Torino. Un fazzoletto rosso contro le retate
- Subject: Torino. Un fazzoletto rosso contro le retate
- From: "FAI Torino" <fat at inrete.it>
- Date: Sun, 18 Jan 2009 20:09:49 +0100
Torino. Un fazzoletto rosso
contro le retate A Torino negli ultimi anni
le retate di polizia a caccia di stranieri senza documenti sono diventate un
triste rito quotidiano, specie in certi quartieri, dove vivono e lavorano tanti
immigrati. Tra loro non sono pochi i clandestini. Gli antirazzisti che fanno
riferimento all’Assemblea Antirazzista di Torino cercano di contrastare le
retate, mettendosi in mezzo, avvertendo la gente della presenza della polizia,
facendo giri di sms per chiamare altri. Qualche risultato c’è ma è solo una
goccia nel mare. Non tutti riescono, di
fronte a pattuglie schierate, uomini in armi e alla minaccia di una denuncia per
favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a gridare la propria indignazione
o a segnalare agli stranieri del quartiere che è in corso un controllo.
Da gennaio è partita
un’iniziativa che mira ad ampliare il numero degli antirazzisti pronti a rendere
la vita difficile ai cacciatori di uomini in divisa.
“Sappiamo che sei
antirazzista. Dimostralo! Anche un fazzoletto rosso può bastare”. Migliaia di
copie di un manifestino con questo titolo sono state affisse per le strade della
città. Diffusa in italiano, francese, arabo, inglese, rumeno, spagnolo la
locandina invita chiunque sia antirazzista a mettersi in tasca un fazzoletto
rosso e, in caso di retata, tirarlo fuori e metterlo bene in vista. Lo straniero
senza documenti che vede qualcuno con il fazzoletto sa che ci sono in giro le
pattuglie e gira alla larga. Naturalmente il gioco
funziona solo se la pratica si diffonde ed è conosciuta da
tutti. Sabato 17 gennaio i soliti
antirazzisti si sono materializzati al mercato di piazza Madama Cristina, nel
quartiere di S. Salvario. Armati di megafono, tavolino con fazzoletti rossi,
“bugiardini” con le istruzioni per l’uso, per non dire di tre splendidi cartelli
illustrativi di scene di vita cittadina, hanno iniziato a diffondere i primi
fazzoletti rossi. Numerosi i curiosi, sia italiani che stranieri, che si
affollavano intorno al tavolo, chiedendo un fazzoletto, una spiegazione o
ridendo per la performance improvvisata in strada per illustrare l’uso del
fazzoletto. Il pomeriggio è proseguito
con una sorta di presidio itinerante per il quartiere, con numerose soste negli
angoli più frequentati. Una pattuglia di vigili urbani, con tanto di cani,
manganelli e pistole hanno invitato gli antirazzisti ad andarsene, ottenendo in
cambio qualche sberleffo. Non poteva mancare un posto di blocco di polizia al
centro del quartiere, cui gli antirazzisti hanno risposto indossando il
fazzoletto e piazzandosi ai quattro angoli dell’area avvertendo i passanti della
presenza della polizia. Numerosi stranieri hanno
ringraziato per l’iniziativa. Il giorno successivo, ai
banchetti antirazzisti che ogni domenica affiancano gli abusivi del mercato
antistante il palafuksas, hanno fatto la loro comparsa anche i fazzoletti rossi,
andati a ruba tra la gente del mercato. Naturalmente gli
antirazzisti hanno avvertito chi prendeva il fazzoletto che segnalare la
presenza della polizia è illegale ma nessuno si è tirato indietro: un piccolo
segno che di fronte alla barbarie diffusa nella nostra società c’è anche chi
resiste. A volte basta qualcosa di
semplice ma concreto. Come un fazzoletto rosso. Di seguito il testo con le
spiegazioni per l’uso del fazzoletto. Sappiamo che sei
antirazzista. È ora di
dimostrarlo. Ogni giorno gli stranieri
non in regola con il permesso di soggiorno rischiano di essere fermati,
arrestati, espulsi. La caccia al clandestino è
diventata la routine nelle strade delle nostre città, e diverse persone
cominciano a chiedersi se questa non sia una vera e propria
persecuzione. Qualcuno si lamenta con i
giornalisti, qualcuno grida "razzisti!" alla polizia, ma molti non sanno ancora
bene cosa fare. Per tutti voi che avete
ancora un cuore, e siete pronti a farne uso, abbiamo una
proposta. Qualcosa di semplice ma
concreto. Basta un fazzoletto
rosso. Sei italiano, o uno
straniero in regola con il permesso di soggiorno? Porta il fazzoletto rosso
sempre con te, in tasca o nella borsa. Un buon modo per non dimenticarlo a casa
è legarlo al mazzo di chiavi. Quando vedi una retata già
in corso o che sta per cominciare, non andare via! Rimani nei paraggi e tira
fuori il fazzoletto rosso e tienilo bene in vista. In questo modo segnalerai con
discrezione il pericolo ai passanti. Tieni d'occhio gli
spostamenti della polizia, cercando di stare più o meno ad un isolato di
distanza. Se vedi altre persone che hanno il fazzoletto rosso, mettetevi
d'accordo per disporvi in maniera intelligente nelle vie
intorno. Agire in gruppi coordinati
può essere molto efficace. Sei uno straniero non in
regola con il permesso di soggiorno, o un italiano che semplicemente non vuole
incappare in controlli della polizia? Quando vedi una persona
ferma per strada che mostra un fazzoletto rosso, fai attenzione! Significa che
nei dintorni è in corso una retata: meglio cambiare
strada. Parla ai tuoi amici di
questo fazzoletto rosso. Se sono clandestini, troveranno l'iniziativa molto
utile; se sono italiani o stranieri in regola con il permesso di soggiorno,
potranno aiutare altre persone. L’iniziativa è stata
promossa all’interno dell’Assemblea Antirazzista di
Torino La prossima riunione è
fissata per martedì 20 gennaio alle 21,15 presso radio Blackout in via Cecchi
21. assembleaantirazzistatorino at autistici.org |
- Prev by Date: Torino. Zero in Condotta lun. 19 a CinePalermo46
- Next by Date: ANNOZERO,DE PROFUNDIS nella GOMORRA della PARTITOCRAZIA
- Previous by thread: Torino. Zero in Condotta lun. 19 a CinePalermo46
- Next by thread: ANNOZERO,DE PROFUNDIS nella GOMORRA della PARTITOCRAZIA
- Indice: