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razzismo democratico????????
- Subject: razzismo democratico????????
- From: "stellecadenti at tiscali.it" <stellecadenti at tiscali.it>
- Date: Sat, 17 May 2008 19:43:24 +0200 (CEST)
- Xoriginalsenderip: 87.12.191.129
trasmetto di seguito alcune osservazioni sul tema di sicurezza e razzismo suggeritemi dal testo di Arrigo Colombo, e dalla situazione attuale: RAZZISMO DEMOCRATICO???????????? Chissà perchè le vostre proposte mi lasciano sempre un segno amaro in bocca: voler trovare un equilibrio tra mentalità escludente, leggi ingiuste, violenza diffusa verso i più deboli e legislazione “securtaria” è uno sforzo immane e purtroppo con risultati ambigui. per punti, per non dilungarmi: 1- l'accoglienza dello straniero fa parte della nostra storia, dalle antiche civiltà greca e latina, alle sponde tutte del Mediterraneo. E' invece un po' difficile affermare che faccia parte tout court della cultura cristiana ed europea, visto che essendosi definita la cristiana l'unica vera religione l'infedele era una figura esecrabile e condannabile, con tutto quel che ne è seguito. Si tratta quindi di ritornare ad una civiltà dell'accoglienza, e se si vuole anche ad un internazionalismo di stampo socialista, che guardava alle persone, e non ai confini... ( Si veda comunque l'ultima bella lettera di Ettore Masina se si vuole affrontare da un ounto di vista cristiano lo stesso tema) In ogni situazione vi erano però dei luoghi santi, intoccabili, dove il peccatore, persino il bandito, potevano ottenere asilo e proteggersi, avendo anche la possibilità di cambiare vita... oggi abbiamo teorizzato le porte chiuse, le frontiere difese militarmente, i naufraghi che non si possono soccorrere, contravvenendo ad ogni legge del mare, e della strada, per cui il naufrago, il pellegrino in difficoltà, il viandante che andava da un luogo all'altro meritava accoglienza e soccorso. 2- I centri di prima accoglienza, illegali secondo la legislazione italiana,così come sono concepiti ed organizzati oggi sono in realtà centri di ammasso e detenzione, in cui le persone vengono trattenute senza assistenza ne possibilità di conoscere i propri diritti, o avere informazioni sulle leggi e la cultura del paese in cui si trovano, senza alcun progetto per un loro possibile inserimento. Proporre che divengano una cosa completamente diversa vuol dire chiederne, esigerne, la chiusura immediata e la creazione invece di strutture di sostegno alla immigrazione che consentano il contatto tra chi arriva per cercare di vivere qui, e quindi di trovarvi casa e lavoro, e chi già vive in Italia, i cittadini, gli stranieri di vecchia immigrazione, ormai inseriti tranquillamente nel tessuto urbano. Se si vuole fare una notazione economica: dirigendo la massa di denaro impegnata nei respingimenti, nei pattugliamenti a mare e così via, verso un lavoro di integrazione e di accoglienza, si otterrebbe una migliore situazione, un ambiente sereno e si potrebbero trovare soluzioni migliori sia per i nuovi immigrati che per i residenti, consentendo un clima di civile convivenza, 3- Chi delinque, italiano o immigrato che sia, è responsabile personalmente del suo operato e di questo deve rispondere. La certezza della pena, la velocità dei processi sono richieste sbandierate a voce alta da chi in realtà vuole che la certezza della pena sia per i poveri, gli sbandati, non certo per i ladri in colletto bianco, per gli accaparratori di risorse, per i falsificatori. Per loro c'è sempre un rinvio, c'è sempre un reato in prescrizione di cui si gloriano come di una vittoria, e in caso estremo una clinica compiacente, gli arresti domiciliari e quant'altro. La legge Gozzini, è una buona legge, applicata malissimo, ma almeno non discrimina all'origine in base al censo ed alle amicizie importanti. L'illegalità diffusa su cui si basa il benessere di un intero ceto politico ed economico di faccendieri, deputati, trafficoni, furbetti vari, non verrà certo superata con la certezza della pena per i più poveri. 4- I rom: molti rom sono cittadini italiani, i vari gruppi, ammassati in cosiddetti campi nomadi, vengono impediti a divenire cittadini come tutti gli altri. Anche qui, la convivenza tra diversi, tra culture e storie, che non va negata, non implica che ci sia qualcuno da fuori che impone una sedentarietà da tanti desiderata, ma impedita dalla rete di diffidenza e malevolenza verso tutti gli zingari. Gli zingari, rom, o sinti, o altri, hanno sempre fatto parte della storia e delle società con cui si relazionavano, con ruolo importante per la diffusione delle notizie, lo scambio di civiltà e di esperienze, il racconto. Progressivamente il loro essere diversi, e non radicati in un luogo, ha prodotto fratture e distanze, che la impossibilità di esercitare i lavori tradizionali ha reso ancora più profonde. Il nazismo ed il fascismo hanno contribuito a creare la demonizzazione del diverso e gli zingari ne hanno fatto pesantemente le spese con lo sterminio di cui sono stati fatti oggetto. I sopravvissuti invece di essere accolti, rispettati, sostenuti nel recuperare identità, storia ed un ruolo coerente con i tempi, sono stati sempre più isolati e criminalizzati, incaricati di incarnare la parte oscura, l'uomo o la donna cattiva, che ruba i bambini, che entra di nascosto nelle nostre case ordinate, sporca, sporco, fonte di disordine e di male... Inevitabile che la criminalizzazione di un intero gruppo di persone porti a comportamenti da emarginati, spesso criminali. Vivere in un campo nomadi, essere evitati e malvisti sin dalla scuola elementare non è poco per essere inevitabilmente condotti ad indossare il ruolo di cui si è incaricati. Ho una profonda ammirazione per gli sforzi di coloro che sono riusciti a sottrarsi, e nonostante tutto, a cercare vie diverse di integrazione. Non c'è da obbligare od espellere nessuno, c'è da lavorare insieme, ascoltare gli zingari che hanno trovato il proprio modo di relazionarsi alla nostra comunità per individuare strade di integrazione rispettosa delle differenze e di sostegno ai progetti personali e di gruppo. Non servono le punizioni collettive che aumentano le fratture ed il rancore, serve la comprensione l'incontro, contenendo ovviamente i singoli comportamenti criminosi, per costruire insieme percorsi di civile convivenza. Inoltre che fine hanno fatto le centinaia di milioni di euro elargite dalla UE giusto per l'integrazione degli zingari, per soddisfare la direttiva UE, che impone la salvaguardia dei diritti degli zingari? 5- I romeni non sono un problema come gruppo e come immigrati, se non nelle menti distorte dei nostri governanti e dei loro conniventi oppositori, molti romeni sono inseriti, lavorano, e purtroppo troppo spesso muoiono sul lavoro, insicuro e mal pagato, che sono costretti ad accettare. Se alcuni romeni delinquono,(un migliaio su oltre un milione di romeni residenti in italia) si pone lo stesso problema di qualunque comportamento delinquente, vanno fermati, perseguiti, come tutti. La pratica delle espulsioni collettive è ingiustificata ed inaccettabile. Lo stigma che i Romeni ricevono come gruppo nazionale è grave e pesante, e mentre lavorano accanto a noi, mandano i bambini e le bambine nelle nostre scuole, non sono differenti da noi se non perchè poveri e costretti a spostarsi dalle loro case, vengono accusati tutti, in gruppo, di essere incivili, delinquenti, colpevoli di essere romeni.... La civiltà che posso auspicare una civlità che fa della convivenza, dell'accoglienza un punto di forza, è una civiltà che mescola culture e storie, cibi e racconti per crescere più matura, più serena, più libera e solidale. Ricordando che gli altri, le altre siamo noi, l'altro escluso è una parte di noi che viene rigettata. Inutile sottolineare come l'accento sulla delinqienza degli stranieri sposta velocemente l'attenzione dalla delinquenza delle nostre strade, dai giovani, - cresciuti nelle nostre case, allevati dall'amore di mamme attente ed italianisisme, e di padri maschilisti e violenti, e italiani- che violentano ragazzine, ammazzano, puniscono, per nascondere il proprio errore, che ammazzano un ragazzo perchè diverso, per una sigaretta, o perchè esce da una discoteca. Il clima che si sta creando, le ronde, i gruppi violenti approvati da tutti questi sono il vero problema della sicurezza, perchè sono il clima delle nostre strade. Mi chiedo che effetto fa ai signori del PD ad essere costretti al razzismo, democratico, ovviamente..... Nicoletta Crocella www.edizionistellecadenti.org www.urlodiparole.splinder.com www.poesiaperlapace.splinder.com www,stellecadenti.info www.edizionistellecadenti.org www.urlodiparole.splinder.com www.poesiaperlapace.splinder.com www,stellecadenti.info _______________________________________________ Tiscali.Fax: ricevi gratis sulla tua email e invii a 12 cent per pagina senza scatto alla risposta http://vas.tiscali.it/fax//
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