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Re: Una legge da buttare
- Subject: Re: Una legge da buttare
- From: "Saverio Benedetti" <savetti47 at gmail.com>
- Date: Thu, 23 Oct 2008 16:55:28 +0200
Un consiglio te lo dò io e gratuitamente: impara a fare qualcosa da solo ed esercitalo, anzichè pretendere che siano gli altri a metterti al centro della propria professionalità, del proprio lavoro, dei propri pensieri. Cosa pretendi che il mondo sia Danilocentrico? Qual'è la tua massima aspirazione, prendere il posto di un impiegato che, dopo aver superato, per merito e conoscenza (non parlo di infestanti baronie o di selezioni partitiche), gli esami di un concorso ad un impiego pubblico stabile si faccia da parte per lasciare a te la sua pensione? Oppure vorresti che siano precarizzati anche i posti di lavoro a concorso? Ma forse la tua vera richiesta è proprio opposta a ciò che sembri auspicare, quella cioè che l'accesso al pubblico impiego venga ancora di più politicizzato, venga messo completamente nelle mani di tirapiedi di partito che lo assegnino ad personam secondo una logica clientelare, senza nemmeno quello che oggi, come tu giustamente affermi, è diventato un esame farsa. Per manipolare un concorso, comunque, devono essere perseguiti degli abusi che non sempre si possono nascondere e, dato che scripta manent, spesso gli elaborati parlano molto di più di quello che i baroni non sperano.
Qui da me, ad esempio (abito a Gubbio), cerchiamo di far venire allo scoperto la maggioranza dei medici di base che, in barba all'articolo 5 del proprio codice deontologico che li investe della responsabilità d'informare i propri assistiti sulla pericolosità dell'ambiente di vita e di lavoro in cui vivono, continuano a rifiutarsi di consegnare un'indagine epidemiologica sugli effetti devastanti dell'inquinamento, nonostante siano stati sollecitati dalla Asl, dal sindaco e da tutti i cittadini (almeno quelli che non sono stati assunti dalle due cementerie). Sicuramente, togliendo, diciamo così, la facciata imbiancata del sepolcro, non è che si riesca a liberare dai vermi le carogne, continuerebbe tutto alla luce del giorno, nella tranquilla arroganza di chi ha comprato il mondo e lo vende al miglior offerente.
Prendi lo scandalo dei portaborse pagati in nero dagli stessi "garanti di turno" della democrazia, è stato portato alla ribalta della cronaca per merito delle Iene (con la "I" vermanete maiuscola) che di battaglie ne fanno giornalmente e proprio in prevalenza nell'ambito pubblico: ti risulta che qualcuno se ne sia preoccupato? Quale criterio suggerisci per il turn-over, diverso da quello nepotistico, da applicare al pubblico impiego, quando episodi come quelli dell'Alitalia, delle banche, della Fiat, di tutte le imprese e delle multinazionali che continuano a nutrirsi dell'economia, della nostra salute, del nostro sangue, delle nostre vite, per mantenere la finanza, suscitano soltanto reazioni inconsulte contro i dipendenti senza minimamente criminalizzare le cordate dei vari "salvatori della patria", Colaninno in testa, che comprano l'attivo al mercatino dell'usato e lasciano il pesante passivo al pubblico?
Probabilmente con l'ultimo attacco al cuore della democrazia, quello contro le scuole inferiori, affondato da una ministra che viene messa in discussione persino dal punto di vista della preparazione professionale, si è realizzata anche una parte del tuo sogno: 87.400 cattedre e 44.500 posti Ata si sono liberati, con la controfirma di Tremonti, di Scajola, del "garante della costituzione" Napolitano e del nono-nano Brunetta, sempiterno ghignante (attenzione, non leggere gigante).
E' il momento di farsi sotto, caro Danilo. Ma forse potresti averne anche altre, di chances, se la politica del nostro Robin-Hood al rovescio, il beneamato Berlusconi, continua nella sua nefasta avanzata con le ruspe e i militari per spianare ogni rigurgito di democrazia che ancora qualcuno, giocandosi la pelle, tenta di riconquistare. Guarda, per quanto io detesti e voglia vedere schiacciate le lobbies d'ogni tipo, soprattutto quelle dei camici bianco-massonici, che contemporaneamente danneggiano la salute, l'economia e la dignità dell'Italia, oltre a far rivoltare nella tomba le ceneri di Ippocrate, sono sempre più stravolto da politicanti d'ogni colore e sapore che candidamente chiedono all'UE di continuare a seminare cancri alla diossina e ai metalli pesanti perchè l'industria del "Belpaese" non può affrontare i costi della moralizzazione ambientale !!!!!!!!!!!!!!!!!!!?????????????????
Danilo, la tua lotta implacabile, che dal nome della'ssociazione da cui scrivi, è senz'altro preziosa per chi si sente defraudato di diritti nati con l'uomo e che quindi nessuno può elargire nè tanto meno revocare, io la rivolgerei contro i veri Catilina del potere pubblico, che rubano stipendi e pensioni da nababbi intimando al popolo di farsi da parte, pena la guerra civile verso cui ci stanno guidando senza scrupoli. Contro di loro sarebbe bene che noi tutti rivolgessimo, insieme a Cicerone, il nostro quesito: "QUO USQUE TANDEM ABUTERE PATIENTIA NOSTRA?»
1 Fino a che punto, Catilina, approfitterai della nostra pazienza? Per quanto tempo ancora la tua pazzia si farà beffe di noi? A che limiti si spingerà una temerarietà che ha rotto i freni? Non ti hanno turbato il presidio notturno sul Palatino, le ronde che vigilano in città, la paura della gente, l'accorrere di tutti gli onesti, il riunirsi del Senato in questo luogo sorvegliatissimo, l'espressione, il volto dei presenti? Non ti accorgi che il tuo piano è stato scoperto? Non vedi che tutti sono a conoscenza della tua congiura, che la tengono sotto controllo? O ti illudi che qualcuno di noi ignori cos'hai fatto ieri notte e la notte ancora precedente, dove sei stato, chi hai convocato, che decisioni hai preso?
2 Questi i tempi! Questo il malcostume! Il Senato conosce l'affare, il console lo vede, ma lui è vivo. È vivo? Addirittura si presenta in Senato, prende parte alla seduta, indica e marchia con lo sguardo chi ha destinato alla morte. E noi, uomini di coraggio, crediamo di fare abbastanza per lo Stato se riusciamo a schivare i pugnali di un pazzo!»
(Cic. I Catilinaria)
SaverioIl giorno 23 ottobre 2008 11.56, Laboratorio Eudemonia <eulab at hyperlinker.com> ha scritto:
Sicuramente si tratta di una legge da buttare.
On 23/10/2008 at 12:09 a.m. Carlo Olivieri wrote:
>SE PENSATE CHE L'ISTRUZIONE SIA COSTOSA, PROVATE CON L'IGNORANZA
>http://www.helptochange.org/
E mi si permetta di dire con profonda convinzione: VIVA L'ISTRUZIONE!
E' appunto perché massimamente privi d'istruzione che il nostro Paese sta infatti precipitando.
Ma è appunto perché l'istruzione viene ancora fornita dai tenutari dell'INCULTURA di STATO che ci ritroviamo ad essere così ignoranti, gretti e superstiziosi.
Ad esempio, leggo quanto raccolto a questo indirizzo:
http://baroni-e-baronesse.hyperlinker.org
Non facendo parte di questo ambiente (ho fatto di tutto per tenermene lontano, dapprima solo intuitivamente poi, a quanto pare, sempre più giustificatamente) non mi è concesso di conoscere con precisione come stanno le cose.
Tuttavia i fatti di cronaca riportati sui giornali quanto meno accennano ad una realtà davvero impressionante.
Vorrei allora chiedere ai gentili Presenti: siete a conoscenza di un qualche professore o di una qualche professoressa, o qualcuno che sia parte di quel mondo, che abbia prodotto un qualche intervento per denunciare dall'interno questo, non mi pare sano, stato di cose? Perché finora non son riuscito a trovarne.
Anche nel caso essi non si trovassero invischiati direttamente in una delle numerose situazioni riportate dai media:
http://baroni-e-baronesse.hyperlinker.org
anche trovandosi solo tangenti ad esse oppure lontani, possibile che facendo parte di quel mondo non si abbia avuto il minimo sentore di come sono andate finora e di come ancora a quanto pare stanno andando?
E nel caso se ne fosse avuto sentore, non sarebbe stato INELUDIBILE DOVERE MORALE intervenire, qualunque fosse stata la propria specializzazione, qualunque fosse la propria competenza, come UOMO, come DONNA, come ESSERE UMANO al di sopra di qualsiasi specializzazione, fino a giungere ad arrampicarsi sulla cattedra ad urlare se necessario, per cercare di risanare quello che è uno dei più importanti ambienti della società: quello dell'insegnamento delle varie discipline, quindi anche e fondamentalmente quella morale?
Perché: ci si può forse meravigliare se quasi l'intera società oggi pratica questo stesso andazzo?
Chiedo dunque aiuto ai Presenti sia per ritrovare, come semplice cittadino, come persona qualunque, almeno un minimo di fiducia in quella Istituzione devoluta allo sviluppo della cultura, quindi delle personalità umane, sia per far sì che questo andazzo decada completamente una volta per tutte.
Mi chiedo, infatti, com'è possibile che persone preparate, in certi casi titolate ai massimi livelli, abbiano ad esempio potuto non accorgersi o dimenticare le tre più importanti questioni del nostro tempo?
http://La-Questione-Pubblica.hyperlinker.org
http://La-Questione-Demografica.hyperlinker.org
http://La-Questione-Superstiziosa.hyperlinker.org
Che forse il principio democratico va interpretato come un inno all'ignoranza? Che forse professori e professoresse sono state e vengon tuttora pagati per essere sacerdoti e sacerdotesse del retrogradismo? Che forse la loro funzione non è quella di agevolare il progresso piuttosto che a questo far da tappo?
Anche se la maggioranza, anzi: proprio perché la maggioranza era e purtroppo è ancora ignara di tutto ciò, non era, non è dovere di chi è pagato per scoprire, per sapere, rendere pubblico ciò che ha scoperto, saputo? E se non avesse scoperto, se non avesse saputo, che motivo ci sarebbe di stimare e pagare codesta gente ciònonostante così presuntuosa e prepotente da farsi continuare a chiamare con un riverito titolo davanti al nome?
http://La-Questione-Pubblica.hyperlinker.org
http://La-Questione-Demografica.hyperlinker.org
http://La-Questione-Superstiziosa.hyperlinker.org
Tutto, ciò si badi, non è politica, non fa parte della sfera d'intervento dei politici, è invece pura storia, nobile sociologia, onorata ecologia e demografia, eccelsa filosofia, che andavano e vanno purtroppo ancora diffuse, popularizzate con l'impegno e l'intensità necessarie fino a completa soddisfazione di queste urgenze.
Com'è possibile, con tutta la mia curiosità, che finora non mi è dato disporre di notizie relative ad un impegno del mondo accademico in questo senso?
Ad esempio, in favore di un:
http://Equo-Impiego-Pubblico-a-Rotazione.hyperlinker.org
o di una:
http://Densita-Demografica-Ottimale.hyperlinker.org
o di una:
http://Protezione-dei-Minori-dal-Plagio-Superstizioso.hyperlinker.org
E pongo all'attenzione dei Presenti quest'altra domanda:
com'è che siamo progrediti così tanto in ambito tecnologico/industriale mentre in campo cultural/socio/politico siamo rimasti all'epoca borbonica? Forse perché in quest'ultimo campo manca un remunerativo sistema di brevetti analogo a quello esistente nell'altro campo? Ma allora perché professori e professoresse hanno lasciato al sottoscritto l'onore di immaginare e presentare anche il progetto dell':
http://Assemblea-Popolare-Permanente-Premiata.hyperlinker.org
Non avrebbero potuto/dovuto presentarlo loro stessi al fin di agevolare un analogo consistente progresso?
Orsù, dunque, ci sono o non ci sono professori o professoresse che abbiano denunciato questo stato di cose:
http://baroni-e-baronesse.hyperlinker.org
E ci sono o non ci sono professori o professoresse che abbiano affrontato queste tre RISOLUTIVE QUESTIONI:
http://La-Questione-Pubblica.hyperlinker.org
http://La-Questione-Demografica.hyperlinker.org
http://La-Questione-Superstiziosa.hyperlinker.org
Con tutte le centinaia di migliaia di convegni che son stati fatti nell'ultimo mezzo secolo, con tutto il denaro pubblico speso, possibile che tutto ciò sia rimasto fuor della loro considerazione?
E come si può mai pretendere che una società che non abbia affrontato e risolto queste tre fondamentali questioni funzioni bene, che non abbia delle gigantesche magagne, che non faccia soffrire i suoi componenti? Solo una società che sia progredita OLTRE queste tre questioni può esser migliore e rispondente ai nostri sogni. Pensare il contrario sarebbe un voler ingannare se stessi.
Perché è inutile ricamare sulle fronde. Mentre è alle radici che bisogna andare.
Spero allora che i Presenti mi possano aiutare a capire e se fosse possibile anche a far qualcosa per migliorare questo stato di cose.
Cordialmente,
Danilo D'Antonio
--
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- Re: Una legge da buttare
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