Sri Lanka: l'esercito conquista roccaforti dei ribelli tamili



Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090126it.html

Sri Lanka: l'esercito conquista roccaforti dei ribelli tamili
I successi militari non risolvono la questione dei Tamil - Critiche al silenzio dell'Europa
Bolzano, Göttingen, 26 gennaio 2009

L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) è preoccupata per la situazione in Sri Lanka. I successi militari dell'esercito cingalese non porteranno la pace nel paese, afferma l'APM, finché il governo di Colombo non vorrà impegnarsi per una soluzione politica della questione Tamil. L'offensiva militare che ha condotto alla conquista di diverse roccaforti tamil rischia di innalzare ulteriormente il livello di violenza nel paese. Si temono ora nuovi attentati da parte dei ribelli del Fronte di liberazione delle Tigri Tamil Eelam che vorranno dimostrare di non essere stati distrutti militarmente. La possibilità di giungere a una giusta soluzione del conflitto Tamil si è finora scontrata con il rifiuto del governo di Colombo di condividere il potere con i rappresentanti del gruppo etnico dei Tamil e di concedere alle regioni prevalentemente Tamil un certa autonomia.
L'APM critica aspramente il silenzio dell'Unione Europea (UE) sui 
recenti e drammatici sviluppi nel paese asiatico. Se da un lato l'UE 
continua a inviare nuove missioni di crisi in Medio Oriente, dall'altro 
non è stata finora capace di emettere una sola dichiarazione congiunta 
sugli avvenimenti in Sri Lanka e pare abbia chiuso gli occhi di fronte 
alle violazioni del diritto nazionale e internazionale da parte del 
governo cingalese.
Le massicce violazioni dei diritti umani dei Tamil e la violenza contro 
i giornalisti che tentano di informare in modo indipendente sul 
conflitto tamil dimostrano la drammaticità della situazione dei diritti 
umani in Sri Lanka. Il governo del paese continua a ignorare 
sistematicamente la propria legislazione sulle minoranze etniche, la 
propria costituzione e le convenzioni internazionali. La minoranza 
etnica dei Tamil viene genericamente criminalizzata e diffamata come 
sostenitrice delle Tigri di liberazione tamil, la sua libertà di 
movimento è limitata e le autorità procedono con arresti arbitrari tra 
la popolazione civile e con la tortura. Aumentano le testimonianze circa 
gli stupri di donne Tamil da parte delle forze di sicurezza cingalesi e 
le aggressioni contro la popolazione civile Tamil restano troppo spesso 
impunite. Le violazioni dei diritti umani commesse dalle Tigri Tamil non 
possono giustificare le violazioni e violenze commesse dal governo di 
Colombo.
Nonostante i recenti successi militari del governo e la probabile 
ritirata dei ribelli dalla maggior parte delle regioni settentrionali, 
restano poche speranze per una soluzione pacifica del conflitto. 
L'esercito si vedrà infatti costretto ad aumentare massicciamente la 
propria presenza nelle regioni appena conquistate, il che a sua volta 
rende prevedibile nuove violazioni dei diritti umani e nuove violenze e 
il conseguente rafforzamento di consensi per le Tigri Tamil tra la 
popolazione civile.
Vedi anche in gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080204it.html | 
www.gfbv.it/3dossier/asia/srilanka/srilanka-tb.html | 
www.gfbv.it/3dossier/asia/srilanka/srilanka-it.html | 
www.gfbv.it/2c-stampa/03-1/030206it.html | 
www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050316ait.html
in www: www.peace-srilanka.org | www.peaceinsrilanka.org | www.vedda.org 
| www.sarvodaya.org | www.priu.gov.lk | www.tamilcanadian.com | 
http://en.wikipedia.org/wiki/Liberation_Tigers_of_Tamil_Eelam | 
www.hrw.org/en/asia/sri-lanka