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Andatevene tutti e lasciateli nel deserto...
- Subject: Andatevene tutti e lasciateli nel deserto...
- From: Altieri <agernova at libero.it>
- Date: Sun, 2 Nov 2008 00:35:29 +0100
....oppure cacciateli con un bel Referednum Torino: 4 novembre. Festa degli assassini W i disertori! Lunedì 3 novembre proiezione del film “Orizzonti di Gloria” di Stanley Kubrick, U.S.A., 1957, durata Martedì 4 novembre dalle 18 punto info antimilitarista in via Po 16. Mostra sulle guerre dell’Italia: dalla Somalia al Kosovo all’Afganistan. Musica, interventi, distro. “Quando lo Stato si prepara ad assassinare, si fa chiamare patria” (F. Durrenmatt) L’Italia è in guerra. Truppe tricolori combattono in Afganistan. Lo chiamano “peace keeping”: suona meglio e mette la coscienza a posto. Ma, là, in Afganistan, ogni giorno bombardano, uccidono, imprigionano, torturano. Sette anni di guerra e la chiamano pace. Un massacro senza fine. Ma che importa? Gli affari dei petrolieri e dei fabbricanti di armi vanno a gonfie vele. In occasione del 4 novembre, festa della “vittoria” in quell’immane carneficina nazionalista che fu la prima guerra mondiale, Cosa sia stata quella guerra ce lo dicono i numeri. Morti: 50.000 civili e 680.000 mila soldati. Prigionieri e dispersi: 600.000. Feriti e mutilati. 950.000. Disertori e i renitenti: 370.000 denunce, 350.000 i processi con 220.000 condanne detentive. Condannati a morte: 729. Fucilazioni sommarie e decimazioni: 2.000 cui si sommano i 5.000 i fucilati durante la disfatta di Caporetto. Nella nostra città nel 1917 lo sciopero generale contro la guerra divenne una rivolta popolare che tenne in scacco la polizia e i regi carabinieri. Questa storia, quella dei disertori, dei ribelli, degli operai di Torino insorti è quella che vogliamo ricordare, quella che in questo 2008 di guerra può dare il migliore “insegnamento” a tutti. In Afganistan ci sono 2.600 soldati italiani: questo orrore costa a tutti noi milioni di euro, sottratti a scuola, trasporti, sanità, tutela del territorio. La spesa di guerra comprende il mantenimento di basi, caserme, aeroporti ed un buon numero di ben addestrati assassini di professione. I governi di destra e quelli di sinistra hanno fatto a gara nel finanziare le imprese belliche. A Vicenza vogliono fare la più grande base militare USA d’Europa. A Novara stanno per costruire uno stabilimento per l’assemblaggio dei nuovi bombardieri F35, giocattolini da 150 milioni di euro l’uno. L’esercito è anche nelle nostre strade. Nel mirino sono i poveri, gli immigrati, i rom, i senza casa, chi si ribella alla devastazione del territorio ed al saccheggio delle risorse. Lo Stato militarizza il territorio e tratta da delinquenti quelli che si ribellano. È la guerra. La guerra interna. Anche questa serve alla pace, la pace sociale. Guerra interna e guerra esterna sono due facce della stessa medaglia: quella del potere che perpetua se stesso ad ogni costo, quella del capitalismo che macina vite, risorse e futuro della più parte di noi. Opporsi alla guerra senza opporsi al militarismo, senza opporsi all’esistenza stessa degli eserciti, vere organizzazioni criminali legali, è mera testimonianza. Fermare la guerra, incepparne i meccanismi è un’urgenza che non possiamo eludere. A partire da noi, dal territorio in cui viviamo, dove ci sono caserme, aeroporti, scuole militari, fabbriche d’armi. Contro tutte le guerre, contro tutti gli eserciti! Federazione Anarchica Torinese – FAI Corso Palermo 46 La sede è aperta ogni giovedì dalle 21 Info: fai_to at inrete.it 338 6594361 |
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