
cittadini traditi. Noi non ci stiamo a questo gioco, bisogna dire
basta. Si deve dire la verità e bisogna dirla
forte e chiara! Tutti devono sapere. Sapere cosa è stato taciuto e
nascosto dei dettagli sgradevoli dell’affare che rivelano
l’inganno. Costruire
una centrale alle porte di Lecce significa condannarla allo stesso destino che
ha avuto Taranto. Lecce non è Taranto e la centrale non sarebbe l’Ilva,
ma in proporzione di grandezza, per la vicinanza della centrale alla città,
l’effetto dei suoi fumi sui cittadini e monumenti sarebbe il medesimo. Gli interessati non vi dicono e nascondono che ogni
ora la centrale in funzione produrrebbe Pensare di installare una centrale, come quella proposta,
alle porte di Lecce è una pura follia e non risolve nessuno dei problemi che
pretende di sanare, al contrario, li crea. Convertire
estese aree del nostro territorio agricolo alla coltura di oleaginose per
ricavare olio combustibile sarebbe, questo sì, un colpo mortale per la nostra
agricoltura, il nostro territorio, il nostro paesaggio. Il
patrimonio culturale e storico non è fatto solo di monumenti, ma anche di
prodotti della terra, sapori, profumi, colori, tradizioni, uno stile di vita
tramandato da secoli che rispetta la natura e la genuinità della vita e
dell’ambiente. E tutto questo non
servirebbe a niente, meno che meno ad abbassare il surriscaldamento del pianeta,
patetico pretesto, ignobile scusa, che maschera di buone intenzioni un atto che
definire vandalico è poco. Criminale, come
sostiene E’
a voi che ci rivolgiamo, a voi, nostri concittadini leccesi, che lanciamo
l’appello. Voi che avete la fortuna di abitare in una terra bellissima
non lasciate che le persone avide la distruggano per un ottuso capriccio. Difendete il vostro bene più prezioso, la
sopravvivenza di questa meravigliosa terra che vi sfama e vi accoglie senza
chiedere in cambio altro che rispetto. Siate degni della vostra sorte e protestate il vostro dissenso alla costruzione di
questa centrale. Partecipate in
silenzio con noi alla riunione del consiglio comunale del 3 febbraio,
ricordando con la vostra dignità, ai consiglieri, cosa vuol dire essere degni
del mandato a loro conferito. Essi sono lì riuniti per decidere in
nome dei vostri interessi, non per tornaconto personale o di un privato. Lettera
aperta ai leccesi firmata dalle associazioni e dai cittadini in lotta contro le
centrali a biomasse alimentate da oli vegetali Primi
firmatari: Associazioni
A.I.Res
Italia Nostra
Lecce Città Plurale
Grande Salento
Forum Ambiente e Salute Privati
cittadini Giovanni
Moschettini Sondra
Pranzo Cristina
Caiulo Stefano
Pallata Rosanna
Lerede Mauro
Pascariello Fabio
Congedo Teresa
Grasso Santa
De Siena Margherita
Reho Francesca
Romana Melodia Alessandra
Mariano Mariano Paolo
De Lorenzo
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