DI
LORENZO FAZZINI Fino a quattro anni fa il suo nome era Masab, poi è stato
battezzato come Joseph. Il suo cognome resta Hassan, che in Cisgiordania
indica il leader di Hamas. Joseph è il figlio più grande di
Hassan Yousef, una delle figure più rispettate di Hamas.
Joseph ha 30 anni e risiede in California, dove si è trasferito
dopo essere diventato cristiano. «Alla superiori ho studiato la
sharia; a 18 anni sono stato arrestato dall’esercito israeliano
perché capo della Società islamica nel mio istituto» ha raccontato
Hassan jr. al supplemento del quotidiano israeliano Haaretz. Con
l’arresto per Joseph è iniziato “il risveglio”: «Prima ammiravo
l’organizzazione [di Hamas] perché ammiravo mio padre. Ma durante i
16 mesi di prigionia mi sono trovato davanti al vero volto di Hamas.
È un’organizzazione malvagia. I suoi leader in prigione – io ero
in carcere a Meghiddo – ricevevano i trattamenti
migliori, il cibo più buono, così come le visite delle famiglie. È
gente che non ha morale né integrità. La gente di Hamas riceve denaro
in modo disonesto, investe in maniera segreta, anche se all’esterno
mantiene uno stile di vita
semplice». Masab, laureato in storia e geografia alla Al Quds
University di Ramallah, fa un esempio concreto di questa
corruzione: «I leader di Hamas abbandonano le famiglie dei
“martiri” mentre i membri più anziani che vivono
all’estero spendono decine di migliaia di
dollari al mese solo per la propria sicurezza. Dopo il mio
rilascio ho perso la fiducia in chi rappresentava l’islam in
maniera così apparente». Fu così che otto anni fa a Gerusalemme Joseph ricevette
l’invito da parte di alcune persone a conoscere il cristianesimo. Si
recò ad alcuni incontri: «Rimasi molto entusiasta di quello che sentii. Iniziai a leggere la Bibbia ogni giorno
e continuai le lezioni di religione. Naturalmente, tutto in segreto. Mi
sedevo in certi bei luoghi e leggevo la
Bibbia. Un versetto come “Ama il tuo nemico” ha avuto una grande
influenza su di me. A quel tempo ero ancora un musulmano e pensavo di
restare tale. Ma ogni giorno vedevo le cose terribile fatte nel nome
della religione da parte di quelli che si consideravano dei
“grandi credenti”. Ho studiato in maniera più rigorosa l’islam e non
ho trovato risposte. Ho riesaminato il Corano e i principi della
fede islamica e ho scoperto come sia sbagliata e fuorviante
». Interrogato sul cristianesimo, l’ex esponente di
Hamas ha risposto: «Non è solo una religione ma una fede. Adesso
vedo Dio attraverso Gesù». E ha avuto parole molte dure verso l’islam che
ha conosciuto: «Considero l’islam una grande bugia. Le
persone che pensano di rappresentare questa
religione ammirano Maometto più di Dio, uccidono persone
innocenti in nome dell’islam, picchiano le loro moglie e non hanno
nessuna idea di cosa sia Dio. Ho un messaggio per loro: c’è solo una
strada per il Paradiso, quella di Gesù che ha sacrificato se
stesso sulla croce per tutti
noi». Cosciente del pericolo di questo “outing”
di fede, Joseph non si scoraggia: «Molte persone mi odieranno per
questa intervista, ma voglio dire loro che li amo, anche se mi
odiano. Invito tutti, anche i terroristi, ad aprire i cuori alla
fede. Sto cercando di mettere in piedi un’organizzazione
internazionale per giovani che insegnerà il cristianesimo,
l’amore e la pace nei Territori. Vorrei insegnare ai giovani l’amore
e il perdono perché questo è il solo modo con cui i due popoli
possono superare gli errori del passato e vivere in pace». Hassan ha fatto per anni parte della guerriglia
palestinese ed è stato 16 mesi in prigione. Poi otto anni fa
l’abbraccio con il cristianesimo
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