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Fwd:I: Re: [pace] manifestazione PD Roma 25 ottobre
- Subject: Fwd:I: Re: [pace] manifestazione PD Roma 25 ottobre
- From: "manielle\@libero\.it" <manielle at libero.it>
- Date: Thu, 30 Oct 2008 11:29:03 +0100
> > ******************* > > http://www.senzasoste.it/editoriali/veltroni-day-a-roma-due-milioni-di-persone-socialmente-perico-2.html > > > > Veltroni day, a Roma due milioni (?) di persone > socialmente pericolose > Lo diciamo subito con amarezza ma anche con chiarezza: la > manifestazione > di due milioni di persone a Roma, in piazza con il PD, è > un giorno molto > amaro per la democrazia italiana. Non ci mettiamo a > speculare sulle > cifre dei partecipanti che ad un riscontro oggettivo, nel > calcolo tra > dimensioni della piazza e spazio occupato dai manifestanti, > dovrebbero > essere più basse di quelle lanciate sulle agenzie. > Assumiamo invece come > reale il dato simbolico di due milioni di persone ieri a > Roma con Veltroni. > > Questa manifestazione assume quindi il carattere di una > spettacolare > affermazione di consenso, prodotto in nome della > democrazia, ad un > leader e a una rete di mandarini che non solo operano in > spregio a > qualsiasi elementare regola di democrazia, persino nella > vita del suo > stesso partito, ma che credono fermamente in un > ultraliberismo contro il > quale la stessa gente di ieri è scesa in piazza. Questo > fenomeno, > manifestare per un obiettivo dando consenso ad una > leadership che > pratica l'opposto, non è certo nuovo e fa parte del > modo in cui i gruppi > dirigenti si legittimano nelle società contemporanee per > poter garantire > i propri interessi particolari. Risulta però tanto più > sconcertante che > una classe dirigente come quella del PD carica di > sconfitte, di legami > clientelari di ogni genere (dalle grandi banche ai peggiori > potentati > diffusi sul territorio), che ha una tradizione di svendita > del > patrimonio del paese venga rilegittimata e rimessa in campo > da una > fiumana di persone bisognose del freddo rito del simulacro > della > partecipazione democratica. Perchè il problema sociale e > politico è > questo: la presenza permanente nella società italiana di > un fenomemo > parareligioso di strati di popolazione desiderosi di freddi > riti di > massa operati in nome di parole d'ordine di > assoggettamento come > "legalità", "moralità", > "responsabilità", "farsi carico di > sacrifici". > Questo fenomeno parareligioso, bisogna dirlo, è > socialmente pericoloso e > proprio per questo va neutralizzato e disgregato. E' > parte attiva di > quel consenso alle peggiori politiche di questi anni, > quelle che hanno > permesso al centrosinistra di anticipare o completare le > politiche di > centrodestra: privatizzazioni, precarizzazione del lavoro, > impoverimento > delle strutture scolastiche e scientifiche, > verticalizzazione della > ricchezza. > > Intendiamoci, Veltroni è un operoso ed efficace impiegato > della tecnica > del rovesciamento orwelliano della realtà adattata > necessariamente alla > subcultura cattolica per il contesto italiano. Ieri sulla > scuola è > riuscito persino a far capire che la riforma Gelmini si > può fare magari > solo differendola nel tempo. E' apparso un difensore > della scuola. Ha > fatto proposte economiche che oltre ad essere neoliberiste, > mentre parla > ad una platea in piazza perchè falcidiata dal > neoliberismo, sono > provinciali e superate persino negli Stati Uniti. E' > apparso come un > coraggioso innovatore mentre al massimo darà più soldi > alle imprese che, > come ammesso dallo stesso Greenspan, finiscono per > alimentare tutto > fuorchè l'economia. > Ma il problema vero è la fonte del consenso di questi > funzionari del > depistaggio: queste adunate di corpi addomesticati, > desiderosi di > liturgie fredde, con schemi limitati di lettura del reale e > in cerca di > adesione a un simbolo di comando. Le intenzioni non > contano: questa è la > seconda fonte di consenso alla destra italiana nello > specifico alla sua > componente chiamata PD. Le differenze con la destra > berlusconiana ci > sono: quella legata al cavaliere si nutre identitariamente > dei prodotti > della tv commerciale. Il consenso alla destra chiamata PD > si sviluppa > nel senso del masochismo, prodotto della subcultura > cattolica, per cui > le masse provano piacere solo nel sacrificarsi in nome di > obiettivi > trascendenti. > E non a caso Repubblica, l'agenzia che ha in appalto la > costruzione del > consenso per il PD, si è accanita in questi giorni a > provare a rompere > la catena di trasmissione del sapere generazionale tra > questa > generazione di studenti e il '68. Il motivo è > semplice, con il sapere > del '68 le tecniche del rovesciamento orwelliano della > realtà vengono > smascherate e problema di questi fenomeni parareligiosi di > consenso a > politiche liberiste emerge collettivamente nella sua > chiarezza. Il PD > teme che prima o poi la realtà si manifesti. Sarebbe un > colpo letale, in > effetti. > > Un paese di sessanta milioni di persone può tollerare, > magari con quel > senso di pietà e rispetto dovuto alle > manifestazioni di credulità popolare, l'esistenza due > milioni di persone > socialmente pericolose. Ma non può tollerare che i virus > dell'assoggettamento, dell'immiserimento che questi > due milioni di > persone naturalmente portano con sè possano espandersi > provocando > ulteriori danni a questo sinistrato paese. > > per Senza Soste, Kenny Dalglish > > 26 ottobre 2008 > > -------------- > A riconoscimento del buon lavoro svolto da Veltroni, il > quotidiano della > Fiat gioisce. Finalmente scomparse le bandiere rosse dalle > manifestazioni dell'opposizione, recita La Stampa. > Ci attendiamo a questo punto lunghe processioni a Mirafiori > "in > adorazione di un profitto industriale che Berlusconi non sa > apprezzare". > > http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200810articoli/37665girata.asp > > > > (red)26 ottobre 2008 > > > > > Andrea Polzoni ha scritto: > > ma si evviva quelli del circo massimo.. > > peccato siano gli stessi che per anni hanno > sovvenzionato le scuole > > private di classe per ricchi dove mandano a studiare i > loro figli e > > sotto tutti i loro ultimi governi hanno fatto tagli > alle scuole > > pubbliche.. > > ma ora ce' berlusca che fa schifo e allora w > waltere!! > > p > > Unisciti alla community di Io fotografo e video, il nuovo corso di fotografia di Gazzetta dello sport: http://www.flickr.com/groups/iofotografoevideo
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