Torino ven. 30: assemblea contro il pacchetto sicurezza
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 - Date: Fri, 30 Jan 2009 11:06:26 +0100
 
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 Torino ven. 30: assemblea contro il pacchetto 
sicurezza Venerdì 30 gennaio  ore 21 in corso Palermo 46 Assemblea contro il pacchetto 
sicurezza Interviene l’Avvocato Simone 
Bisacca Un’occasione per saperne di più delle nuove norme 
repressive che il governo sta approvando. Un’occasione per discutere insieme 
come resistere e contrastare questo nuovo attacco alla libertà di 
tutti. Pacchetto sicurezza: quando la povertà diventa reato 
 Fermatevi un minuto Fermatevi un minuto. Pensate. Tra 
qualche giorno saremo tutti più sicuri, la nostra vita, quella dei nostri figli, 
quella dei nostri vicini di casa sarà più tutelata. Il 3 febbraio il parlamento 
approverà il pacchetto “sicurezza”: qualche legge nuova e qualche sistematina 
alla vecchie e il gioco è fatto. Fermatevi un minuto. Pensate. Tra 
qualche giorno qualcuno sarà buttato fuori casa, privato della residenza e 
quindi non potrà avere un medico né mandare i figli a scuola. Ai poveri, ai 
senza casa, a chi occupa viene negata l’iscrizione all’anagrafe se il posto dove 
vivono non ha idoneità abitativa. Ma 
non preoccupatevi: al ministero dell’Interno costituiranno un registro per 
schedare tutti i senza casa. Quando l’inverno ne inghiottirà uno cancelleranno 
il nome dall’elenco. Fermatevi un minuto. Pensate. Tra 
qualche giorno quel ragazzo che incontrate ogni giorno al bar sparirà: verrà 
portato in una galera che si chiama Centro di Identificazione e Espulsione, un 
CIE, ieri si chiamava CPT ma la sostanza è la stessa: una galera per senza 
documenti. Con la nuova legge potranno tenercelo sino a un anno e mezzo e poi 
deportarlo in un paese dove non può e non vuole più vivere. 
 Sino a qualche mese fa faceva il muratore: è venuta la 
crisi e l’hanno lasciato a casa. Senza lavoro niente documenti e senza documenti 
si piomba nel limbo dell’illegalità, perché l’immigrato senza carte che non 
accetta l’espulsione sarà considerato un delinquente. No, di più, perché se un 
immigrato commette un reato gli verrà data una pena più alta. La legge, è 
scritto nei tribunali, è uguale per tutti. Meno i poveri.  Fermatevi un minuto. Pensate. Tra 
qualche giorno qualcuno per potersi sposare o rifare le carte dovrà pagare ben 
200 euro: una tassa speciale per gente speciale, gli immigrati. 
 Chi 
sperava di poter finalmente vivere con i propri familiari rimasti al paese dovrà 
aspettare ancora, perché farli venire qui sarà più difficile. Meno male che 
questo governo ogni giorno si sciacqua la bocca con il “valore” della famiglia. 
 Fermatevi un minuto. Pensate. Tra 
qualche giorno qualcuno starà male nell’androne di una casa, dietro ad un albero 
dei giardinetti, nascosto dentro una vecchia auto. Forse morirà. Niente cure o 
medicine per i senza documenti, perché i medici saranno obbligati a denunciare i 
pazienti che non li hanno. Fermatevi un minuto. Pensate. Tra 
qualche giorno un vostro amico sarà portato in questura perché ha detto la 
propria scrivendo su un muro: in un paese dove pochi potenti hanno in mano 
giornali, televisioni, radio usandoli a proprio vantaggio chi cercherà la 
propria libertà con una bomboletta sarà perseguito dalla 
legge. Fermatevi un minuto. Pensate. Tra 
qualche giorno costerà caro occupare una casa o mettere un banchetto su un 
marciapiede, perché verranno inasprite le pene per chi occupa edifici o il suolo 
pubblico. Chi si prende uno stabile abbandonato perché non può permettersi di 
pagare, chi mette un banchetto per vendere qualcosa sarà considerato un 
criminale.  Fermatevi un minuto. Pensate. Tra 
qualche giorno qualcuno si incazzerà per tutto questo e dirà la propria in modo 
troppo “vivace” su un giudice, un poliziotto, un vigile, un parlamentare, un 
ministro. Niente paura, tutto è sotto controllo: sino a tre anni di galera a chi 
ha la lingua troppo tagliente. Fermatevi un minuto. Pensate. Tra 
qualche giorno vi sentirete più sicuri?  Il 
pacchetto sicurezza è un altro passo verso un diritto diseguale, in cui non 
conta quello che fai ma quello che sei. È il presupposto di ogni legge razzista. 
È il presupposto di ogni stato di polizia. Nel mirino i migranti, i poveri, i 
senza casa e chiunque si opponga all’ingiustizia e alla discriminazione. 
 In 
questi mesi e giorni da Castelvolturno a Milano, da Lampedusa a Massa a Torino 
immigrati e rifugiati sono scesi in strada contro uno Stato che divide la gente 
in uomini e no.  Voi 
con chi state? Federazione Anarchica Torinese Corso Palermo 46 La sede è aperta ogni giovedì dalle 
21 338 6594361 fai_to at inrete.it  | 
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