Italia, nessuno tocchi il Presidente



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Italia, nessuno tocchi 
il Presidente
   
Written by Alessandro Di Maio
     
Sunday, 13 July 
2008
  
“La manifestazione è stata più contro il Quirinale e il Partito 
Democratico piuttosto che contro Berlusconi”. Questo il commento del 
segretario del PD, Walter Veltroni, alla giornata di protesta 
denominata “No Cav Day” e organizzata lo scorso 8 Luglio a Piazza 
Navona, in Roma, dall’Italia dei Valori, dai Girotondi e dallo staff di 
Beppe Grillo.

Di fronte ad una piazza gremita da migliaia di 
manifestanti, sono intervenute varie personalità ma gli interventi che 
maggiormente hanno interessato il mondo politico e acceso la fiamma 
della polemica sono stati quello di Grillo, Di Pietro e Travaglio.
  
Se, riferendosi alla manifestazione, la maggioranza di governo ha 
parlato di antipolitica, il Partito Democratico ha fatto quadrato 
attorno al Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, 
dichiarando, attraverso il proprio segretario, di “non tollerare 
attacchi al capo dello Stato, il quale, in un momento difficile, sta 
garantendo il rispetto della Costituzione”.
  
Tuttavia, chi avesse 
ascoltato con attenzione gli interventi sul palco potrebbe garantire l’
assenza di attacchi all’istituzione attualmente occupata dal Presidente 
Napolitano. Infatti, Antonio Di Pietro si è limitato a spiegare i 
motivi della manifestazione, ribadendo più volte la necessità di avere 
una “giustizia uguale per tutti”, il giornalista Marco Travaglio ha 
criticato le recenti azioni del governo – decreto rifiuti, aggravante 
razziale per i reati, decreto salva Rete4, legge blocca processi, lodo 
Alfano e la proposta di vietare le intercettazioni e la loro 
pubblicazione – dichiarando con tono critico e in riferimento a 
Napolitano, che “il Quirinale finora ha firmato tutto, compresa l’
aggravante razziale”, e Beppe Grillo, in collegamento telefonico con la 
piazza, come di suo solito è intervenuto su vari temi, accennando al 
capo dello Stato solo negli ultimi due minuti del suo discorso.

 
“Sonnecchia” ha detto Grillo,“ha firmato delle cose…ve lo immaginate 
voi Pertini che firmava una legge che lo rendeva immune dalla giustizia 
italiana? Io non mi immagino nemmeno Ciampi e Scalfaro per una cosa 
così. Allora chi è quest’uomo qua, chi difende? – ha continuato il 
comico genovese interrogando la piazza sull’operato di Napolitano – E’ 
un primo cittadino o uno che difende i partiti politici? A Napoli, 
nella sua città, quando a Chiaiano c’era la Polizia contro i 
manifestanti lui dov’era? Con una famiglia di Chiaiano? No, era a Capri 
ad ascoltare della musica con due inquisiti: Bassolino e la moglie di 
Mastella”.  

Il capo dello Stato non è solo il rappresentante fisico 
più importante della Repubblica ma anche il detentore di importanti 
poteri riconosciutigli dalla Costituzione e spesso dimenticati da 
partiti, politici e mezzi d’informazione.
  
Uno di questi è quello di 
rinviare al Parlamento una legge ritenuta di dubbia costituzionalità. 
Qualora questo potere non fosse espletato verrebbe da pensare o che 
leggi appena approvate siano prive di dubbi di costituzionalità, o che 
l’opposizione riunitasi a Piazza Navona veda principi di 
incostituzionalità in ogni progetto di legge, o che l’altra 
opposizione, quella del Partito Democratico, che difende l’operato del 
Presidente della Repubblica anche quando non rinvia alle camere leggi 
dallo stesso PD definite anticostituzionali, sia ufficialmente 
contraria ma di fatto favorevole alle leggi del quarto governo 
Berlusconi.
  
Alessandro Di Maio
(pubblicato il 13 Luglio 2008)