Appello di GAIA Europa e della Rete Nazionale Rifiuti Zero
- Subject: Appello di GAIA Europa e della Rete Nazionale Rifiuti Zero
- From: "Giovanni Malatesta" <giovanni.malatesta at villapacinotti.it>
- Date: Sun, 8 Jun 2008 23:45:16 +0200
Nel trasmettere e diffondere l’appello che viene GAIA, network
internazionale di associazioni per le alternative all’incenerimento, cui
aderisce Pertanto invito comitati, presenze organizzate, blogger e quant’altri ad allertarsi per dare vita ad una campagna di pressione quanto più intensa e quanto più efficace possibile sul tema sotto indicato. Al termine del comunicato della Rete Rifiuti Zero che copio qui sotto, alcune mie personali puntualizzazioni. AMBIENTEFUTURO NEWS, 7 GIUGNO 08: IL 17-18 GIUGNO il PARLAMENTO EUROPEO
DISCUTERA’ E VOTERA’ 10 giorni di mobilitazione per “strappare” al Parlamento
europeo una nuova normativa sulla gestione dei rifiuti ( Waste Framework
Directive-WFD) che chiudendo ad un
rilancio dell’incenerimento muova verso una “SOCIETÀ DEL RICICLAGGIO”. C’è da
dire subito che le cose non si mettono bene. Caroline Jackson, la relatrice del provvedimento ha concordato con il
Consiglio dei Ministri europeo (formato dai Governi nazionali) un brutto testo
che verrà proposto al Parlamento. In questo testo non solo rimane la “formula”
che definisce l’efficienza energetica degli inceneritori che se riusciranno a
rientrarvi sulla base di calcoli manipolabili potranno fregiarsi di svolgere
un’operazione di recupero (la “famosa” riclassificazione dell’incenerimento). Ma
si sono indeboliti gli stessi “obiettivi obbligatori” di riciclaggio che per i
rifiuti urbani erano stati definiti al 50% e soprattutto per i rifiuti
industriali e da demolizione (gli “speciali”) al 70% entro il
Si invitano TUTTE LE REALTA’ A FARE OPERA DI
PRESSIONE DEMOCRATICA sui parlamentari
europei eletti in Italia PER MIGLIORARE IL TESTO BASE. NONOSTANTE CHE PAESI COME
svolge una funzione di utile ed aggiornato riferimento.
Rossano Ercolini, Pier Felice Ferri, Fabio Lucchesi FIN QUI IL COMUNICATO DELLA RETE NAZIONALE
RIFIUTI ZERO. Di seguito, alcune mie
considerazioni: Prima di parlare delle iniziative a cui dar vita, voglio puntualizzare un mio personale punto di vista: Il
Parlamento Europeo, in prima lettura, aveva bocciato la “promozione”
dell’incenerimento ad alta efficienza e la relativa formula e, al tempo stesso,
aveva introdotto gli obiettivi di prevenzione e di riduzione. Il Consiglio ha
reintrodotto nella Proposta Comune sottoposta alla seconda lettura del
Parlamento la riclassificazione dell’incenerimento con la formula originaria ed
ha tolto gli obiettivi obbligatori di prevenzione e riciclo. Di fronte alla
commissione Ambiente, in seconda lettura, Bene, questo è stato un ricatto. La
commissione lo ha accettato, per una sua parte condividendo la
posizione del Consiglio, per un'altra considerandola l’unica strada
per garantire l’introduzione degli obiettivi obbligatori. Ma ora? E’ chiaro
che la riclassificazione dell’incenerimento è una operazione promozionale a cui
la lobby inceneritorista non è disposta a rinunciare. E’ altrettanto chiaro che
misure efficaci di prevenzione, che portassero realmente a stabilizzare e
successivamente a ridurre la produzione dei rifiuti, soprattutto se unite ad un
aumento del riciclo dei materiali, sottrarrebbero la materia prima da bruciare
agli inceneritori e quindi sono fieramente avversate dalla relativa lobby.
Più la prevenzione che il riciclo: dove ci sono gli inceneritori (Brescia
insegna) può anche crescere la raccolta differenziata, ma contemporaneamente
cresce anche la produzione dei rifiuti, in modo che la bocca vorace
dell’inceneritore trova sempre cibo di cui alimentarsi. Bene: al ricatto si risponde col ricatto. Le
possibilità di migliorare in maniera sostanziale il testo sono minime, non
illudiamoci: al più sarà dato qualche contentino, che comunque non riporterà il
testo neppure lontanamente ai livelli (ripeto, non esaltanti) di quello votato
in commissione. Invece non dovrebbe essere difficile trovare un accordo tra un
numero sufficiente di parlamentari per bocciare, all’occorrenza, il testo (Si
tenga presente che, per l’approvazione, trattandosi di un testo con modifiche,
occorre una maggioranza del 50%+1 degli aventi diritto al voto). Solo la
minaccia della bocciatura del testo e, con essa, anche della riclassificazione
tanto cara al partito dei “fuochisti” può portare al conseguimento di correttivi
efficaci e stringenti in termini di reale prevenzione nella produzione dei
rifiuti e di riciclaggio dei materiali tali da sottrarre all’incenerimento (e
alla discarica) quote sempre maggiori di rifiuti. Se questo non bastasse, meglio
dare seguito alla minaccia, piuttosto che far passare per dei palliativi (che
sicuramente saranno concessi per salvare la faccia a qualche gruppo
parlamentare) che lascerebbero il tempo che trovano. Questo, in estrema
sintesi, lo slogan che potrebbe riassumere tale posizione (facendo il verso allo
spot di George Clooney NO MARTINI? NO PARTY!): NO PREVENTION? NO
BURNING! (non previeni? Non
bruci!)
Comunque la
pensiate sulle mie posizioni, preparatevi a tempestare di messaggi e-mail le
caselle di posta elettronica dei nostri parlamentari europei (e chi ne ha voglia
anche di quelli degli altri paesi) sulla base dei modelli che via saranno
inviati non appena disponibili (GAIA sta predisponendo una bozza di modello
generale ed inoltre sta per uscire un comunicato stampa a firma di diverse
organizzazioni mediche europee a cui potranno associarsi medici singoli o
associati). Entro i primi giorni della settimana entrante vi faremo arrivare i
materiali che potrete utilizzare per la cyber-campagna di
pressione. Grazie a
tutti per l’attenzione e a risentirci presto Gianni
Malatesta |
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