Torino: i No Tav, il traffico e la questura
- Subject: Torino: i No Tav, il traffico e la questura
- From: "FAI Torino" <fat at inrete.it>
- Date: Fri, 27 Jun 2008 02:52:33 +0200
Torino: i No Tav, il traffico e la
questura A Torino vogliono bloccare il traffico per 30 anni e
allora vietano di bloccarlo per 30 minuti. Sabato Forse preferiscono che
prendiamo il treno alla più vicina stazione? Confermiamo il programma della giornata No Tav di sabato
28, invitando tutti ad essere presenti con tante bandiere NO TAV.
250.000 torinesi verranno
investiti dal Tav. Per quest’opera inutile e devastante verranno spesi miliardi
di soldi pubblici, sottratti a sanità, trasporti,
istruzione. Giornata No Tav sabato 28
giugno, in occasione della conclusione dei lavori dell’osservatorio Virano e
della prossima presentazione dei tracciati. - Porta Susa ore 16: assemblea di piazza.
- Ore 17,30/18 si parte! "camminata" fino a corso Francia
e ritorno a Porta Susa per via Cernaia e piazza Solferino.
Saremo dotati di carriole
di sabbia e badili per l’allestimento di un cantiere. Interverranno anche
numerosi sindaci con la fascia per la posa della prima
pietra. Invitiamo tutti a portare
caschetti da cantiere, giacche gialle e arancio, secchi, pale e… tutto quello
che la fantasia vi suggerisce. Al termine, a Porta Susa,
merenda sinoira con toma, birra, musica e interventi di chiusura.
Ci saranno banchetti
informativi, banda musicale, teatranti e uno spazio allestito per far giocare i
bambini. Il governo, si sta
preparando a far partire i lavori cominciando da Torino: fermarli è possibile,
fermarli è necessario. La marcia del popolo No Tav
non si ferma né in piazza Statuto né a Porta Susa. Per info: 338 6594361 Di seguito il volantino che
stiamo distribuendo in questi giorni a Torino 250.000 torinesi a rischio TAV... il super treno
investirà anche te In questi giorni il governo ha dichiarato che l’accordo
per la realizzazione di una nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità tra Torino
e Lyon è ormai alle sue fasi conclusive, perché le popolazioni interessate
approvano il Tav e “l’anomalia” No Tav ormai riguarda solo pochi irriducibili
estremisti. Gran parte degli amministratori della Val Susa si è
schierata sul fronte del “come Tav”, rinunciando all’opposizione all’opera e
schierandosi con il sindaco di Torino che pretende che i lavori comincino dal
capoluogo. Ma hanno fatto i conti senza le popolazioni interessate che in Val
Susa e, in maniera crescente anche a Torino, si oppongono al
Tav. I nuovi progetti che vengono presentati come “novità” non
sono altro che ipotesi scartate in passato perché ancor più devastanti e assurde
di quelle del 2005. Quest’opera, oggi come quindici anni fa, serve solo agli
interessi di chi la costruisce, una lobby politico affaristica, che, dopo
tangentopoli, ha trovato nelle grandi opere il modo assicurarsi ingenti quote di
denaro pubblico senza dover inciampare nelle maglie della legge. Il Tav non è
altro che una truffa legale. Una truffa voluta da tutti i governi che si sono
succeduti in questi anni, tutti interessati a dividere una ricca
torta. In molti credono che il TAV Torino-Lyon sia solo un
affare valsusino ma si sbagliano: l’impatto dell’opera e dei cantieri che per 30
anni sventreranno la nostra città sarà fortissimo. Secondo il commissario straordinario per Cagnardi, l’architetto che ha preparato il progetto per
Torino, ha chiamato “birillo” una casa ad otto piani che si troverà sul percorso
del Tav a Torino. Che fine fanno i birilli lo sanno anche i bambini. Peccato che
in questo, come nei tanti altri “birilli” che il Tav incontrerà sulla sua
strada, ci abitino uomini, donne e bambini, gente che magari ha fatto fatica a
mettere insieme i soldi per una casa che verrà espropriata a basso costo. E
parliamo dei “fortunati”, perché gli altri, quelli cui la casa non la tireranno
giù, il Tav se lo vedranno (e sentiranno) sfrecciare sotto il
naso. La retorica di chi vuole l’opera ad ogni costo è piena di
due parole ripetute come una pubblicità ossessiva perché entrino nelle teste di
ciascuno di noi. Le parole sono progresso e collegamento con l’Europa:
l’immagine è quella della piccola Italia schiacciata dietro la catena alpina,
mentre fuori corrono veloci treni e autostrade: camion e vagoni pieni di
biscotti, caramelle e copertoni che vanno in Francia mentre dalla Francia
arrivano biscotti, caramelle e copertoni: in entrambe le direzioni viaggiano le
merci prodotte con il sudore e il sangue dei lavoratori dei mille sud di un
mondo dove la globalizzazione della miseria va di pari passo con la
globalizzazione delle merci. Ma a noi, alla nostra vita, serve tutto
questo? I dati, confermati anche dai tecnici governativi, dicono
di no. Una linea che collega Torino alla Francia c’è già e basta e avanza. Far
circolare sempre più merci non migliora le nostre vite ma aumenta i profitti dei
soliti pochi. Chi ogni giorno prende il treno per andare al lavoro o a
scuola vorrebbe carrozze pulite, treni in orario, gabinetti nelle stazioni, e
magari non rischiare la pelle su treni vecchi, dove negli ultimi anni si sono
moltiplicati gli incidenti mortali. Ma queste “piccolezze” poco importano a chi
ci governa, a chi ci governa oggi e a chi ci governava
ieri. Inoltre il TAV sarebbe dannoso alla salute a
all’ambiente: presenza di uranio e radon, rumori, vibrazioni, polveri durante il
mastodontico cantiere che durerà più di 30 anni, inaridimento della valle
(verranno prosciugate falde acquifere disperdendo tra i 60 e i 125 milioni di
metri cubi all’anno - dati LTF e “Rapporto Europeo
COWI”). Fare il Tav (cioè costruire una nuova linea) rende una
montagna di soldi ai soliti noti che hanno saccheggiato e devastato mezza
penisola, serve a finanziare i partiti (di tutto l’arco parlamentare) e ad
arricchire le lobby del tondino&cemento e le banche, a spese della
collettività. Il TAV in Italia è assurdamente costoso: dagli studi
comparati dell’economista Ivan Cicconi, (reperibili nel sito
www.notav-valsangone.eu), il costo effettivo delle tratte Torino-Milano-Napoli
ancora incomplete, già ha raggiunto mediamente i 61 milioni di euro al Km,
contro i 10 della Francia e i 9 della Spagna. La nuova linea Torino-Lyon avrà
costi facilmente superiori a 40-50 miliardi di
euro. Impediamo che saccheggino e devastino ulteriormente la
nostra città. In Val Susa lo hanno già fatto e lo rifaranno. Adesso
tocca anche a noi di Torino metterci di traverso, e dire no ad un’opera inutile,
dannosa, costosa! Dire no a chi pretende di decidere sulle nostre teste e
sul nostro futuro. www.saldatura.org SALDATURA - rete contro le
nocività di Torino e dintorni |
- Prev by Date: Torino 28 giugno: giornata NO TAV
- Next by Date: BOICOTTARE LA NESTLE' ----Compresa la Perugina
- Previous by thread: Torino 28 giugno: giornata NO TAV
- Next by thread: Re: BOICOTTARE LA NESTLE' ----Compresa la Perugina
- Indice: